Il 100% del gruppo Fabbri Vignola, che da oltre 60 anni produce e e distribuisce macchinari e pellicole per il confezionamento dei prodotti alimentari e riviste, passa dai fondi di Lincolnshire Management, Igi sgr e dal Gruppo Stella della famiglia Chiarva, al fondo Argos Soditic (scarica qui il comunicato stampa).
L’acquisizione è avvenuta tramite il fondo Argos Soditic VII ed è stata in parte finanziata tramite un prestito sindacato da un pool di banche composto da Crédit Agricole Cariparma (banca agente), Banca Ifis, Bper Banca e Unicredit.
Argos Soditic è stato supportato nel deal da Giovannelli e Associati Studio Legale, EY, Goetzpartners, Efeso Consulting, Giovanardi Pototschnig & Associati Studio Legale, Trotter Studio Associato, Marsh e Tauw. I venditori sono invece stati affiancati da CBA Studio Legale e Tributario, Spada Partners, Kpmg e William Blair. Le banche sono state assistite infine dallo studio legale Simmons & Simmons e i profili notarili sono stati seguiti dallo Studio Caruso & Andreatini.
Lincolnshire Management era entrato (tramite il fondo Lincolnshire Equity Fund IV) nel capitale del gruppo Fabbri Vignola nel maggio 2014, quando aveva acquisito il 51% del gruppo dalla famiglia Chiarva, da IGI sgr (tramite il Fondo IGI Investimenti Quattro) e dagli imprenditori tedeschi Holger Van Den Heuvel (tramite la holding San Luca). I vecchi azionisti avevano mantenuto il 49% del capitale dell’azienda , si tratta della prima acquisizione in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Il controllo di Fabbri era passato dalla famiglia Fabbri a Igi sgr (42,86%), alla famiglia Chiarva (28,57%) e ai soci tedeschi (28,57%) nel 2011, che hanno poi introdotto il nuovo amministratore delegato Elisabetta Oliveri, tuttora riconfermata in carica.
Il gruppo ha chiuso il 2016 con 98 milioni di euro di ricavi consolidati (da 95 milioni nel 2015) e 15,8 milioni di ebitda proforma (da 11,4 milioni nel 2016 e 8 milioni . nel 2011, quando è entrato Igi sgr), a fronte di un debito finanziario netto di 18 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).