Passa al gruppo spagnolo di private equity Asterion Industrial Partners il controllo di Irideos, uno dei principali operatori italiani di infrastrutture digitali che offre connettività, data center e soluzioni cloud (si veda qui il comunicato stampa). Asterion ha infatti acquisito l’intera quota del capitale di Irideos che sinora faceva capo a F2i sgr, cioé il 78,4%. L’operazione non riguarda il 19,6% che fa capo al fondo Marguerite. Si dice che il 100% di Irideos sia stato valutato 400milioni di euro. JPMorgan è stata advisor di Asterion nell’operazione, che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2022.
Il gruppo Irideos, nato nel maggio 2018 dall’aggregazione di Infracom, KPNQWest Italia, MC-link, Enter e BigTLC, tutte controllate tlc di F2i sgr e del fondo Marguerite, a cui si sono aggiunte poi Clouditalia e la sua controllata Noitel Italia, era nel mirino dei grandi fondi da inizio autunno 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) mentre l’asta è stata poi avviata lo scorso gennaio, con il mandato a Mediobanca e a ING (si veda altro articolo di BeBeez).
Asterion, fondato dall’ex numero uno di Endesa Europa, Jesu’s Olmos è lo stesso fondo che a inizio anno ha delistato da Piazza Affari Retelit, uno dei principali fornitori di servizi in fibra all’ingrosso indipendenti in Italia, con una piattaforma di circa 15 mila km di fibra, comprese le reti metropolitane nelle 14 città più grandi, nonché 19 data center (si veda altro articolo di BeBeez).
Irideos possiede a sua volta una rete di circa 27 mila km di percorsi in fibra ottica lungo le autostrade, la costa adriatica e nelle aree metropolitane e 15 data center, tra i quali c’è l’Avalon Campus o Avalon 1, che è il più grande punto di interconnessione Internet italiano, in via Caldera a Milano, oltre agli altri due datacenter Avalon 2 e Avalon 3, e sono stati poi costruiti nelle vicinanze. La combinazione dei due gruppi darà vita quindi al più grande fornitore alternativo di connettività B2B in Italia, una piattaforma con una rete di 42.000 km in fibra e 34 data center.
Utilizzando il suo approccio industriale e la sua esperienza, Asterion mira a consolidare la posizione di Retelit e Irideos nel settore delle telecomunicazioni italiano unendo le due attività altamente complementari, creando il più grande fornitore di accesso alternativo all’ingrosso e connettività B2B in Italia.
Attraverso questa transazione, Asterion rafforza sia la profondità che l’ampiezza del suo portafoglio di infrastrutture digitali europee, che attualmente comprende 1,4 milioni di locali passati con Fiber-To-The-Home, 49.000 km di reti in fibra a lunga distanza, 8.000 collegamenti radio di backhaul rurali e 42.000 quadrati metri di spazio del data center in Spagna, Italia, Regno Unito e Irlanda.
Jesús Olmos, founding partner e ceo di Asterion Industrial Partners, ha commentato: “L’acquisizione aggiuntiva di una partecipazione di maggioranza in Irideos apre la strada alla prossima fase di crescita della nostra piattaforma italiana di risorse in fibra e data center. Siamo particolarmente entusiasti dell’opportunità di unire Retelit e Irideos, creando una piattaforma indipendente leader di scala significativa”.
Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i, ha dichiarato: “F2i ha costruito negli anni Irideos come principale provider di telecomunicazioni aziendale indipendente in Italia attraverso un processo di aggregazione e salvataggio di operatori italiani minori, il cui valore e la cui competenza sarebbero stati altrimenti perso. Oggi portiamo con orgoglio Irideos, le sue importanti attività e i suoi 650 dipendenti a una nuova fase di crescita, grazie al rafforzamento della sua posizione che risulterà dall’ingresso in un progetto più ampio. Questo è un esempio della missione di F2i di fornire crescita e valore all’industria italiana. Siamo fiduciosi che Irideos, con il supporto di Asterion, consoliderà la sua leadership e procederà al livello successivo del suo sviluppo”.
Ricordiamo che F2i sgr aveva comprato il 90% di KPNQuest Italia nel settembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), utilizzando il veicolo F2i Fiber spa, controllato all’80% dal secondo fondo e al 20% da Marguerite Infrastructure Italy sarl. Nel luglio 2017, sempre F2i Fiber, aveva comprato il 97% di Infracom (si veda altro articolo di BeBeez), mentre a giugno 2017 F2i Fiber aveva annunciato l’acquisizione di MC Link quotata all’Aim Italia e lanciato successivamente l’opa (si veda altro articolo di BeBeez). MC Link a sua volta aveva acquistato BigTLC nel luglio 2016. Infine Irideos nel giugno 2018 aveva comprato anche Enter (si veda altro articolo di BeBeez) e nell’ottobre dello stesso anno aveva acquisito Clouditalia nell’ottobre 2018, rilevandola dal fondo ILP III Sicar di J Hirsch & Co (si veda altro articolo di BeBeez). ll processo di integrazione delle realtà acquisite negli ultimi anni era terminato nel novembre del 2020 con la fusione per incorporazione di Clouditalia e della sua controllata Noitel Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Guidato dall’amministratore delegato Danilo Vivarelli, Irideos aveva chiuso il 2020 con un giro d’affari di 207,5 milioni di euro, un margine operativo lordo di 48 e un rosso in riduzione dai 9,9 milioni del 2019 ai 6,4 milioni del 2020, dopo gli oneri finanziari. Nel debito è incluso un finanziamento da 150 milioni di euro che il gruppo si è assicurato dalle banche nel gennaio 2020 a supporto dell’implementazione del suo piano industriale al 2024 che ha l’obiettivo per quella data di aumentare il fatturato del 30% e di raddoppiare l’ebitda (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso dicembre 2021, poi, il gruppo si è assicurato un finanziamento con garanzia green di SACE da 18 milioni di euro da ING Italia. Il finanziamento è stato erogato a Irideos Datacenter Italia srl, società interamente detenuta da Irideos, per la realizzazione di Avalon 3, nuovo data center a Milano che si svilupperà su una superficie di 3500 metri quadrati e che avrà una potenza installata di 3,2MW (si veda altro articolo di BeBeez).