Carlyle sta studiando l’uscita da Irca, l’azienda di Gallarate (Varese) leader nella produzione B2B di cioccolato, creme, ingredienti e prodotti semilavorati per pasticceria, panificazione e gelateria, che il fondo ha acquisito nel 2017. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che un incarico per la vendita della controllata potrebbe essere affidato a una banca d’affari prima di Natale e che il processo competitivo inizierà nel 2022.
Fondata nel 1919 dalla famiglia Nobili, Irca è oggi leader in Italia e in Europa grazie a un portafoglio di prodotti composto da circa 3.000 voci destinate ai clienti industriali e distributori in oltre 90 Paesi. Il gruppo opera con tre siti produttivi all’avanguardia situati in Italia, insieme a tre siti produttivi internazionali in Belgio, Stati Uniti e Vietnam. Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta sia in modo organico sia tramite acquisizioni. L’ultima operazione di m&a annunciata risale allo scorso marzo, con l’acquisizione, dalla famiglia Clever, di In2Food Gourmet Inc, leader in America nella distribuzione di prodotti europei di fascia premium, destinati principalmente al mercato della pasticceria (si veda altro articolo di BeBeez). In2Food Gourmet è stata poi integrata con Dobla Usa, la filiale statunitense della controllata olandese Dobla, produttore internazionale di decorazioni di cioccolato di elevata qualità, acquisita da Irca nel 2018.
Il gruppo ha chiuso il 2020 con 271,5 milioni di euro (da 322,4 milioni nel 2019), un ebitda di 41,2 milioni (da 61,4 milioni) e un debito finanziario netto di 315,3 milioni (da 318,7 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma il 2021 sta per chiudere con un netto recupero di fatturato che è visto attorno ai 365 milioni, più del 10% al di sopra del 2019, in epoca pre-Covid. Inoltre è attesa una crescita nel 2022 ancora a doppia cifra percentuale. Dati, quindi, che mettono e basi per valutazioni ben più alte rispetto a quella spuntata per il gruppo nel giugno 2017.
Allora, infatti, Carlyle, attraverso il fondo Carlyle Europe Partners IV, aveva acquisito il controllo di Irca da Ardian per 520 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), dopo che nel 2016 i ricavi si erano attestati a 251 milioni di euro con un ebitda di 40 milioni. Se soltanto i numeri 2021 si fermassero a quelli del 2019, infatti, applicando lo stesso multiplo di 13 volte l’ebitda 2016 utilizzato nel 2017, si arriverebbe a una valutazione di 800 milioni di euro.
Ardian a sua volta aveva rilevato l’80% di Irca nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez) tramite il fondo Axa Lbo Fund V dalla famiglia Nobili (che era rimasta con il 20%) acquisendo contestualmente anche il controllo di Italcima srl (con sede a Vergiate) e di D&D Service srl (Busto Arsizio), entrambe a loro volta controllate da Bruno Nobili e famiglia, e che sono state integrate con Irca.