Cold Chain Capital Holdings Europe (CCHE), società basata in Italia e che si propone come aggregatore nei settori del riscaldamento, dell’aria condizionata e della refrigerazione ha rilevato Roen Est, società friulana attiva nella progettazione e produzione di scambiatori di calore. A vendere è stato il fondo Usa DE Shaw Global (si veda qui il comunicato stampa). Gattai Minoli Agostinelli & Partners sono stati i consulenti per CCCHE, per il venditore invece Alantra e Orrick.
Fondata nel 1983 e con sede a Gorizia, Roen Est, con i suoi circa 400 dipendenti e due sedi in Italia e Slovacchia, nel 2019 ha registrato un fatturato di 35 milioni di euro, in linea con il 2018, quando aveva chiuso l’esercizio con con ricavi per 35,7 milioni di euro, un ebitda di 3,3 milioni e una posizione finanziaria netta di 1,42 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). A partire dal 1983, anno della sua fondazione, Roen Est si è posizionata sul mercato come produttore leader in Europa di batterie su misura e unità di ventilazione, con circa due terzi delle vendite legate all’export.
Giovanni Bordin, ceo di Roen Est dal 2012, ha affermato: “Con CCCHE ha inizio una fase stimolante di crescita e di evoluzione. Insieme, puntiamo a far crescere l’azienda in modo organico, anche attraverso acquisizioni e facendo leva sulla storia e le relazioni commerciali consolidate di Roen Est, nate fin dalla sua fondazione nel 1983”.
CCC Hodings Europe ha una compagine azionaria in forma di club deal tra qualificati investitori industriali ed è guidata da Greg Deldicque, imprenditore con pluridecennale esperienza nel settore HVACR (Heating, Ventilation, Air Conditioning, and Refrigeration) in Europa e negli Usa, affiancato dai consulenti senior Didier Da Costa, Eric Parrot e Jean-Pierre Xiberras. Altri investitori in CCHE sono Italmobiliare e Luca e Alberto Pretto. “L’industria HVACR in Europa offre grandi opportunità di crescita e consolidamento”, ha dichiarato Greg Deldicque, presidente e ceo di CCCHE, che ha aggiunto: “Siamo impazienti di lavorare con il forte team di Roen e così stimolare uno sviluppo ulteriore dell’azienda. Questa è solo la prima: abbiamo previsto infatti di acquisire da tre a cinque aziende nei prossimi 24 mesi, lungo un percorso che ci porterà a creare un gruppo in grado di vantare un fatturato superiore a 200 milioni di euro”.
Quest’ultima operazione costituisce il quarto giro di private equity per Roen Est. Quest’ultima nel 2007 era stata acquisita da Sofipa sgr, a sua volta poi acquisita da Synergo sgr, che ne aveva quindi ereditato i fondi (Sofipa Equity Fund e Sofipa Equity Fund II) e quindi anche il controllo di Roen. Nel dicembre 2015 Synergo aveva ceduto Roen a DE Shaw Global, che fino ad allora in Italia aveva investito solttano in non-performing loan.
L’operazione era avvenuta nell’ambito di una ristrutturazione del debito sulla base dell’art. 67 della Legge fallimentare e aveva permesso a Roen Est di riequilibrare la situazione patrimoniale dopo una precedente ristrutturazione del debito avvenuta nel 2013 (si veda altro articolo di BeBeez). DE Shaw aveva acquistato a sconto i crediti senior verso le banche (GE Interbanca, Ikb e Bnp Paribas), coperto le perdite, convertito una parte dei crediti in finanziamento soci subordinato (8 milioni) e investito 1,5 milioni in aumento di capitale, con l’impegno a sostenere il nuovo piano industriale. Al termine dell’operazione la società si era trovata con un patrimonio netto positivo per 13 milioni, nessun debito a medio-lungo termine e 4 milioni di linee a breve.