Darà l’addio al listino il prossimo 27 maggio La Doria. Lo ha comunicato ieri il gruppo che è il primo produttore europeo di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro nel canale retail e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande a base di frutta, dopo la chiusura con successo dell’opa obbligatoria lanciata da Investindustrial insieme alla famiglia Ferraoli e partita lo scorso 28 marzo (si veda altro articolo di BeBeez) e dopo la chiusura della procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che l’opa obbligatoria, a 16,50 euro per azione, è stata lanciata da Amalfi Holding spa, società che fa capo da un lato per il 65% ad Amalfi Invest spa, controllata indirettamente dal fondo Investindustrial VII, e dall’altro per il 35% alla famiglia Ferraioli. L’obbligo di opa era scattato lo scorso gennaio, a valle della vendita a Investindustrial del 63,13% del capitale della società da parte della famiglia Ferraioli (si veda altro articolo di BeBeez), così come annunciato lo scorso ottobre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
La Doria ha chiuso il primo trimestre 2022 con 238,4 milioni di euro di ricavi consolidati (da 222,3 milioni nel primo trimestre 2021), un ebitda di 23,5 milioni (da 20,2 milioni) e un debito finanziario netto di 66,9 milioni (si veda qui il comunicato stampa), dopo aver chiuso il bilancio 2021 con con 866 milioni di euro di ricavi consolidati, un ebitda di 89,6 milioni e un debito finanziario netto di 114,3 milioni (si veda qui il comunicato stampa).