Sarà delistata il prossimo 13 luglio Assiteca, il broker assicurativo sinora quotato a Euronext Growth Milan, avalle del successo dell’opa obbligatoria lanciata lo scorso giugno da Howden Italia Holdings srl, controllata italiana di Howden Group Holdings Limited, gruppo internazionale di intermediazione assicurativa, partecipato da dal 2013 da General Atlantic, a cui si sono affiancati nel 2018 CDPQ (Caisse de dépôt et placement du Québec) e nel 2021 Hg Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Assiteca ha infatti comunicato che sono state apportate all’opa azioni pari al 3,9% circa del capitale del gruppo, che si vanno ad aggiungere alle azioni che Howden già possedeva, pari a oltre il 95% del capitale (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo infatti che a inizio marzo Howden aveva siglato l’accordo per l’acquisto dell’86,965% del capitale di Assiteca, a cui ha fatto seguito il lancio di un’opa obbligatoria finalizzata al delisting del titolo. A vendere la quota dell’87% erano stati per il 62,505%, Lucca srl, società interamente controllata da Luciano Lucca, socio fondatore di Assiteca, e, per il 24,460%, Chaise spa, società indirettamente controllata al 100% dal fondo Tikehau Growth Equity II (si veda altro articolo di BeBeez).
L’opa obbligatoria, lanciata a 5,624 euro per azione, era quindi quasi una formalità, visto che l’offerta aveva per oggetto le azioni, pari solo a circa il 4,705% del capitale sociale, che ancora Howden non possedeva. Howden, infatti,aveva via via arrotondato al rialzo la sua quota, sino a raggiungere circa il 95,295%. In particolare a inizio maggio aveva comunicato di aver acquisito da alcuni azionisti di minoranza ulteriori azioni ordinarie Assiteca, pari a circa il 5,667% del capitale (si veda qui il comunicato stampa) e ha poi successivamente acquisito altre azioni sul mercato.
Assiteca è il primo broker italiano per dimensione con 750 dipendenti, presente in 19 città in Italia e in Spagna e Svizzera. La società ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2021 con 87 milioni di euro di ricavi (da 80,5 milioni al 30 giugno 2020), un ebitda di 16,8 milioni (da 15,1 milioni) e un debito finanziario netto rettificato di 24,5 milioni (da 25 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). Quanto alla semestrale al 31 dicembre 2021, il gruppo ha registrato 50,2 milioni di ricavi (da 46,7 milioni nel semestre al 31 dicembre 2020), un ebitda di 14,2 milioni (da 12,5 milioni) e un debito finanziario netto di 18,1 milioni (da 6,4 milioni) (si veda qui il comunicato stampa).