Il fondi Apollo, Atlas, Alchemy, Chenavari e Christofferson, Robb & Co. stanno studiando il dossier Profamily, la divisione di credito al consumo di Banco Bpm, che sarebbe valutata intorno a 100 milioni di euro. Lo riporta Bloomberg, precisando che le offerte vincolanti sono attese per la fine di ottobre.
Profamily è nata nel 2010 in Banca Popolare di Milano e a seguito della fusione con Bpm, è entrata a far parte del Gruppo Banco Bpm il primo gennaio 2017. L’azienda fa credito alle famiglie attraverso prestiti e cessione del quinto. Lo scorso giugno Banco Bpm aveva ceduto ad Agos Ducato spa (di cui Banco Bpm detiene il 39% del capitale sociale e Crédit Agricole Consumer Finance il 61%), per 310 milioni di eruo, il 100% del capitale sociale di ProFamily spa, da cui erano state preventivamente scorporate le attività non captive attraverso un’operazione di scissione a beneficio di una nuova società che mantiene la denominazione di ProFamily spa e che è controllata al 100% da Banco Bpm (si veda qui il comunicato stampa).
In vista dell’operazione ieri in Borsa il titolo Banco Bpm si è apprezzato, chiudendo con un +3,1% a quota 2,155. L’eventuale cessione, secondo una stima degli analisti di Mediobanca, avrebbe infatti un impatto positivo di 20 punti base sul Cet1 di nel 2019. Mediobanca ha una raccomandazione Neutral su Banco Bpm con target price a 2 euro.
Il broker Fintediis, che conferma il rating buy su Banco Bpm con prezzo obiettivo compreso tra 2,7 e 2,9, ha spiegato: “La parte no-captive è stata messa in vendita ma con diversi offerenti data la natura della sua rete di distribuzione. Nel corso della conference call a commento dei risultati del secondo trimestre Castagna aveva detto che il business di Profamily che era rimasto nel gruppo non aveva contribuito al bilancio della banca e che il suo deconsolidamento avrebbe prodotto un taglio della Rwa (risk-weighted assets, ovvero attivi ponderati per il rischio, ndr) di un miliardo, portando un aumento di 20 punti base nel Cet1”, che a fine 2019 era pari al 12%.