Il fondo EC I, gestito da Entangled Capital sgr, ha acquistato il 30% di Turatti srl, azienda italiana che realizza macchinari e impianti per la lavorazione di frutta e verdura (si veda qui il comunicato stampa) ancora detenuto dall’omonima famiglia, che nel dicembre 2019 aveva già ceduto il 69,3% dell’azienda al fondo Taste of Italy, gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Entangled Capital affiancherà quindi Taste of Italy in questa nuova fase di sviluppo dell’azienda volta a consolidarne la posizione di leadership, in una nicchia di mercato caratterizzata da interessanti prospettive di crescita ed esposta a numerosi macro-trend legati alla sostenibilità ambientale. La cosa non è nata per caso, visto che lo scorso settembre si è unito al team di Entangled Capital Paolo Bortolani, nel ruolo di investment manager, che ha trascorso oltre 5 anni nella gestione dei fondi di private equity Toi 1 e Toi 2 gestiti proprio DeA Capital.
NCTM ha agito come consulente legale di Entangled Capital, mentre Anteos Capital Advisors ha lavorato sulla strutturazione del debito, fornito dal fondo Tenax Capital. Giovannelli e Associati ha assistito Taste of Italy negli accordi di co-investimento. La famiglia Turatti è stata seguita da Pirola Corporate Finance come financial advisor e dallo Studio Pirola Pennuto e Zei per gli aspetti legali e fiscali.
Fondata a Cavarzere (Venezia) nel 1869, Turatti ha saputo sviluppare un portafoglio prodotti basato su tecnologie proprietarie distintive, che hanno permesso di servire i principali player mondiali del settore agroalimentare fornendo impianti e linee complete per lavaggio, taglio e asciugatura di prodotti dedicati al consumo fresco. Nonostante le restrizioni legate al Covid abbiano limitato l’operatività della società nelle installazioni a livello globale, nel corso del 2021 Turatti ha recuperato rapidamente i livelli pre-pandemici, chiudendo l’esercizio con un fatturato di 22 milioni, per l’80% realizzati all’estero.
Antonio Turatti, presidente della società, ha commentato: “Riteniamo che i due fondi scelti possano continuare il percorso di crescita che noi abbiamo tracciato, valorizzando al meglio il know-how che la società ha saputo generare ed accrescere nel tempo”.
Roberto Giudici, ceo di Entangled Capital sgr, ha affermato: “Questa quarta operazione del fondo ECI è un’ulteriore conferma della nostra politica di investimento rivolta a eccellenze italiane con una forte vocazione alla sostenibilità ambientale e sociale, con una rilevante esposizione internazionale e con possibilità di consolidamento anche grazie a futuri add-on.”
La strategia di investimento di EC I è focalizzata su società italiane caratterizzate da un fatturato compreso tra 10 e 50 milioni, con una marginalità media a livello di ebitda compresa tra 2 e 7 milioni. Il team intende supportare le società partecipate in un percorso di crescita professionale e dimensionale, allo scopo di creare valore e, dunque rendimenti, per gli investitori del fondo.
Entangled Capital sgr, promossa da Roberto Giudici e Anna Guglielmi, nel gennaio 2020 aveva annunciato il primo closing del fondo EC I a 25 milioni di euro su un target complessivo di raccolta di 100 milioni (con hard cap a 150, si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha raggiunto il target dei 100 milioni (si veda qui il comunicato stampa), con la possibilità di incrementare ulteriormente la raccolta nei prossimi mesi.
Oltre a Turatti, EC 1 ha in portafoglio anche Nuova Pasquini e Bini, società di Altopascio (Lucca) che produce vasi in plastica rigenerata per le piante e l’arredo degli spazi verdi (si veda altro articolo di BeBeez), Crestani srl, società specializzata nella produzione di fiale per uso farmaceutico e cosmetico ad elevato contenuto tecnologico (si veda altro articolo di BeBeez) ed SM Pack, eccellenza italiana nella produzione di fiale, flaconi e campioni per l’industria farmaceutica e cosmetica. Quest’ultima è stata acquisita in coinvestimento con Capital Dynamics, colosso dell’asset management alternativo con sede a Zugo (Svizzera), e l’advisor di quest’ultima sull’Italia Luca Giacometti (si veda altro articolo di BeBeez).