Equita Capital sgr, management company del Gruppo Equita specializzata nella gestione di asset alternativi, e Cordusio sim, boutique del gruppo Unicredit dedicata al wealth management, hanno lanciato Equita Smart Capital Eltif. Si tratta di un Eltif di private equity focalizzato sulle pmi italiane e conforme alla regolamentazione dei Pir alternativi (si veda qui il comunicato stampa). L’obiettivo massimo di raccolta del veicolo è di 140 milioni di euro. Il fondo avrà una durata complessiva di 8 anni a partire dalla data del primo closing e un periodo di investimento di 4 anni. Il ritorno obiettivo in termini di internal rate of return (IRR) è stimato tra il 12 e il 14% lordo annuo, ovvero un multiplo sul capitale investito di circa 1,8 volte, calcolato sulla durata complessiva del fondo.
Il nuovo Eltif investirà prevalentemente in piccole e medie imprese private, nonché in aziende quotande o quotate, quest’ultime con una capitalizzazione di mercato inferiore a 500 milioni di euro e comunque nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa dei Pir alternativi. La strategia di investimento prevede che tra il 60 e il 70% delle disponibilità del fondo sia investita in pmi italiane non quotate (private equity, preferibilmente con partecipazioni di minoranza qualificata e selettivamente di maggioranza); il 20-35% del fondo investa in titoli azionari quotati (public equity); il restante 5-10% in titoli obbligazionari liquidi (public debt).
Tale strategia permetterà di cogliere in maniera opportunistica le migliori condizioni di acquisto offerte dagli asset quotati e non. L’Eltif valuterà anche possibili operazioni di coinvestimento in pmi al fianco di altri primari operatori finanziari con l’obiettivo di investire in società di maggiori dimensioni. L’Eltif si avvarrà delle competenze del Gruppo Equita (gestore del fondo) e della capacità di Cordusio sim, che ha supportato la sgr nella strutturazione del prodotto e che agirà in qualità di primo collocatore. Il fondo beneficerà inoltre del regime fiscale esentasse sui dividendi, capital gain e successioni, e del credito di imposta pari al 20% delle eventuali minusvalenze realizzate sugli importi sottoscritti nel 2021. Il fondo, sottoscrivibile sia da investitori al dettaglio con un adeguato profilo finanziario sia da investitori professionali, sarà disponibile anche sulla piattaforma Allfunds Bank. L’investimento minimo previsto è di 10 mila euro. Equita Capital sgr e il team di gestione investiranno nel fondo per garantire l’allineamento degli interessi.
La qualifica di Eltif garantirà ai sottoscrittori un’elevata protezione e regole certe sulla costruzione del portafoglio. La conformità alla definizione di Pir alternativo, inoltre, permetterà agli investitori di beneficiare del regime fiscale esentasse sui dividendi, capital gain e successioni, e del credito di imposta pari al 20% delle eventuali minusvalenze realizzate sugli importi sottoscritti nel 2021, purché soddisfatte le condizioni richieste dalla normativa applicabile, in particolare i requisiti di holding period.
Stefano Lustig, co-responsabile alternative asset management, e Rossano Rufini, responsabile private equity e promotori del progetto, hanno commentato: “Equita Smart Capital ha come protagoniste le tante piccole e medie multinazionali tascabili italiane, motore del nostro export industriale. È un momento estremamente opportuno per nuovi strumenti di investimento in grado di indirizzare l’enorme quantità di risparmio disponibile per l’accelerazione dell’economia reale. Il contributo di collocatori estremamente qualificati sarà fondamentale per offrire a una ampia platea di investitori i vantaggi dell’iniziativa”.
Matteo Ghilotti, amministratore delegato di Equita Capital sgr, ha dichiarato: “Equita Smart Capital Eltif coniuga le aspettative di extra-rendimento degli investitori con l’aspirazione delle pmi di accedere a nuove risorse e competenze professionali per crescere. L’iniziativa è fortemente coerente con la missione di Equita di offrire soluzioni agli investitori istituzionali e ai clienti privati delle reti bancarie partner”.
Manuela D’Onofrio, responsabile della struttura Group Investment Strategy di UniCredit e responsabile investimenti di Cordusio sim ha sottolineato: “Con questa operazione vogliamo dare ai nostri clienti accesso agli importanti margini di crescita che le pmi italiane riteniamo possano raggiungere nei prossimi anni e, a questo scopo, abbiamo selezionato un partner che crediamo essere il più capace e affidabile per la ricerca di valore nell’universo imprenditoriale italiano”.
Ricordiamo che Cordusio sim aveva collaborato anche con Muzinich nel marzo 2019, quando l’asset manager Usa aveva ha strutturato il suo primo Eltif di private debt con focus europeo Firstlight Middle Market Eltif (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione Cordusio sim aveva assicurato a Muzinch una massa critica minima dalla quale partire per poter strutturare in maniera efficiente il fondo, che era stato quindi distribuito dalle strutture di Unicredit in Italia e in Germania. Successivamente sono poi stati stabiliti accordi con altri distributori in altri paesi europei e il fondo ha poi chiuso la raccolta nel dicembre 2019 a quota 450 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito di Eltif, ricordiamo che nei giorni scorsi AZ Eltif ALIcrowd, primo Eltif di venture capital lanciato nel marzo scorso da Azimut Investments sa e gestito in delega da Azimut Libera Impresa sgr spa con una dotazione di 25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ha annunciato che co-investirà un milione di euro nella campagna di equity crowdfunding sul portale italiano Mamacrowd della startup delle calzature Fessura (si veda altro articolo di BeBeez). La lussemburghese Azimut Investments sa nel luglio 2020 ha anche lanciato sul mercato italiano il primo comparto AZ Eltif Ophelia, un Eltif di private equity che punta a una raccolta di 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel settembre 2020 Azimut e Muzinich hanno lanciato il secondo comparto AZ Eltif Capital Solution, un veicolo di investimento nel debito dedicato alle imprese in difficoltà. Il fondo, con un target di raccolta di 200 milioni di euro, ha effettuato a inizio giugno il closing finale a quota 147,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio giugno, Finlombarda spa, la società finanziaria di Regione Lombardia, ha selezionato il fondo di credito October Sme IV gestito da October Factory sgr per investire sino a 15 milioni di euro da destinare all’economia reale (si veda altro articolo di BeBeez). October SME IV è un Eltif che investe in private debt europeo lanciato dalla piattaforma fintech paneuropea di lending alle imprese October nel luglio 2019 con un target di raccolta complessivo di 250-300 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre a inizio giugno, l’Eltif Economia Reale Italia lanciato da Anthilia Capital Partners sgr lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) ha chiuso la prima finestra di collocamento superando il primo target di raccolta di 20 milioni di euro. La seconda finestra di collocamento dell’Eltif è iniziata il 3 giugno e terminerà il 30 giugno, con un obiettivo di raccolta complessivo entro metà anno di 35-40 milioni. Al fine di pianificare un’ultima fase di raccolta per l’anno in corso, è inoltre prevista una terza finestra di collocamento che sarà attiva tra il terzo e quarto trimestre del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra gli ultimi arrivi sul mercato, ricordiamo che nel marzo scorso è partito il collocamento di EltifPlus, Eltif gestito da Credem Private Equity sgr, con obiettivo minimo di di raccolta è 100 milioni di euro e quello massimo è 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio scorso Neuberger Berman ha infinne lanciato un Eltif riservato a investimenti in private equity: Neuberger Berman Direct Private Equity Eltif (si veda altro articolo di BeBeez).