Hanno superato quota 4 miliardi di euro a fine 2022 le masse in gestione di Finint Investments sgr, la società del Gruppo Finint specializzata nella gestione di fondi alternativi, che a oggi conta 38 fondi, tra mobiliari e immobiliari. Un dato che è in crescita dell’11% grazie a una raccolta netta di oltre 300 milioni di euro nel corso dell’anno e che salirà ancora, visto che quest’anno è previsto il lancio della terza edizione del fondo PMI Italia, veicolo di private debt dedicato alle imprese e al sostegno all’economia reale, e del fondo Principal Finance, con focus d’investimento su portafogli di attivi performing e distressed originati principalmente da istituzioni finanziarie e aziende industriali italiane. Lo ha annunciato ieri l’sgr, insieme ai risultati di bilancio 2022, che si è chiuso con un fatturato di oltre 16 milioni di euro (+23% dal 2021) (si veda qui il comunicato stampa).
Nel 2022 la società ha investito seguendo tre pilastri principali su cui si baserà anche la crescita futura della società: contrastare il cambiamento climatico e tutelare gli ecosistemi con 285 Mpw in gestione provenienti da impianti fotovoltaici, eolici o da energie rinnovabili e 21 nuovi progetti “green” in programma; supportare la crescita inclusiva e sostenibile (in questo ambito rientrano i fondi per l’housing sociale con più di 100 milioni di euro investiti per la valorizzazione di immobili esistenti per 1434 alloggi previsti e oltre 2000 posti letto, parte dei quali saranno poi concessi a prezzo calmierato a famiglie e studenti); e dare supporto alle imprese nei percorsi di digitalizzazione e innovazione ma anche nei processi che possano favorire la rigenerazione urbana con oltre 555 milioni di euro investiti direttamente nella crescita delle pmi.
Sul fronte dell’housing sociale, per esempio, si ricorda che lo scorso dicembre 2022 è stato condotto il primo investimento del fondo Pitagora, dedicato agli investimenti in student housing, dopo aver completato il primo closing della raccolta a quota 40 milioni di euro su un target complessivo di 100 milioni. Il fondo ha infatti rilevato due torri a Padova, in Piazza Papa Giovanni XXIII, destinate a residenze per gli studenti organizzate in monolocal (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto agli investimenti nella crescita delle pmi italiane, lo scorso anno è stata avviata l’operatività del nuovo fondo Finint Equity for Growth (Finint E4G), che lo scorso settembre ha acquisito la maggioranza di Tecno Cover di Carrè (Vicenza), società che commercializza stufe con il marchio Stoveitaly (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo aveva annunciato il primo closing della raccolta nel luglio 2021 a 50 milioni di euro rispetto a un target finale di 120 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi, poi, il fondo ha annunciato il suo secondo investimento, in questo caso affiancato da ABC Company, veicolo di permanent capital, quotato su Euronext Growth Milan, relativo al’acquisizione del 70% di Serinex srl, società con sede a Annone di Brianza (Lecco), che produce pinze, codoli di aggancio, mandrini portautensili, ghiere e accessori per macchine utensili (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre sul fronte del private debt, si diceva, è in programma il lancio della terza edizione del fondo PMI Italia. La seconda edizione del fondo era stata avviata nel 2019 seguendo l’esperienza avviata nel 2013 con il fondo Minibond PMI Italia e nel 2014 con il Fondo Strategico Trentino – Alto Adige, a focus territoriale (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo aveva un target di raccolta complessivo di 150 milioni di euro, mentre PMI Italia I aveva chiuso invece il periodo di investimento a dicembre 2016 effettuando 17 operazioni di investimento per un controvalore complessivo di 64,1 milioni.
Mauro Sbroggiò, amministratore delegato di Finint Investment. sgr, ha commentato: “Il 2022 è stato un anno di grande soddisfazione: la divisione real estate ha mostrato una crescita in tutte le aree di business con l’avvio dei nuovi fondi Tulipa e Pitagora, nella divisione energy vi è stato un incremento di circa 100 milioni di euro e nella divisione sviluppo e reddito di oltre 150 milioni di euro. Anche l’area mobiliare ha registrato una crescita delle masse di oltre 100 milioni di euro, legata all’istituzione e all’avvio di due nuovi investimenti collettivi (OICVM) dedicati alla clientela retail e alla crescita nella divisione NPE e private capital. Possiamo guardare al domani con entusiasmo, con l’obiettivo di continuare a investire nell’economia reale a supporto delle imprese e dei territori, certi di poter contare su un rinnovato Consiglio di Amministrazione e su un team strutturato capace di capace di rispondere alle esigenze di investitori istituzionali e professionali sia italiani che esteri”.
Nei giorni scorsi è stato infatti approvato anche il rinnovo del consiglio di amministrazione con l’ingresso di tre nuovi esponenti. Si tratta di due esperti del settore del risparmio: Ivonne Forno (giurista trentina, con un master in “Gestione e consulenza finanziaria” all’Università di Trento, in precedenza ha lavorato per primari fondi pensione e società di asset management), e Luca Dondi dall’Orologio (bolognese, già amministratore delegato di Nomisma Società di Studi Economici). Fa inoltre il suo ingresso nel cda anche Margherita Marchi, corporate strategy & business development director di Banca Finint, dando avvio così all’ingresso della nuova generazione di imprenditori. I tre nuovi membri si aggiungono a Paolo Gabriele, Leonardo Pagni, Giovanni Perissinotto e all’ad Sbroggiò.
Enrico Marchi, presidente di Banca Finint, ha dichiarato: “Voglio dare il mio personale benvenuto e auguri di buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione di Finint Investments, tutti voi avrete il difficile compito di migliorare risultati già oggi straordinari sotto molti punti di vista. L’attenzione alla sostenibilità e al sociale dei nostri investimenti dovrà continuare e incrementare, sono le nuove generazioni che ce lo chiedono ed è per questo che sono felice che mia figlia Margherita possa continuare il suo percorso di crescita affiancando professionisti di questo calibro. Potrà così prepararsi al meglio e dare il suo contributo al rafforzamento della società offrendo quei punti di vista e quella determinazione che solo le nuove generazioni sono capaci di dare”.