IDeA Corporate Credit Recovery II (IDeA CCR II), il secondo fondo dedicato alla ristrutturazione industriale e finanziaria di aziende in tensione finanziaria gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, comprerà il 26% del Gruppo Calvi Holding, attivo nei settori metallurgico e meccanico, con la famiglia Chini che manterrà la maggioranza del capitale (si veda il comunicato stampa).
Il fondo è entrato in Calvi Holding convertendo parte dei 63 milioni di euro di crediti verso il gruppo, pari al 72% dell’esposizione totale a fine 2017, condotto dal fondo nel dicembre 2017. All’epoca il fondo IDeA CCR II aveva rilevato da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bnl, Ubi Banca, Mps, Banca Ifis e Credito Valtellinese crediti verso nove gruppi industriali (tra cui appunto Calvi Holding) per un valore complessivo di 230 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Contestualmente saranno versati al gruppo Calvi 13,5 milioni di euro di nuova finanza da parte sia di IdeA CCR II sia di Illimity, la nuova banca nata dalla business combination della Spac Spaxs con Banca Interprovinciale e quotata martedì 5 marzo a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, il fondo verserà 7,5 milioni di euro di nuova finanza e Illimity i restanti 6 milioni. Inoltre Illimity rifinanzierà parzialmente il debito di Calvi per 34 milioni di euro. I consulenti che hanno assistito nell’operazione sono Mediobanca, Studio Molinari e Associati, Orrick Herrington & Sutcliffe LLP, New Deal Advisors.
Il gruppo Calvi ha chiuso il 2017 con circa 350 milioni di euro di ricavi, di cui l’80% generato all’estero, e un ebitda di circa 28 milioni, in netto miglioramento rispetto ai 296,6 milioni di ricavi del 2016, quando aveva generato 15,1 milioni di ebitda e una perdita netta di 8,3 milioni, a fronte di 83 milioni di euro di debito finanziario netto e di 102 milioni di euro di debiti finanziari lordi (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto al coinvolgimento di Illimity, Enrico Fagioli, responsabile divisione pmi di illimity, ha spiegato che in questa operazione la banca si è impegnata per circa 40 milioni, distribuiti tra acquisto di crediti ed erogazione di nuova finanza e che è la prima volta che la banche è impegnata contemporaneamente su entrambi i fronti (cioé acquisto ed erogazione). E’ la seconda volta che Illimity e Dea Capital Alternative Funds sgr lavorano su una stessa operazione, Lo scorso dicembre, infatti, Illimity, aveva acquisto dal fondo Idea CCR I un credito da 30 milioni di euro nei confronti del gruppo Clerprem, che il primo fondo dell’sgr dedicato alle ristrutturazioni aziendali aveva comprato dalle banche nel giugno 2016 insieme ad altri crediti verso altre imprese (si veda altro articolo di BeBeez).
“La partnership con IDeA Ccr II, supportata da Illimity, consentirà di irrobustire la struttura finanziaria e di dare ulteriore impulso alle sinergie tecnologiche, produttive e commerciali per l’ampliamento delle gamme di fabbricazione e per il mantenimento dei già elevati standard qualitativi delle varie società del gruppo”, ha dichiarato Riccardo Chini, amministratore delegato e azionista di riferimento di Calvi Holding.
Il Gruppo Calvi ha sede a Merate (Lecco) ed è leader tecnologico e di mercato nel settore dei profili speciali d’acciaio trafilati a freddo, estrusi a caldo e laminati a caldo su disegno del cliente e nella produzione di sollevatori per carrelli elevatori. Conta 12 aziende con rilevante esperienza in campo metallurgico e meccanico ed è presente nei distretti chiave dello sviluppo industriale internazionale, con l’applicazione dei profili speciali in acciaio nei principali settori innovativi, tra i quali si distinguono l’automazione, la movimentazione dei materiali, ma anche l’aerospaziale, il biomedicale e l’architettura. L’attività di sviluppo del Gruppo annovera infatti la partecipazione a grandi progetti di rilievo mondiale quale, tra gli altri, il progetto ITER, il più grande esperimento di fisica mai realizzato per la riproducibilità della fusione nucleare, nella prospettiva di generare energia illimitata, sicura e pulita. Un progetto sostenuto congiuntamente da Europa, Usa, Cina, India, Giappone e Corea, con un costo globale di circa 25 miliardi di euro, e per il quale il Gruppo ha fornito il profilo speciale per i cover plates.
(Articolo aggiornato il 7 marzo alle ore 13.15. Si precisa l’entità della nuova finanza versata a Calvi Group da parte di Illimity e di IDeA Corporate Credit Recovery II e si aggiunge uno dei consulenti dell’operazione)