Penta Group, gruppo leader nel settore dell’illuminazione, ha acquisito Castaldi, storica azienda italiana specializzata nell’illuminazione tecnica di alta gamma per interni ed esterni, controllata dal fondo Headway Capital Partners (si veda qui il comunicato stampa). Il Gruppo Penta intende ora a raddoppiarne il fatturato nei prossimi 3 anni. Nell’operazione, Penta è stata assistita da Dentons e New Deal Advisors, mentre Watson Farley & Williams ha supportato Castaldi.
Si tratta della seconda acquisizione per il gruppo Penta, dopo quella di Arredoluce srl nel 2015. Fondata a Monza nel 1943, Arredoluce è stata per decenni un’azienda di primo piano nel light design italiano fino alla chiusura nel 1986, con la morte del fondatore Angelo Lelii. Nel 2015 poi Penta Group ne ha acquistato il marchio, ribattezzandolo Arredoluce Milano 1943.
Penta Group, guidato dal ceo Andrea Citterio, ha aperto la nuova filiale commerciale, Penta UK, a Londra lo scorso maggio. E’ la terza consociata estera del gruppo nata in pochi mesi, dopo la recente apertura di Penta Usa a New York e Penta Apac a Singapore (si veda qui Design PambiancoNews).
Castaldi Lighting è nata nel 2011 dalla fusione tra Ing. Castaldi Illuminazione e Norlight: due aziende storiche del settore illuminazione e che nel tempo sono riuscite a conquistare una solida e riconosciuta posizione rispettivamente nel segmento outdoor (con il marchio Castaldi) e nel segmento indoor (con il marchio Norlight), con particolare riferimento a uffici, aree pubbliche e alle applicazioni specialties (ad esempio clean room per la produzione farmaceutica, sistemi per ospedali, ecc.). Con l’azienda collaborano da tempo designer quali Piero Castiglioni, Claudio Bellini, Alfonso Femia, Gianluca Peluffo. Castaldi, con sede a Cassano Magnago (Varese), ha chiuso il 2017 con ricavi per 15,8 milioni di euro, un ebitda di 794 mila euro e una posizione finanziaria netta di 9,86 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
I suoi prodotti sono installati in tutto il mondo nei luoghi più esclusivi e sofisticati. Per esempio, ad Abu Dhabi all’aeroporto e nel Ferrari World Park, nella Sky Tower Shams e nella Cleveland Clinic, a Londra nell’Università Westmister, a Milano nelle Residenze City Life, a Roma nell’Agenzia Spaziale Italiana, a Parigi nell’Atelier Renault Champs-Elysées.
Castaldi è stata in passato nel portafoglio di Investindustrial e Wise Equity sgr, che nel 2003 avevano comprato il 70% della società dalla famiglia Castaldi, che aveva mantenuto il 30%. I due fondi detenevano entrambi il 35%. Investindustrial e Wise hanno poi ceduto la loro partecipazione nel luglio 2007.
A comprare era stato il fondo Cape Natixis Due, gestito da Cape Natixis sgr, che aveva investito 7 milioni di euro per il 71% della società sulla base di un enterprise value di 19 milioni, pari a un multiplo di 8,2 volte l’ebitda del 2006 (si veda qui il Private equity Monitor). Nell’agosto 2016, infine, Opera sgr (che nel frattempo era subentrata alla gestione dei fondi Cape) ha ceduto al fondo di secondario Headway Capital Partners l’intera partecipazione più un ulteriore 16% dalla famiglia Castaldi. Quell’operazione rientrava in un’operazione più ampia che riguardava tutte le partecipazioni residue del fondo due di Cape Natixis e quindi, oltre a Castaldi, anche Duplomatic e Forno della Rotonda (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa di allora).