I fondi Iter e Iter Eltif di Eurizon, società di gestione del risparmio del gruppo Intesa Sanpaolo, hanno acquisito insieme al veicolo Equiter Infrastructure II, gestito da Ersel Asset Management sgr e di cui Equiter spa ne è advisor esclusivo, una quota di maggioranza del 90% in Tecnofer, azienda mantovana che si occupa della manutenzione a supporto di sicurezza e affidabilità delle infrastrutture ferroviarie e metropolitane (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere le quote è stato Executive spa, veicolo controllato dalla famiglia Ascari, che rimarrà azionista con una partecipazione del 10%. Lo stesso Carlo Ascari, co-fondatore dell’azienda insieme al fratello Marco, resterà alla guida del gruppo come amministratore delegato.
Il closing dell’operazione avverrà quest’anno e prevede nello specifico l’acquisto del 54% da parte dei fondi di Eurizon e del 36% da quelli di Ersel, che eserciteranno congiuntamente il controllo della società tramite joint venture.
Gli acquirenti sono stati assistiti dallo Studio Legale Chiomenti per la parte legale, dagli advisor finanziari Cassiopea Partners e Clearwater International, e da Roland Berger, Deloitte, GBSapri, Protiviti, Rina e Macfin per le attività di due diligence. I venditori sono invece stati affiancati dai legali di Advant NCTM e da Fineurop Soditic (advisor finanziario), coadiuvati dallo Studio Rebecchi di Mantova.
TecnoFer opera nel settore dei servizi con una spiccata vocazione per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. La società è stata fondata nel dicembre 1989 ed ha iniziato la sua attività col servizio di diserbo in ambito ferroviario già nella primavera del 1990. Nel 1994, ha ideato, progettato, brevettato e costruito un convoglio tecnologicamente avanzato denominato “Treno Diserbatore Computerizzato” (TDC 500) con l’obiettivo sia di migliorare la sicurezza ed i risultati del diserbo che di ridurre l’impatto ambientale di tale attività. I clienti più importanti di Tecnofer sono le ferrovie e le metropolitane, così come le società operanti nel settore dei servizi e che utilizzano le attrezzature fornite da Tecnofer.
Nel 2002, TecnoFer ha poi progettato, brevettato e costruito un convoglio per il servizio automatizzato per il lavaggio dei tunnel ferroviari, mentre nel 2007 ha esteso la stessa tecnologia alla pulizia dei tunnel delle metropolitane con la costruzione di un convoglio ad hoc come il “Salt Pony”. Nel 2022 la società ha fatturato 18,7 milioni di euro, l’ebitda è stato di 9,6 milioni e la liquidità netta pari a 1,5 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
L’acquisizione della maggioranza di Tecnofer costituisce per Eurizon il punto di ingresso nel settore delle manutenzioni ferroviarie, mentre per i fondi Eurizon Iter si tratta della quinta acquisizione, avendo tra l’altro rilevato la scorsa primavera una quota di maggioranza pari al 55% di Gruppo Zaffiro, azienda italiana attiva nei servizi socio-sanitari assistenziali (si veda altro articolo di BeBeez).
Per la gestione dei Fondi Eurizon Iter, la sgr si avvale delle competenze specialistiche di Eurizon Capital Real Asset sgr e della consulenza di Iter Capital Partners, società di advisory fondata dall’Ing. Vito Gamberale, insieme ad altri tre manager di pluriennale esperienza negli investimenti in infrastrutture, Mauro Maia, Matteo Ambroggio e Luigi Radice.
Ricordiamo che a metà novembre 2022 gli stessi fondi Eurizon Iter e Eurizon Iter Eltif avevano acquisito Trasporti Romagna, nel contesto di una operazione di buyout che aveva visto gli azionisti di minoranza, Intesa Sanpaolo e l’amministratore delegato Simone Romagna, attraverso la sua holding FIS srl, reinvestire nel veicolo di acquisizione (si veda altro articolo di BeBeez). A cedere la partecipazione del 68% era stato il Fondo Agroalimentare Italiano, promosso dal gruppo d’investimento francese specializzato sull’agribusiness Unigrains. L’operazione era stata anticipata a ottobre da BeBeez).
Quanto al Fondo Equiter Infrastructure II è dedicato all’investimento in asset infrastrutturali di piccole e medie dimensioni localizzati in Italia, selezionati sulla base di criteri di impatto sociale e ambientale ed intensità tecnologica. I suoi settori di interesse includono le infrastrutture sociali, economia circolare, energie rinnovabili, infrastrutture digitali, trasporti, smart mobility e rigenerazione urbana.
Tra i suoi ultimi investimenti ricordiamo quello del 3 agosto quando ha effettuato la firma del suo primo investimento nel settore digital infrastructure, avendo raggiunto un accordo con gli azionisti di Fibraweb per divenire parte della compagine sociale a fianco di tutti gli attuali soci (si veda altro articolo di BeBeez). A seguire ricordiamo quello dello scorso marzo da 35 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma di aggregazione di impianti fotovoltaici ed eolici in Italia, di cui uno già operativo, con l’obiettivo di raggiungere circa 46 MW complessivi, e quello annunciato poche settimane prima per altri 35 milioni di euro, per acquisire la maggioranza di Energon Esco, azienda modenese specializzata nell’efficientamento energetico dei grandi edifici e negli impianti di teleriscaldamento (si veda altro articolo di BeBeez).