Dopo la vendita a Mermec (Angel Group) della business unit trasporti di Sirti, (si veda altro articolo di BeBeez) ora Pillarstone Italy intende valorizzare l’intera società italiana attiva nelle reti tlc. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo il quale l’asta di Sirti potrebbe partire entro fine anno, una volta che saranno scelti i consulenti dell’operazione.
Sirti, che conta circa 4.200 dipendenti in 40 sedi operative ed è attiva in Italia, Europa e Medio Oriente, dall’agosto 2016 è controllata da Pillarstone Italy, che ne aveva rilevato, al fine di risanarla e valorizzarla, il 73,16% dal veicolo Hiit, nel quale erano concentrati gli investimenti dei soci industriali (Techint e Stella Jones), BI-Invest (la holding della famiglia Bonomi, dei fondi di private equity Clessidra e 21 Investimenti e dei fondi di debito Ver Capital e Emisys Capital e il restante 26,84% da Banca Imi (socia dopo aver convertito un precedente prestito convertendo di 40 milioni, si veda altro articolo di BeBeez).
Ora i frutti dell’azione di risanamento di Pillarstone, sotto la regia del ceo Roberto Loiola, cominciano a farsi vedere. Malgrado una contrazione del mercato telco negli ultimi anni, e quindi la necessaria aumentata selettività commerciale che aveva frenato l’andamento dei ricavi negli ultimi anni, Sirti ha chiuso il 2020 con un fatturato di 733 milioni di euro, +6% rispetto al 2019 nonostante la pandemia, grazie anche al +20% della unit Digital Solutions che ha fatturato a 202 milioni. Bene anche le divisioni Energia (64 milioni di euro, +10%) e Trasporti (64 milioni, +3%) (si veda qui il comunicato stampa).
E le prospettive del business continuano a migliorare, visto che accelerano gli ordini da parte di Tim legati al progetto FiberCop, cioè la nuova società, ora penamente operativa, partecipata al 37,5% da KKR, e in cui sono confluite la rete secondaria di TIM (dall’armadio in strada alle abitazioni dei clienti) e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture di TIM (80%) e Fastweb (20%), che svilupperà una rete in fibra destinata a vonfluire in quella di Open Fiber di Cdp e Macquarie. (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre, lo scorso giugno Sirti ha siglato con Supernap, il principale gestore italiano di data center, una partnership strategica volta a creare una nuova rete di alimentazione a media e alta tensione dei data center a valle della rete di Terna (si veda qui il comunicato stampa).
Nel giugno 2019 Sirti aveva inoltre rilevato il 75% di Wellcomm Engineering, società leader sul mercato italiano in ambito cybersecurity. L’acquisizione era stata finanziata da un aumento di capitale da 12,5 milioni di euro sottoscritto sempre da Pillarstone Italy (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Pillarstone detiene anche crediti della società italiana di telecomunicazioni Italtel, che aveva acquistato nel 2020 da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Il prossimo 29 settembre si terrà l’assemblea dei creditori di Italtel dinanzi al giudice delegato in occasione dell’ammissione dell’azienda alla procedura di concordato preventivo (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo indiscrezioni, il piano ora vedrebbe coivolta anche Clessidra Capital Credit sgr, attraverso il suo fondo dedicato all’acquisto di Utp dalle banche, oltre che come già noto il gruppo PSC e TIM.