Il fondo Triton ha ottenuto il diritto a trattare in esclusiva per 45 giorni l’acquisto della quota di controllo di Global Garden Products, gruppo europeo produttore di trattorini tagliaerba e altri articoli per il giardinaggio professionale che si è aggregato attorno all’italiana Castelgarden, a suo tempo delistata da Piazza Affari. Lo ha annunciato ieri la stessa GGP (scarica qui il Comunicato di GGP).
Secondo quanto rivela oggi MF-Milano Finanza, Triton Managers IV Ltd ha presentato all’advisor Lazard l’offerta migliore rispetto a quelle messe sul tavolo dal fondo Alpha Private Equity e dal gruppo industriale statunitense Mtd. Triton, già azionista di Ggp (con una piccola quota del capitale del gruppo acquistata sul mercato secondario) e proprietario di una quota del debito (anch’essa acquistata sul secondario), potrebbe quindi rappresentare il soggetto attorno al quale aggregare l’azionariato di GGP, oggi diviso tra decine di soci.
Il controllo del gruppo è infatti in mano alle banche (in prima linea ci sono Royal Bank of Scotland, Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole, BnpParibas e Lloyds Tsb) azioniste di GGP da fine 2009 in seguito alla ristrutturazione del debito, a valle della quale gli istituti di credito controllano circa l’80% del capitale, mentre il 10% è in mano al management e il resto ad altri finanziatori (si veda altro articolo di BeBeez) .
L’offerta di Triton prevede un aumento di capitale aperto anche a chi, tra gli attuali soci, volesse restare azionista di GGP e servirebbe anche a rimborsare parte dei circa 250 milioni di debito bancario lordo del gruppo, con le banche che dovrebbero rendersi disponibili a un allungamento della scadenza del debito rimanente. GGP ha chiuso l’esercizio 2012-2013 alla fine dello scorso agosto con un fatturato di 435 milioni (dai 432 milioni di un anno prima), con un ebitda di 32,2 milioni (da 34 milioni) e un indebitamento netto di 99,5 milioni di euro (da 88 milioni).