Il fondo di private equity Wisequity IV gestito da Wise Equity sgr ha rilevato la maggioranza del produttore di torri faro Trime spa (si veda qui il comunicato stampa). L’obiettivo dell’operazione è aprire nuovi mercati e crescere attraverso acquisizioni, ampliando la gamma prodotti.
Trime è stata seguita nell’operazione da Athena Associati e dallo studio SabelliBenazzo. Wise Equity è stata assistita da Simmons & Simmons, Spada Partners, Montana, Sustainable Value Investors e PwC.
“Grazie al lavoro fatto negli ultimi anni in termini di sviluppo prodotto, abbiamo importanti opportunità di crescita organica sui mercati internazionali, ma vogliamo accelerare ulteriormente tramite acquisizioni mirate a completare la gamma prodotti da offrire alle società di renting, che sono i nostri principali clienti. Per questo abbiamo unito le forze con Wise Equity che ha realizzato molti progetti di aggregazione simili in diversi settori”, ha spiegato il presidente e azionista di Trime, Andrea Fontanella.
Trime è una società specializzata nella progettazione e nella produzione di torri faro per il mercato delle costruzioni, degli eventi, delle lavorazioni stradali e in progetti speciali come interventi della protezione civile. Guidata dall’amministratore delegato Paolo Tacconi, la società produce in Italia negli stabilimenti di Cassinetta di Lugagnano (Milano), dove ha sede, e di Villanova d’Ardenghi (Pavia) ed esporta in larga parte all’estero, grazie ai suoi centri vendita in Europa, Asia, Africa e Oceania. È stata la prima azienda a lanciare sul mercato macchine ibride, solari, con lampade LED e quindi a ridotto consumo energetico, in linea con le richieste del mercato in termini di sostenibilità e riduzione dei consumi.
Fa parte del gruppo anche la Tekno Proget srl, specializzata nella produzione di generatori e saldatrici mobili, per i medesimi mercati di sbocco di Trime.
Trime spa ha chiuso il 2018 con ricavi di circa 50 milioni, in forte crescita rispetto ai 32,33 milioni del 2017, anno in cui ha conseguito anche un ebitda di 2,52 milioni e un debito netto di 531 mila euro (si veda qui l’analisi Leanus, una volta registrati gratuitamente).
L’investimento in Trime rappresenta la sesta operazione effettuata dal fondo Wisequity IV. Il fondo ha chiuso la raccolta nel marzo 2016, a 3 anni dalla sua istituzione, raggiungendo il massimale consentito di 215 milioni di euro. Il fondo a oggi detiene in portafoglio in sei società: Corob (parzialmente disinvestita nel luglio scorso, si veda altro articolo di BeBeez), Imprima (si veda altro articolo di BeBeez), Tapì (si veda altro articolo di BeBeez), Tatuus Racing (si veda altro articolo di BeBeez), Aleph (si veda altro articolo di BeBeez), oltre a Trime.
Oltre a Wisequity IV, la sgr gestisce anche Wisequity III, con una dotazione di oltre 180 milioni di euro e ancora due investimenti in portafoglio: NTC (si veda altro articolo di BeBeez) e Controls (si veda altro articolo di BeBeez).