Il gruppo Migal, con sede a Marcheno (Brescia), controllato per il 40% dalla famiglia Mingotti e partecipato al 60% da Equinox, specializzato nella produzione di stampi e nella lavorazione meccanica, ha messo a segno tre nuove acquisizioni, tutte di aziende del bresciano. Si tratta della Pressofusione Comero ,con sede a Casto, e della Sveva Stampi, con sede a Lavenone, sinora di proprietà della famiglia Niboli; e della Coccoli, con sede a Gardone Valtrompia, dall’omonima famiglia.
CP Advisors, già accanto alla famiglia Mingotti nel processo di cessione ad Equinox, ha assistito Migal in qualità di advisor finanziario nella triplice acquisizione. Lo studio legale Pedersoli ha assistito Migal in qualità di advisor legale e KPMG per le due diligence finanziaria e fiscale. La famiglia Niboli è stata assistita, per gli aspetti finanziari e legali dall’advisor Andersen di Milano, mentre la famiglia Coccoli dallo studio Maruggi di Brescia.
Per quanto concerne le tre aziende acquisite, la lombarda Pressofusione Comero è stata fondata nel 1992 e si occupa della lavorazione di alluminio mentre Svea Stampi (che la famiglia Niboli aveva acquisito nel 2011) si occupa della produzione di stampi da impiegare sia nel settore della plastica sia nel settore dell’alluminio. Pressofusione ha chiuso il 2021 con 15 milioni di ricavi, 2 milioni di ebitda e una liquidità netta per quasi 2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Svea Stampi ha chiuso il 2021 con 2,7 milioni di ricavi, 230 mila euro di ebitda (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’acquisizione di Pressofusione Comero e Svea Stampi si inquadra nell’ampio progetto strategico dell’amministratore delegato di Migal, Luca Mingotti, rivolto all’ampliamento e al rafforzamento della gamma di servizi offerti ai propri clienti, in particolare, nella pressofusione dell’alluminio, tecnologia questa con forte possibilità di penetrazione in diversi settori (elettrico a basso voltaggio, pumps). In tale ambito la famiglia Niboli continuerà ad avere dei ruoli operativi nella gestione aziendale.
L’acquisizione della Coccoli va invece a rafforzare l’attività delle lavorazioni meccaniche di Migal. Nel settore, a settembre 2021 Migal aveva già acquisito l’83,7% di TMV, azienda con sede a Brescia, specializzata nello stampaggio a freddo e nelle lavorazioni meccaniche di componenti industriali di altissima precisione (si veda altro articolo di BeBeez).
Con queste tre acquisizioni Migal continua dunque a crescere nel solco del piano strategico, elaborato insieme al fondo Equinox sin dall’acquisizione, annunciata a inizio giugno 2021, quando il fondo Equinox III aveva vinto l’asta per il controllo del gruppo formato da Migal srl, Metal Technology srl e Zucchetti Mario spa (quest’ultima acquisita nel dicembre 2019). A vendere era stata la famiglia Mingotti che aveva reinvestito per il 40%. Il gruppo era stato valutato 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
A seguito delle acquisizioni effettuate (TMV, Coccoli, Pressofusione Comero, Svea Stampi), il fatturato pro-forma del gruppo del 2022 sarà di oltre 170 milioni di euro, con un ebitda che raggiunge i 25 milioni di euro. Risultato questo di sicuro impatto, considerando che il gruppo aveva chiuso il 2021 con 118 milioni di ricavi netti, 16,6 milioni di ebitda e un indebitamento finanziario netto di 600 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Mingotti ha commentato le acquisizioni evidenziando che “le operazioni realizzate rientrano perfettamente nel piano strategico elaborato insieme ai nostri consulenti di CP Advisors e al nostro partner finanziario Equinox. Le acquisizioni TMV, Coccoli, Pressofusione Comero e Svea Stampi rappresentano i primi tasselli necessari rivolti all’ampliamento della gamma di servizi offerti che genererà nell’immediato futuro importanti sinergie di ricavo e di costi. Non vogliamo comunque fermarci in tale ambito e siamo già allo studio di alcuni dossier che ci permetteranno di avere una incisiva presenza al di fuori dei confini italiani ed europei, oltre che ad una più ampia differenziazione di prodotto”.
Quanto alle ultime operazioni del fondo Equinox III, ricordiamo che nel settembre scorso ha rilevato il 40% della catena di pizzerie napoletane Pizzium (si veda altro articolo di BeBeez) e nel giugno scorso si è aggiudicato l’asta per il 63% del Gruppo Salpa, specializzato nella produzione di biscotti, decorazioni, topping e prodotti senza glutine destinati al settore del gelato, dello yogurt e del confectionary (si veda altro articolo di BeBeez).
Equinox III, fondo di diritto lussemburghese, era stato lanciato nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente chiuso a quota 360 milioni di euro con impegni sottoscritti da alcuni tra i maggiori investitori istituzionali italiani e da diversi investitori privati e family office. Equinox III ha beneficiato inoltre del supporto finanziario dell’Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI).