IPE (Investimenti in Private Equity), holding di partecipazioni che fa riferimento a Gianfilippo Cuneo e ad altri investitori, è salito al controllo di Valedo, società attiva nel bartering pubblicitario per la distribuzione di prodotti farmaceutici da banco (OTC). A vendere è stato il fondatore della società, Carlo Santoro, che mantiene una quota di minoranza e i suoi ruoli di presidente e amministratore delegato. Quest’ultimo incarico sarà ricoperto da ottobre in poi da Carlo Paolo Grossi, entrato a sua volta a far parte della compagine sociale.
IPE era già entrata nel capitale della società con una quota di minoranza nel settembre 2017, al fine di svilupparla ulteriormente in Italia e all’estero, con un significativo rafforzamento della squadra manageriale e ulteriori accordi con partner farmaceutici, centri media, e catene di farmacie (si veda qui il comunicato stampa).
L’ultima operazione è stata finanziata da Banco Bpm (banca agente), Deutsche Bank, UBI Banca e Credit Agricole Italia. Per la strutturazione del debito l’acquirente è stato affiancato da PWC Debt Advisory. IPE è stata assistita nell’acquisizione dallo studio legale Pavia e Ansaldo e da Orrick e nella strutturazione del debito da PwC Debt Advisory. Il venditore è stato supportato da Osborne Clarke e le banche da Simmons & Simmons.
Valedo è l’unica società italiana autorizzata al bartering pubblicitario per la distribuzione di prodotti farmaceutici OTC. Fondata nel 2010 a Milano, ha un fatturato di 125 milioni di euro, un ebitda di 14 milioni e un debito netto di 7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).