Sono scaduti ieri nel tardo pomeriggio i termini per presentare al Ministero dell’Economia e delle Finanze le offerte vincolanti per ITA Airways, il successore di Alitalia e sarebbero effettivamente due le proposte arrivate sul tavolo del governo. Oltre a quella della cordata formata dalla compagnia di shipping svizzera MSC e dalla compagnia aerea tedesca Lufthansa, già annunciata lo scorso gennaio (si veda qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez) e confermata ieri da un portavoce della compagnia aerea tedesca, secondo quanto riferito da Reuters, ci sarebbe effettivamente anche quella del fondo di private equity statunitense Certares Management, affiancato da Air France-KLM e Delta Airlines, con entrambe le compagnie che sarebbero disposte a investire, se l’offerta di Certares risultasse effettivamente vincente. In prima battuta le voci di mercato indicavano invece le due compagnie soltanto come possibili partner a livello commerciale.
Certares, fondato nel 2012 e con sede a News York, ma uffici anche a Lussemburgo e Milano, è specializzato in investimenti in società del settore viaggi e hospitality e gestisce fondi di private equity, di private credit (dal 2020) e real estate (dal 2021). In particolare nel portafoglio di private equity ha partecipazioni in il tour operator American Express Global Business Travel, (che lo scorso dicembre ha annunciato che si quoterà al Nasdaq con una business combination con la Spac Apollo Strategic Growth Capital, si veda qui il comunicato stampa), il gruppo di noleggio auto Hertz Corp e Liberty Tripadvisor Holdings, holding della nota piattaforma web di consulenza di viaggi TripAdvisor. Mentre nel portafoglio di credito figura la compagnia aerea Latam. Certares ha iniziato lo scorso marzo la raccolta del suo secondo fondo di private equity Certares Holdings II con un target compreso tra i 5 e i 6 miliardi di dollari (si veda qui Bloomberg)
Quanto a Indigo Partners, con sede negli Stati Uniti, che ha già in portafoglio la compagnia aerea low cost Wizz Air, a sua volta aveva espresso il suo interesse per ITA, ma pare che nel frattempo si sia ritirato dalla gara, perché come noto la normativa Ue richiede che l’azionista di maggioranza di una compagnia aerea europea abbia sede in Europa ed evidentemente Indigo non è riuscito a trovare una quadra con un partner europeo.
Su questo fronte, invece, MSC, che è svizzera, ha appunto siglato una partnership con Lufthansa con la quale stringerebbe un patto di sindacato, si dice sulla base di una valutazione complessiva di ITA compresa tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.
In ogni caso, il governo italiano prevede di privatizzare ITA, mantenendo però una partecipazione di minoranza. Roma esaminerà le offerte guardando non solo al prezzo offerto per ITA, ma anche agli impegni che i pretendenti sono pronti a prendere per investire nel vettore. La decisione su quale consorzio potrà essere ammesso a colloqui esclusivi sarà presa nelle prossime settimane.