Italcer spa, la holding della ceramica costituita da Mindful Capital Partners come polo di aggregazione di aziende della ceramica di alta gamma, ha annunciato l’acquisizione di Ceramica Fondovalle, società con sede a Torre Maina (Modena), specializzata nella produzione di grandi lastre (si veda qui il comunicato stampa). Il closing dell’operazione è atteso per i primi giorni di ottobre.
La società è oggi controllata al 73,53% da Effebi srl e partecipata al 17,57% da Escavazioni Industriali Baroni srl (a sua volta controllata da Benedetta Pollini, che ha anche una partecipazione diretta del 3,63%), oltre che da vari altri soci di minoranza, con quote inferiori al 4%. Ceramica Fondovalle ha una proiezione di fatturato di oltre 50 milioni di euro nel 2022, dopo aver chiuso il bilancio 2021 con 43,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 5,4 milioni e un debito finanziario netto di 26 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il Gruppo Italcer, con il nuovo perimetro, si avvia così a chiudere il 2022 con un fatturato di oltre 360 milioni e un ebitda di circa 80 milioni, dopo aver chiuso il 2021 con ricavi consolidati per oltre 260 milioni e 65 milioni di ebitda proforma (per i dati effettivi, cioé 252 milioni di ricavi e 43,2 milioni di ebitda e 157,7 milioni di debito finanziario netto, si veda invece qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Quella di Fondovalle è quindi un’aggiunta importante per il gruppo che rappresenta una delle due ultime partecipazioni del portafoglio del fondo MCP II, insieme a Italian Frozen Food, per le quali sono in corso i preparativi per il disinvestimento. In particolare, il processo di vendita di Italcer era iniziato a fine 2021 e già a gennaio erano già arrivate alcune offerte non vincolanti (si veda altro articolo di BeBeez) sul tavolo degli advisor IMI- Intesa Sanpaolo, Credit Suisse, Scouting Capital Advisors e Banco Sabadell, affiancati dai legali di Legance, ma poi, era stata sospesa la scorsa primavera per via delle incertezze sul quadro macroeconomico legate al conflitto Russia-Ucraina e all’impennata dei prezzi di energia e materie prime, alla quale il settore in cui opera Italcer è tra i pià esposti (si veda altro articolo di BeBeez). Ora gli advisor premono per una ripresa del processo, magari pensando anche all’ipo, ma i manager del fondo, almeno sinora, hanno nicchiato (si veda altro articolo di BeBeez), evidentemente preferendo impegnarsi a far crescere ancora il gruppo, prima di rimettersi seriamente a studiare l’uscita.
Quella di Ceramiche Fondovalle è la settima acquisizione in 5 anni per Italcer, che è stato costituito nella primavera 2017 da MCP insieme al manager Graziano Verdi (ex amministratore delegato di Graniti Fiandre, di Technogym e di Koramic), che ha a sua volta investito nel capitale della società insieme ad altri investitori privati (si veda altro articolo di BeBeez). Le prime acquisizioni erano infatti state condotte tra aprile e settembre 2017 e avevano riguardato La Fabbrica, Elios Ceramica e Devon & Devon. Successivamente era stata la volta di Rondine nell’ottobre 2018 e poi di Cedir nel novembre 2020 e infine nel marzo 2021 della spagnola Equipe Ceramicas.
Italcer oggi vanta centinaia di progetti realizzati e oltre 15.000 clienti nel mondo. Con Fondovalle Italcer completa la gamma di prodotti che è in grado di realizzare all’interno del gruppo, che vanno dal 5×5 cm fino appunto alle grandi lastre di 320 x 160 cm.
Lorenzo Stanca, managing partner di Mindful Capital ha dichiarato: “Con l’acquisizione di Fondovalle, Italcer si rafforza ai vertici di un settore nel quale l’Italia è a sua volta leader nel mondo. Italcer Group ha la crescita organica e quella per linee esterne nel suo DNA, sin da quando Graziano Verdi con Alberto Forchielli ha dato vita a questo Hub di innovazione. A conferma della strategia del gruppo, questa acquisizione rappresenta un passo molto importante a cui seguiranno altre operazioni strategiche nei prossimi anni”.
Graziano Verdi, amministratore delegato del Gruppo, ha aggiunto: “Da tempo volevamo internalizzare la produzione di grandi lastre con un brand di assoluto rilievo, un segmento assai promettente dove siamo già presenti con il prestigioso marchio AVA. Fondovalle ha una grande credibilità sul mercato, prodotti unici e siamo certi riusciremo a valorizzarne ulteriormente il brand. La nostra tecnologia brevettata Advance sarà un asset straordinario per guadagnare rapidamente quota di mercato soprattutto nel settore specifico dell’arredamento e avvicinare ai 400 milioni di ricavi il fatturato del 2023”.