
Scame Parre , tra i principali produttori italiani di componenti per impianti elettrici, ha acquisito l’85% di Magnum Cap Lda, società portoghese dedita alla produzione e distribuzione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è stato l’Ing. José Henriques, ceo e fondatore nel 2009 della società Magnum Cap Ld. Scame Parre è stata assistita, in qualità di advisor buy-side, dalla società di consulenza Oaklins Italy.
Magnum Cap Lda, con sede ad Aveiro (Portogallo), è stata fondata nel 2009 da Henriques. La società sviluppa caricabatterie per veicoli elettrici, per tutti i segmenti: domestico, aziendale e di ricarica pubblica. Magnum Cap è stato uno dei pionieri dei caricatori vehicle-to-grid (V2G), un sistema che permette di caricare e scaricare la batteria dei veicoli elettrici ed è una delle tecnologie in più rapida crescita. La società inoltre si concentra anche sullo sviluppo del software che permette la gestione, il monitoraggio e l’interazione con l’infrastruttura di ricarica. Un’altra competenza di Magnum Cap è la gestione dell’energia, sviluppando progetti che combinano l’uso di pannelli fotovoltaici, batterie e caricatori V2G, permettendo alle imprese di ridurre al minimo il consumo della rete. Tutti questi componenti sono gestiti da un software che analizza e prende decisioni sui flussi di energia.
L’acquisizione di Magnum Cap Lda si inquadra nella più ampia strategia di Scame Parre volta a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di primo piano nel settore dei sistemi e delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, ambito nel quale opera con successo da più di vent’anni.
La società è stata fondata da Giovanni Scainelli nel 1963 a Parre (Bergamo). E’ capofila dell’omonimo gruppo internazionale che impiega 800 dipendenti distribuiti tra la Val Seriana, dove hanno sede il quartier generale e le principali linee di produzione, gli stabilimenti in Francia, Slovacchia e Cina, 14 tra uffici di rappresentanza e filiali in Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia a cui si aggiungono 2 consociate italiane. Il Gruppo Scame ha chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 106 milioni di euro, solo di poco inferioe ai 108 del 2019, e un ebitda del 15%. Nel dicembre 2019 aveva emesso un minibond da 4 milioni di euro, sottoscritto per intero da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).
In merito all’acquisizione di Magnum Cap, il ceo di Scame, Stefano Scainelli ha spiegato: “Il valore di questa operazione risiede nelle forti sinergie tra le due realtà in termini di competenze e rispettive offerte di prodotto, il tutto condividendo un approccio che mette al centro il cliente. Scame Parre fu tra le primissime aziende a credere in un diverso concetto di mobilità, presentando nel 1999 il primo connettore a livello mondiale specificatamente progettato per la ricarica dei veicoli elettrici. L’acquisizione si inserisce dunque in un solco tracciato anni fa e che intendiamo seguire con sempre maggior determinazione negli anni a venire”.
Enriques ha aggiunto: “Credo fermamente che insieme a Scame Parre stiamo consolidando la leadership e il posizionamento come player mondiale dei sistemi di ricarica per i veicoli elettrici, forti di una gamma completa di soluzioni all’avanguardia. Scame Parre è la combinazione perfetta per sfruttare le tecnologie esistenti aggiungendo la sua conoscenza industriale e la presenza in tutto il mondo”.