Mercury UK Holdco lo scorso 9 gennaio ha ceduto circa 48,5 milioni di azioni di Nexi, pari al 7,7% del capitale, con una procedura di accelerated bookbuilding, scendendo così dal 60,1% al 52,4%. L’operazione è stata condotta al prezzo di 11,6 euro per azione, per un totale quindi di circa 560 milioni di euro.
Goldman Sachs International e Citigroup Global Markets hanno agito come joint global coordinator e joint bookrunner. Barclays Bank, Banca Imi e Mediobanca hanno svolto il ruolo di joint bookrunner. Il venditore è stato assistit0 nell’operazione da Rothschild & Co.
Il prezzo dell’operazione è stato inferiore a quello di mercato e così venerdì 10 gennaio il titolo ha chiuso in calo del 2,15% a 12,118 euro per azione, per una capitalizzazione di 7,81 miliardi di euro. Ha pesato anche la riduzione del giudizio di Nexi da parte di Banca Akros, che ha abbassato la raccomandazione da neutral a reduce, confermando il prezzo obiettivo di 11,2 euro.
Mercury fa capo ai fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra, che avevano comprato il controllo dell’allora Icbpi nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez), hanno poi diviso da un lato le attività di pagamento e dall’altro quelle di banca depositaria, convogliate in DEPOBank (si veda altro articolo di BeBeez), e poi quotato il nuovo gruppo Nexi dedicato alle attività di pagamento nell’aprile 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il recente collocamento di azioni dell’azienda da parte di Mercury segue l’accordo con Intesa Sanpaolo, che nel dicembre scorso ha annunciato che rileverà per 653 milioni di euro il 9,9% di Nexi, contestualmente all’acquisizione da parte di quest’ultima per un miliardo di euro delle attività di merchant acquiring del gruppo bancario guidato da Carlo Messina. L’operazione si dovrebbe chiudere nel 2020, una volta ottenute le autorizzazioni delle autorità competenti (si veda altro articolo di BeBeez), ed era attesa dal mese scorso. Il titolo di Nexi in Borsa si era apprezzato del 4,9% il 20 novembre, a seguito dei primi rumor e le due società, confermando le trattative in corso, avevano chiarito che la quota di capitale di Nexi eventuale oggetto dell’operazione sarebbe stata inferiore al 25%, ossia alla soglia oltre la quale scatta l’obbligo di opa (si veda altro articolo di BeBeez).
Nexi è una società monitorata da BeBeez Private Data
(scopri qui come abbonarti a soli 110 euro al mese)