Nuovo shopping in Spagna per Investindustrial, il gruppo di private equity europeo fondato da Andrea C. Bonomi. Una controllata indipendente del fondo Investindustrial Growth III ha infatti firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di Delta Tecnic, produttore chimico globale specializzato nella produzione di masterbatches, miscele di colori e additivi per la plastica utilizzati in diversi settori industriali, tra cui quello dei cavi, in cui è uno dei leader di mercato (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati i suoi fondatori Salvador Torras e Martí Baqués, assieme ad altri azionisti di minoranza.
L’importo dell’operazione, finanziato da CaixaBank e Santander, non è stato reso noto e il gruppo, contattato da BeBeez, non ha voluto rilasciare informazioni in merito.
Per Investindustrial, che nel tempo è uscito da altre tredici società iberiche, si tratta della quarta azienda spagnola attualmente in portafoglio dopo Northius, PortAventura e Virospack, (si veda qui il portafoglio spagnolo).
Nella transazione Investindustrial è stata assistita da Advancy (advisor commerciale e operativo), Dokei e IAC (advisor immobiliare), Freshfields (advisor fiscale), PwC (advisor finanziario, fiscale e IT), Creel e Uría Menéndez (advisor legale e del lavoro), Marsh (advisor assicurativo) e Ramboll (advisor ESG), mentre i venditori sono stati assistiti da Banco Sabadell (advisor M&A) e Tax Barcelona Advocats i Economistes.
Delta Tecnic, fondata nel 1982 a Barcellona, progetta e produce in particolare masterbatches di colori e additivi personalizzati per un’ampia gamma di settori, tra cui quello automobilistico, energetico, delle lamiere e delle telecomunicazioni. L’azienda ha una forte presenza in Europa e Nord America e gestisce tre siti produttivi: due vicino a Barcellona e uno a Querétaro, in Messico. Oltre a produrre i propri masterbatches, che rappresentano l’80% del fatturato, la società distribuisce anche pigmenti e altri prodotti chimici industriali. Nel 2023 l’azienda, che conta oltre duecento dipendenti, ha registrato un fatturato di circa 60 milioni di euro, realizzato in più di sessanta Paesi, con oltre il 70% dei ricavi netti generati al di fuori della Spagna.
Con l’ingresso di Investindustrial la società si espanderà “significativamente” a livello internazionale “sia organicamente che con acquisizioni in Europa, Nord America e Asia”, ha fatto sapere il gruppo di Bonomi, seguendo la strategia perseguita in precedenti investimenti in settori chimici, come Benvic (leader europeo nella produzione di PVC con sede in Francia, i cui assets sono stati poi venduti a International Chemical Investors Group), Polynt (polimeri intermedi e materiali compositi) e Bakelite Synthetics (resine fenoliche speciali e composti termoindurenti ingegnerizzati per stampaggio).
“Delta Tecnic è uno dei leader di mercato, noto per i suoi prodotti di alta qualità e per le relazioni di lunga data coi clienti, con la capacità di realizzare una strategia di espansione globale di successo attraverso acquisizioni complementari. Siamo entusiasti del potenziale di sviluppo di Delta Tecnic e non vediamo l’ora di supportare l’azienda nella prossima fase della sua crescita, sfruttando la nostra profonda esperienza industriale nel trasformare le aziende in leader globali e lavorando con i nostri team operativi per potenziare aree quali la produzione e l’esg. Crediamo che Delta Tecnic sia la piattaforma giusta per implementare una strategia di globalizzazione, fondamentale per tutte le aziende in cui investiamo”, ha commentato Bonomi, presidente dell’Advisory Board di Investindustrial.
“Siamo entusiasti del contributo di Investindustrial e delle sue risorse per accelerare la crescita futura di Delta Tecnic e siamo grati per la fiducia riposta nel track record della società e nel suo attuale team di gestione”, hanno aggiunto in coro Torras e Baqués, rispettivamente presidente e vice presidente dell’azienda.
Investindustrial, fondata trentatré anni fa, ha raccolto finora 15 miliardi di euro e investito complessivamente in sessantasei società, di cui venticinque ancora controllate o partecipate (si veda qui il portafoglio).