IK Multimedia Production srl, sviluppatore italiano di app per creazioni musicali e produttore di componenti hardware sempre a uso dei musicisti, è conteso dai private equity Bregal e Armira. Lo scrive Unquote.
Fondata a Modena nel 1996 dagli ingegneri Enrico Iori (ceo) e Davide Barbi (cto), la società fa capo a Iori (37%), Claudia Maria Bombonati (37%), Laura Melotti (23%) e Barbi (24%).
Oggi IK Multimedia è una multinazionale con divisioni operative in 9 paesi: Italia, Usa, Regno Unito, Giappone Messico, Brasile, Cina, Francia e Russia. La società vende i suoi prodotti in oltre 120 paesi con un network di 15 mila distributori e conta milioni di musicisti utenti nel mondo. La società ha chiuso il 2020 con 20,1 milioni di euro di ricavi, 5,05 milioni di ebitda e liquidità netta per 5,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Il private equity tedesco Bregal Milestone, che investe in capitale di crescita per società tech in Europa e dal maggio 2019 ha in portafoglio l’italiana Epipoli (si veda altro articolo di BeBeez), ha messo di recente sul piatto 100 milioni di euro per acquisire in aumento di capitale il 16,09% di InfoCert (gruppo Tinexta), leader del mercato italiano nei servizi di digitalizzazione e dematerializzazione (si veda altro articolo di BeBeez). Bregal Milestone è parte del gruppo Bregal Investments che oggi vanta 12 miliardi di dollari di asset in gestione, distribuiti tra varie strategie. In particolare, Bregal Unternehmerkapital (operatore di private equity di mid-marke), a inizio ottobre ha chiuso la sua prima operazione in Italia, rilevando la maggioranza di Safety21, fornitore di software italiano leader nel settore smart road e smart city, rilevandola dal fondatore Gianluca Longo e da HAT sgr, si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto ad Armira, a sua volta è un operatore di private equity tedesco, con sede a Monaco, strutturato però come holding di investimento, che di norma ha focus su Germania, Austria e Svizzera e investe in aziende market leader con grandi potenzialità di crescita. I capitali della holding sono soprattutto di imprenditori tedeschi e internazionali e di grandi famiglie imprenditoriali. Tra i soci di Armira c’è anche Luxempart, società di investimento quotata alla Borsa di Lussemburgo, il cui azionista di riferimento è il gruppo assicurativo Foyer. Luxempart a sua volta coinveste spesso con i fondi Bravo Capital, di cui è advisor Bravo Invest (si veda altro articolo di BeBeez).