Unicredit ha messo in vendita Unicredit Leasing, che gestisce oggi un portafoglio crediti di 10 miliardi, di cui 7 relativi all’immobiliare e il resto leasing strumentale. Lo anticipa MF Milano Finanza, secondo il quale nei giorni scorsi sarebbero già arrivate le proposte vincolanti di acquisto da parte di investitori industriali e fondi di private equity, sia italiani sia esteri.
Le offerte tuttavia non riguarderebbero la totalità del business ma perimetri delimitati che, come spesso avviene in situazioni di questo genere, potrebbero variare a esito delle due diligence. In ogni caso Piazza Gae Aulenti non ha ancora preso alcuna decisione sulla strategia da seguire nella cessione, gestita tramite un processo d’asta dall’advisor PwC.
Tra l’altro, nel 2021 anche Intesa Sanpaolo aveva studiato la cessione di Intesa Sanpaolo Provis, la controllata che gestisce i crediti e i beni rivenienti da contratti di leasing. Alla fine però, anche in seguito all’integrazione di UBI Banca, il gruppo bancario guidato da Carlo Messina aveva deciso di non dare seguito alla cosa.
Per Unicredit la cessione del leasing si inserisce nella strategia volta all’alleggerimento del bilancio e al derisking, in coerenza con il nuovo piano strategico 2022-2024 della banca, UniCredit Unlocked, presentato lo scorso dicembre (si veda altro articolo di BeBeez, qui la presentazione del ceo Andrea Orcel e qui la Insight View di BeBeez sulla qualità del credito dei primi 6 gruppi bancari italiani, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
A questo proposito, ricordiamo che a fine 2020 proprio Unicredit Leasing aveva cartolarizzato 1,6 miliardi di euro di Npl leasing immobiliari in un’operazione con GACS per la tranche senior delle note abs emesse dal veicolo di cartolarizzazione, la prima operazione di questo tipo con sottostante crediti leasing (si veda altro articolo di BeBeez). I crediti erano stati trasferiti da Unicredit Leasing a una società veicolo (Relais SPV srl) e gli immobili a una lease company, una società subordinata prevista dalla legge italiana sulla cartolarizzazione per la gestione del patrimonio immobiliare (Relais LeaseCo srl). Relais spv aveva poi emesso tre classi di titoli a scadenza legale luglio 2040: 466 milioni di euro di titoli senior con cedola variabile pari al tasso euribor 6 mesi più 150 punti base; 91 milioni di titoli mezzanine con cedola variabile pari al tasso euribor 6 mesi più 950 punti base; e 10 milioni di titoli junior.
Proprio a seguito della cartolarizzazione Relais, si legge nella Relazione sulla gestione al bilancio 2020 di Unicredit Leasing, a fine 2020 gli impieghi totali erano scesi a 11,2 miliardi, in calo del 17,6% da fine 2019. Tale diminuzione è stata appunto dovuta principalmente alla riduzione della componente in default, che è scesa in quell’anno del 58,3%, a 1,1 miliardi. Più contenuto invece il calo della componente bonis (-7,2%) per effetto di una dinamica delle erogazioni non ancora sufficiente a compensare la riduzione naturale dello stock dovuta al pagamento delle quote capitali. Da segnalare inoltre che l’andamento del portafoglio nel 2020 ha risentito della sospensione dei pagamenti su un totale di 4 miliardi di euro di crediti azionata dalla clientela a seguito dei provvedimenti legislativi introdotti per fronteggiare gli effetti della pandemia.
Sino a prima della cartolarizzazione Relais, Unicredit aveva adottato un approccio diverso per la gestione e il recupero degli Npl leasing. Per esempio, nel maggio 2017 Unicredit Leasing aveva lanciato un processo di remarketing relativo alla commercializzazione e la valorizzazione di ben 1,5 miliardi di euro di valore lordo di patrimonio immobiliare rimpossessato, riveniente da contratti di leasing risolti e tornati nella disponibilità di Unicredit Leasing in Italia (si veda altro articolo di BeBeez). A questo fine aveva siglato un accordo con Sistemia spa (servicer), Yard spa (gruppo specializzato in gestione, acquisizione e dismissione dei grandi patrimoni immobiliari), IT Auction srl (specializzata nell’organizzazione, nella gestione e nella pubblicizzazione di aste competitive online) e Unicredit Subito Casa (gruppo Unicredit). Il portafoglio comprendeva immobili di vario genere: industriale, commerciale, uffici, turismo e residenziale.
Nell’aprile 2019 era poi divenuta operativa UniCredit Leased Asset Management spa, una Reoco (Real Estate Owned Company) interamente posseduta da UniCredit Leasing, destinata a ottimizzare la gestione degli immobili tornati in possesso di UniCredit Leasing e salvaguardare il valore delle garanzie immobiliari sottostanti i prestiti alla clientela del gruppo, attraverso un’attività di intervento in asta, in modo da consentire una migliore valorizzazione e un più efficiente collocamento degli immobili sul mercato. La società, il cui focus è rivolto agli immobili provenienti da attività di impresa, è divenuta operativa a seguito alla scissione del ramo d’azienda della divisione Leased Asset Management e degli immobili già rimpossessati di UniCredit Leasing.
Detto questo, le modifiche alla legge 130/1999 apportate dal Decreto crescita dell’aprile 2019 hanno effettivamente reso interessante anche la strada della cessione dei crediti Npl leasing attraverso cartolarizzazione. Ricordiamo che le modifiche alla legge 130/1999 riguardano in particolare le inadempienze probabili (Utp) e le Reoco (Real Estate Owned Company), cioé le società immobiliari costituite appositamente per acquistare e valorizzare gli immobili a garanzia di crediti deteriorati di proprietà della banca che abbia erogato quei crediti o di un investitore che quei crediti li abbia acquistati in un secondo tempo (per un approfondimento, si veda qui la nostra Insight View, riservata agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).