Niente One Tag, almeno per il momento, per Wise Equity, che all’investimento (supposto imminente, si veda altro articolo di BeBeez) nella scaleup londinese dal cuore italiano operante nella pubblicità digitale ha preferito dare priorità a quello in Almac srl, produttrice di piattaforme aeree e trasportatori semoventi cingolati. La sgr indipendente fondata nel 2000 a Milano da Paolo Gambarini e Michele Semenzato ha infatti firmato un accordo vincolante per l’acquisto della maggioranza della società tramite il fondo Wisequity V (si veda qui il comunicato stampa). L’obiettivo è proseguire l’espansione avviata dall’azienda, con l’ampliamento della gamma prodotto e un piano di crescita per linee esterne.
Nell’ambito dell’operazione Andrea Artoni, uno dei fondatori di Almac nonché attuale ceo, manterrà la carica di amministratore delegato, mentre l’altro fondatore Pietro Agosta Del Forte cederà la sua partecipazione.
I prodotti di Almac sono caratterizzati da un alto tasso di innovazione e tecnologia. Tutta la produzione è realizzata in Italia, presso lo stabilimento di Viadana (Mantova) ed è destinata soprattutto ai mercati internazionali, dato che la quota dell’export sul fatturato 2021 è l’87%.
Fondata nel 2013, Almac è riuscita in poco tempo ad affermarsi nel mercato internazionale delle Aerial Work Platform, connotandosi come il player più innovativo del settore. Le piattaforme Almac vengono utilizzate nei più diversi settori (noleggio, manutenzioni, costruzioni, giardinaggio, trasporti) e sono dotate di tecnologie all’avanguardia brevettate e uniche nel mercato di riferimento. Tra le tecnologie innovative di Almac spicca il sistema bilivellante, che permette alle macchine di operare anche su terreni non pianeggianti e in condizioni di lavoro molto complesse, migliorando l’efficienza operativa e al tempo stesso rispettando i più alti standard di sicurezza. Oltre a presidiare il mercato italiano, Almac è presente in Australia e UK con due filiali dirette.
Il gruppo prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di circa 28 milioni di euro, in forte crescita sull’esercizio precedente. Il piano congiunto del management di Almac e di Wise Equity è quello di rafforzare la struttura e di allargare la gamma con prodotti complementari a quelli attuali, mantenendo il focus sulle esigenze delle più importanti società di noleggio mondiali e dei diversi settori di riferimento, aprendosi altresì ad opportunità di possibili acquisizioni sinergiche.
Artoni ha dichiarato: “Grazie ad una profonda conoscenza del mercato, a una strategia di crescita incentrata sulla qualità del prodotto e sull’innovazione e alla forza di un team giovane e con qualità eccezionali, il nostro gruppo ha raggiunto in pochi anni importanti risultati. Ora è il momento di consolidare quanto fatto fino a oggi, rafforzare la struttura manageriale e accelerare la crescita anche valutando opportunità di future acquisizioni. Per questo motivo abbiamo unito le forze con Wise Equity, partner che ha già realizzato molti progetti di aggregazione di successo in diversi settori, permettendo alle società coinvolte di raggiungere importanti obiettivi di crescita”.
Luigi Vagnozzi, partner di Wise Equity, che ha seguito l’operazione con Ilaria Montefusco, Investment Manager, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di iniziare questo percorso con Almac, un esempio di multinazionale tascabile italiana che, focalizzandosi sull’innovazione, ha saputo in pochi anni imporsi come uno dei player più interessanti, in un mercato mondiale che vede la presenza di importanti gruppi. Almac e il suo management team sono la base ideale per iniziare un progetto di consolidamento in questo settore”.
La società rappresenta la sesta operazione effettuata dal fondo Wisequity V che, a seguito di questo investimento, avrà richiamato circa il 68% della dotazione iniziale pari a 260 milioni di euro.
Ricordiamo inoltre che a luglio scorso Innovery, multinazionale italiana leader nella cybersecurity (controllata però da Wise Equity IV), si è impegnata ad acquisire il 100% della spagnola Open3S, società che si distingue per un approccio innovativo ad alta affidabilità tecnologica, attiva nella cybersecurity, data analytics e infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). Con questa operazione, Innovery si è rafforzata in quel mercato dove è presente dal 2008, consolidando ulteriormente il posizionamento nell’ambito della gestione della sicurezza informatica a livello internazionale. Nello specifico, grazie alle competenze di Open3S, al suo team multidisciplinare, e al suo vasto portafoglio di clienti, Innovery sarà in grado di aumentare la propria offerta sul mercato iberico. dove attualmente offre soprattutto soluzioni B2B in ambito e-business per gruppi bancari, nazionali ed esteri.
Dall’ingresso del fondo Wisequity IV nel capitale nel giugno 2019, con il 69% (si veda altro articolo di BeBeez), Innovery ha condotto una campagna di M&A piuttosto decisa. Ha infatti già condotto quattro acqusizioni solo in Italia. Nel settembre 2020 ha rilevato N.B. Service, società con sede a Torino specializzata in servizi e soluzioni di cybersecurity e network e data communication (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa). A vendere era stato l’amministratore delegato Davide Bocchino, che ha mantenuto la direzione della società. Nata nel 1983 per promuovere sul mercato prodotti e soluzioni in ambito networking e data communication, N.B. Service è stata una delle prime aziende in Italia a proporre sul mercato privato le reti in fibra ottica.
A febbraio scorso, invece, Aleph srl, un’altra azienda del Comasco controllata dal fondo Wisequity IV operante nella stampa digitale, ha incassato un prestito green quinquennale di 1 milione di euro da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento, che rientra nel programma Futuro Sostenibile della banca, è finalizzato a implementare politiche aziendali per riduzione o compensazione di emissioni dirette e indirette di anidride carbonica e gas serra nei processi produttivi e programmi di formazione sulla cultura della sostenibilità del gruppo.