di Francesca Vercesi
Xenon Private Equity Small Cap, fondo di private equity gestito da Xenon AIFM sa, è entrato nel capitale di WeBravo, digital company fiorentina, con una quota del 49% (si veda qui il comunicato stampa), rilevandola dai fondatori Marco Farnaro, Claudio Veratti e Michele Legnaioli.
Nell’operazione WeBravo è stata assistita da KT&Partners in qualità di advisor finanziario e dallo studio legale SLVB. Xenon Private Equity Small Cap è stato assistito da EY in qualità di advisor per la business, financial, tax, legal due diligence e da Essentia come debt advisor. Illimity Bank ha agito nel ruolo di banca per la strutturazione del finanziamento assistita da Deloitte.
La società, fondata nel 2015 e specializzata in digital couponing e affiliate marketing, è presente con siti proprietari, oltre che in Italia, nell’Europa Occidentale e negli Stati Uniti. Proprio per avviare l’attività sul mercato americano WeBravo vi ha aperto una sede nel 2021. L’anno precedente la società ha fatturato più di 6 milioni di euro, registrano un ebitda margin di circa il 30% e una liquidità netta di circa un milione. Nel 2021 la società prevede di fatturare circa 11 milioni di euro con una marginalità in linea con l’esercizio precedente (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Il fondo che ha investito, Xenon Private Equity Small Cap, ha chiuso la raccolta a maggio 2021 raggiungendo l’hard cap di circa 85 milioni di euro, superando l’obiettivo iniziale di 70 milioni, a fronte di richieste superiori a 100 milioni (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez). Tra gli investitori ci sono il FOF Private Equity Italia di Fondo Italiano d’Investimento sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (si vedano qui le minute del Board del 12 ottobre 2020). Più in generale, hanno investito nel fondo investitori istituzionali internazionali, fondi di fondi e fondazioni. Tra gli investitori istituzionali il 59% proviene dall’Europa continentale e il 32% dagli Stati Uniti. Il rimanente 9% del fondo è stato allocato presso alcuni family office e agli stessi gestori.
Ricordiamo che Xenon Small Cap è una nuova asset class di Xenon AIFM (che ha investito in più di 140 società in Italia e all’estero), il cui team è attivo sul lower-mid market italiano da oltre 30 anni, e dall’estate del 2019 sta investendo il fondo VII da 300 milioni di euro focalizzato su aziende che vogliano intraprendere una strategia aggressiva di buy & build. Con Xenon Small Cap, l’intento è di coprire anche lo spettro delle eccellenze imprenditoriali italiane di più piccola taglia, come è il caso di WeBravo. Xenon Small Cap investe infatti in aziende italiane di piccole dimensioni (fino a 3 milioni di euro di ebitda) che operano nei servizi B2B innovativi e nei settori industriali caratterizzati da tecnologie proprietarie. Il fondo investe sia in operazioni di maggioranza che di minoranza con l’obiettivo di realizzare uno “shape-up” della struttura onde favorirne il successivo sviluppo.
In genere, però, Xenon è attiva su operazioni di dimensioni molto più ampie. Quando, a dicembre 2021, Clessidra Private Equity sgr, tramite il fondo Capital Partners 4, ha acquistato la maggioranza del polo IT Impresoft, a cedere il controllo era stato proprio il fondo VII di Xenon (si veda altro articolo di BeBeez). Impresoft era nato a novembre 2019 dall’unione di 4ward, Brainware, Gruppo Formula, Impresoft e Qualitas Informatic. Successivamente, sempre in un’ottica di espansione del gruppo, Impresoft nel giugno 2020 aveva acquisito Progel, società con sede ad Argelato (Bologna) attiva nella trasformazione digitale delle aziende (si veda altro articolo di BeBeez). Qualche mese dopo, nell’ottobre 2020, 4ward e Lca Ventures, venture capital che fa capo a Lca studio legale, sono entrati in Iuscapto, startup genovese che mira a rivoluzionare i criteri di catalogazione e ricerca delle informazioni, grazie a sofisticate soluzioni di intelligenza artificiale (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ultimi acquisti sono stati, lo scorso aprile 2021, le vicentine OpenSymbol e NextCrm (si veda altro articolo di BeBeez).