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Sarà CDP Real Asset, la sgr dell’omonimo gruppo, facente capo al Ministero dell’Economia, che segue gli investimenti nell’immobiliare e nelle infrastrutture ad alto impatto economico e sociale, a togliere le castagne dal fuoco a Coima sgr, l’investitore in real estate guidato da Manfredi Catella, che sta coordinando la realizzazione del Villaggio Olimpico dei Giochi di Milano-Cortina 2026.
In realtà la costruzione del complesso, che come già previsto dal progetto originario diverrà uno studentato da 1700 posti (si veda altro articolo di BeBeez), sta andando avanti spedita, con un anticipo sulla tabella di marcia stimato in circa 4 mesi, ma al prezzo di un forte aumento dei costi, stimati in eccesso rispetto a quanto preventivato di circa 40 milioni, che andavano in qualche modo reperiti. Per risolvere il rebus, lo stesso Catella, come riferito lo scorso 23 ottobre dal Corriere , aveva intavolato trattative con il Comune di Milano, la Regione Lombardia e il Ministero dello Sport e del Turismo. Ricordiamo a questo proposito che il progetto del Villaggio nasce da una collaborazione pubblico-privato fra gli acquirenti e la stessa Fondazione Milano-Cortina, con il coinvolgimento del Comune e della Regione.
A quanto pare, dopo trattative che non devono essere state delle più semplici data l’entità della cifra in gioco, si è arrivati alla soluzione, ovvero l’intervento di CDP Real Asset, che tramite il Fondo Nazionale dell’Abitare Sociale sottoscriverà tra il 36 e il 37% delle quote del nuovo Fondo Villaggio Olimpico, per 50 milioni di euro, ovvero poco più della cifra che manca all’appello. Un impegno che, data la destinazione d’uso finale del Villaggio Olimpico, rientra nella mission aziendale di Cdp real Asset.
Lo ha dichiarato lo stesso Giancarlo Scotti, amministratore delegato di CDP Real Asset, nel corso di un punto stampa, tenuto ieri presso la sede di Milano della CDP, sull’attività della sgr da lui guidata, e peraltro messo nero su bianco in una delle slide proiettate, in cui si legge testualmente: “L’intervento di CDP permetterà la realizzazione e il completamento del Villaggio Olimpico di Milano“ (i grassetti sono nel testo originale).
Il restante 63% del Fondo Villaggio Olimpico verrà sottoscritto dal Fondo Coima Housing, promosso dal Fondo Coima ESG City Impact Fund, a sua volta quotista del Fondo Porta Romana (si veda altro articolo di BeBeez), e da Intesa Sanpaolo.
Che si tratti di una soluzione ad hoc lo evidenzia anche il fatto, ribadito da fonti della stessa Cdp, che la holding pubblica, al momento “non ha ulteriori accordi o progetti con il gruppo Coima”.
Peraltro quello di Porta Romana è il più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, e uno dei più grandi in Italia ed Europa, che coinvolge aree edificabili per 164.000 mq, mentre altrettanti saranno dedicati ad aree a verde e spazi pubblici.
Ricordiamo che Coima, Covivio e Prada Holding si erano aggiudicate il progetto per 180 milioni di euro nel novembre 2020, dopo aver partecipato al bando di gara lanciato dal Gruppo FS Italiane a gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Coima e Covivio erano in gara per l’area fin dal giugno 2019, insieme a Hines e Värde Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Successivamente, nell’aprile del 2021, la redazione del masterplan preliminare di valorizzazione dell’ex Scalo era stata assegnata dallo stesso fondoPorta Romana e dalle Fs al consorzio Parco Romana presentato dagli studi di architetti Outcomist, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati.(si veda altro articolo di BeBeez).
L’incontro di ieri in Cdp è stato anche l’occasione per ripercorrere il primo anno di attività di Cdp Real Asset, lanciata ufficialmente lo scorso maggio e che, ricordiamo, punta a investire più di 5 miliardi di euro entro il 2026 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel primo anno di operatività, che ha visto Cdp real Asset raggiungere quota 3 miliardi di asset in gestione, come riferisce la sintesi di stampa diffusa da Cdp, Real Asset ha allargato il proprio raggio di azione alle tre S dell’abitare sociale: oltre al social, anche lo student e il senior housing. In particolare, nel settore dello student housing, con 8 cantieri attivi si è già a metà percorso in termini di posti letto rispetto agli obiettivi triennali, oltre 5 mila nuovi posti letto deliberati (cui contribuiscono i 1700 posti del Villaggio Olimpico) sul target di 10 mila complessivi. CDP Real Asset interviene su tutto il territorio nazionale – in particolare nelle città dove sono localizzati i principali atenei capaci di attrarre giovani studenti – riqualificando edifici ed aree urbane con finalità di riuso e ammodernamento delle città stesse.
Sempre in tema di social housing, ricordiamo che il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) a dicembre ha sottoscritto con CDP Real Asset un’intesa, la prima in Europa, che prevede il co-investimento su base paritetica di massimi 300 milioni di euro complessivi nello sviluppo delle infrastrutture per l’abitare che abbiano un impatto diretto in termini di rigenerazione urbana e inclusione sociale (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ambito dell’attività di valorizzazione degli ex immobili pubblici in portafoglio, i progetti conclusi e in corso occupano 400 mila mq, per un programma di investimenti complessivi che al termine dei lavori sarà pari a circa 1 miliardo di euro. Tra le principali iniziative, il progetto di riqualificazione dell’ex Caserma Guido Reni, che occupa 5 ettari nel Quartiere Flaminio di Roma. Il progetto divide il complesso in due comparti: quello privato (circa 45.000 mq) che verrà destinato a uso residenziale, social housing, ricettivo e commerciale; e quello pubblico (circa 20.000 mq) destinato alla realizzazione da parte del Comune di Roma del nuovo Museo della Scienza. È in corso la procedura competitiva per l’individuazione di un investitore che acquisirà e svilupperà l’area: il 15 marzo si chiuderà la fase per la ricezione delle offerte non vincolanti, per passare alla fase della ricezione delle offerte vincolanti, che terminerà entro il prossimo autunno.
Quanto al sostegno al settore turistico-ricettivo attraverso l’acquisizione e valorizzazione delle strutture alberghiere, ne sono state acquisite 10, dislocate per il 50% al Sud e Isole, per il 18% al Centro e per il 32% al Nord, portando quindi a 19 il numero totale di asset in portafoglio. Che adesso conta 3.800 camere.
CDP Real Asset è stata inoltre destinataria di risorse PNRR per 150 milioni provenienti dal ministero del Turismo e destinate ad acquisire e riqualificare entro il 2025 12 strutture, in un’ottica di sostenibilità e digitalizzazione. A questi si aggiungono 100 milioni di euro investiti nel Fondo Nazionale del Turismo, da parte sempre del ministero.
Tra i principali progetti avviati nel primo anno di operatività, la riqualificazione delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, che entro il 2025 restituirà alla cittadina un complesso in grado di rispondere all’evoluzione di una domanda sempre più alla ricerca di un approccio olistico al benessere. L’impatto dell’iniziativa è stimato in un incremento del flusso turistico di 260 mila unità, con ricadute positive in termini economici e occupazionali.
Infine, in ambito infrastrutturale italiano,nuovo campo d’azione per CDP Real Asset, nel maggio 2023 è stato avviato il fondo di fondi FOF Infrastrutture, con un target di raccolta di 500 milioni di euro e l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’implementazione del progetto FoF Infrastrutture, CDP Equity svolge il ruolo di cornestone investor(300 milioni di euro) e advisor del fondo. FOF Infrastrutture ha investito a oggi 60 milioni di euro, suddivisi 30 milioni ciascuno tra il Sustainable Securities Fund, gestito da Alternative Capital Partners sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e l’Equita Green Impact Fund, gestito da Equita Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).