Central Sicaf, controllata da Covivio, ha venduto 8 immobili in centro-nord Italia ad AP Wireless Italia InfraRe, società del Gruppo Radius Global Infrastructure. Gli asset sono passati di mano per 58,4 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Gli immobili sono stati commercializzati dal team Capital Markets di BNP Paribas Real Estate Advisory Italy. Gli asset hanno destinazione d’uso mista e sono attualmente affittati a un primario operatore di telecomunicazioni. La vendita è stata perfezionata a valori sostanzialmente in linea con quelli di contribuzione.
Con un patrimonio di circa 1,4 miliardi di euro, Central Sicaf è leader del mercato immobiliare italiano delle società d’investimento immobiliare a capitale fisso autogestite. La società, con sede a Milano, è stata costituita nei primi mesi del 2017 mediante l’apporto, da parte del promotore Covivio, del portafoglio immobiliare locato a Telecom Italia. La società è controllata da Covivio (51%) e partecipata da EDF (24,5%) e Predica (24,5%). Gli immobili del portafoglio di Central Sicaf, tutti locati a TIM, sono situati in quattro città: Milano, Roma, Napoli e Torino. La restante parte del portafoglio immobiliare è localizzata nelle altre città italiane del Nord (38%) e nel Centro, Sud e Isole (20%). Central Sicaf sta procedendo alla gestione e all’alienazione nel tempo del portafoglio immobiliare. Nel maggio 2020 la società aveva siglato un accordo con Intrum Re-Sales per commercializzare un gruppo di immobili affittati a Telecom e localizzati in diverse città italiane (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Covivio ha una pipeline di 1,7 miliardi di euro, concentrata su Parigi, Berlino e Milano (1 miliardo). Nel capoluogo lombardo, gli sviluppi in corso sono situati in: via dell’Unione angolo via Torino; Corso Italia; via Serio (Scalo di Porta Romana), vicino allo sviluppo Symbiosis, a seguito della vittoria del concorso di Reinventing Cities (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2020, gli asset del gruppo immobiliare quotato su Euronext e Borsa Italiana erano costituiti per il 60% da uffici (soprattutto a Parigi, Milano e Berlino), per il 25% da residenziale (soprattutto in Germania) e per il resto da hotel. In Italia, gli immobili di proprietà sono 41, di cui l’85% nel CBD, centro e semicentro. A essi si aggiungono impegni per 62 mila mq nel nostro paese.
Quanto al 2021, Covivio ha un obiettivo di vendite di asset per oltre 600 milioni di euro (di cui 150-180 milioni in Italia, riferite ad asset maturi e non core, ossia al di fuori di Milano), da reinvestire nei progetti di sviluppo in corso. La società è uno dei sottoscrittori del fondo di investimento immobiliare Porta Romana, promosso e gestito da Coima sgr e sottoscritto anche da Prada Holding e dal fondo Coima ESG City Impact, in accordo con il Gruppo FS Italiane. Coima, Covivio e Prada Holding si erano aggiudicate per 180 milioni di euro lo Scalo di Porta Romana nel novembre 2020, dopo aver partecipato al bando di gara lanciato dal Gruppo FS Italiane a gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Coima e Covivio erano in gara per l’area fin dal giugno 2019, insieme a Hines e Värde Partners (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi è stato presentato il progetto vincitore del bando internazionale per la redazione del masterplan preliminare di valorizzazione dell’ex Scalo di Porta Romana: si tratta del progetto Parco Romana, presentato dal team di studi di architetti Outcomist, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati (si veda altro articolo di BeBeez).
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