La proptech italiana Reviva, specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari, pensa in grande. Ieri ha infatti comunicato il lancio della sua Reeco (Real Estate External Company), un’alternativa alle Reoco (Real Estate Owned Company), . Quest’ultima intende completare 10 acquisizioni almeno 10 entro metà 2022 (si veda qui il comunicato stampa).
Tornando al lancio della Reeco (Real Estate External Company), si tratta, si diceva, di una soluzione alternativa a quella della classica Reoco (Real Estate Owned Company), ovvero società possedute da società di gestione di crediti deteriorati adottate proprio nelle aste immobiliari in quei casi in cui la valutazione di un immobile, seppure potenzialmente elevata, è eccessivamente penalizzata dalla mancanza di offerenti in asta. Ha spiegato Licenza: “Le Reoco sono un valido strumento di difesa del credito, ma hanno il limite di essere molto costose per il creditore, sia per i costi che implicano, sia per i tempi di recupero del credito che si dilatano ulteriormente. Per questo possono essere sviluppate solo in situazioni particolari. Con Reeco non abbiamo fatto altro che mantenere i vantaggi delle Reoco, spostando i costi esternamente sul nostro veicolo. In questo modo il creditore può recuperare subito una somma maggiore.”
La prima acquisizione da parte di Reeco è avvenuta il 21 settembre scorso a Milano: all’asta vi erano 6 laboratori e 4 box ubicati in via Mola, nella periferia milanese. Il prezzo di base asta era di 275 mila euro, ma l’immobile aveva un alto potenziale di apprezzamento, in quanto convertibile in 6 loft di elevato standard qualitativo con i rispettivi box auto. Reviva ha quindi stimato tutti i costi (dalla ristrutturazione, fino al cambio di destinazione d’uso) e i valori di rivendita, decidendo di partecipare quindi all’asta, che l’ha vista rilanciare fino ad aggiudicarsi la proprietà intera per un valore di 520 mila euro.
Ha sottolineato Licenza: “Grazie all’intervento in asta di Reeco, il prezzo di rivendita è stato l’89% in più del prezzo di partenza. E questo vuol dire un incasso sensibilmente maggiore per il creditore, e la conseguente riduzione del debito per il vecchio proprietario. Abbiamo stimato che, una volta terminati i lavori, i costi totali dell’operazione sarebbero stati di circa 800 mila euro. Secondo le nostre valutazioni, però, il valore dell’immobile superava 1,1 milioni di euro, con un utile quindi del 40%. Abbiamo quindi subito attivato Reeco e il nostro club di soci e investitori, che ci hanno prontamente sostenuto economicamente partecipando in cordata all’investimento, mentre i costi per la valorizzazione verranno invece raccolti con il crowdfunding.” Per la Reeco, “l’obiettivo sarà quello di raccogliere 30 milioni da player istituzionali, così da poter scalare il modello e permettere a sempre più operatori del mercato Npl di beneficiare della nostra attività”, ha dichiarato ieri con una nota Giulio Licenza, cofondatore di Reviva assieme a Ivano De Natale.
Reviva, nata nel luglio del 2017, è la prima startup specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari utilizzando l’intelligenza artificiale e il marketing esperienziale. La combinazione dei due strumenti consente di aumentare il numero di immobili venduti in asta ed evitare che i cespiti si svalutino a causa delle numerose aste deserte. Reviva dal settembre 2020 fa parte del Fintech District. Sta studiando l’espansione all’estero, con un progetto di internazionalizzazione che potrebbe coinvolgere dall’anno prossimo anche Francia e Spagna. Tra gli obiettivi da raggiungere in tempi più rapidi spicca il lancio del nuovo progetto ideato da Reviva, la piattaforma Immobiliallasta.it, della quale saranno curati con particolare attenzione la user experience e i processi di inbound marketing, di lead e conversioni. Il portale, il primo in Italia dedicato esclusivamente alle aste immobiliari, punta a favorire e rendere più rapida e agevole la ricerca di un immobile da acquistare in asta attraverso un’interfaccia e più in generale una user experience quanto più semplice e lineare possibile. Immobiliallasta.it punta ad aiutare chi è alla ricerca di un immobile, fornendo in modo chiaro informazioni quali la valutazione degli immobili, fornendo gratuitamente possibili preventivi di ristrutturazione e, grazie ad una prossima partnership con un importante istituto di credito a supportare nell’ottenimento del mutuo al 100%.
Ivano De Natale, cofondatore di Reviva, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è difendere il valore dell’immobile. Grazie all’intelligenza artificiale, ai big data e ai modelli predittivi che utilizziamo quotidianamente, abbiamo la possibilità di analizzare con anticipo il valore di una proprietà in asta, stimando già il suo possibile valore di mercato una volta ristrutturata, prevedendone i costi e gli utili finali.”
Reviva inoltre intende lanciare un equity crowdfunding di importo ancora non definito da lanciare secondo quanto risulta a BeBeez a inizio 2022. Ricordiamo che la società nel luglio scorso ha già incassato un round da 300 mila euro sottoscritto da business angel (si veda altro articolo di BeBeez). La società aveva aperto il round nel maggio scorso (si veda altro articolo di BeBeez), dopo quello da 250 mila euro incassato due mesi prima e preceduto da trattative condotte con un fondo di venture capital, che non si erano poi concretizzate (si veda altro articolo di BeBeez). Il round del marzo scorso era stato sottoscritto da investitori privati, operatori del real estate e business angel, tra cui Giampiero Pelle, investitore e imprenditore seriale con diverse exit alle spalle, che siede ora in cda insieme ai due fondatori Ivano De Natale e Giulio Licenza. Tra gli investitori rientrava inoltre Marco Franchi, fondatore dell’Associazione Business Angels Network di Firenze e delegato alla vendita nelle aste immobiliari del Tribunale di Firenze. Il successo dell’operazione, chiusa in tre settimane, aveva portato Reviva a prolungare la raccolta, aprendo direttamente una sezione dedicata del suo sito internet.
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(Articolo modificato mercoledì 3 novembre 2021 alle ore 9.30. Si precisa che Reviva non intende effettuare round da 30 milioni di euro, bensì raccoglierli per la Reeco)