E’ sbarcata ieri all’Aim Italia, dopo aver raccolto 47 milioni di euro tra gli investitori istituzionali e professionali, Archimede spa, la Spac tematica dedicata al settore assicurativo danni non auto, promossa da Andrea Battista, Gianpiero Rosmarini e Matteo Carbone (si veda altro articolo di BeBeez). Il collocamento si è chiuso lo scorso 17 maggio a fronte di una domanda complessiva per oltre 60 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Mentre ieri il titolo ha chiuso la sua prima giornata in rialzo a 10,5 euro per azione dai 10 euro del collocamento.
Il flottante al momento dell’ammissione è del 70,85%. Archimede è stata assistita da UniCredit in qualità di global coordinator, Banca Finnat Euramerica ha agito come Nomad e Specialist. Archimede e i promotori sono stati assistiti dallo studio legale Trevisan & Partners mentre le banche dallo studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. La società di revisione incaricata è Kpmg.
Il Consiglio di Amministrazione di Archimede è composto da Andrea Battista (presidente esecutivo), Gianpiero Rosmarini, Dario Trevisan, Mayer Nahum (consigliere indipendente) e Carlotta De Franceschi (consigliere indipendente).
In occasione dell’inizio delle negoziazioni Barbara Lunghi, responsabile primary markets di Borsa Italiana, ha commentato: “Archimede è la settima Spac che si quota in Borsa Italiana dall’inizio del 2018. Dal 2011, anno in cui le prime Spac si sono quotate sui nostri mercati, a oggi questi strumenti si sono evoluti e differenziati, in particolare Archimede è la prima Spac del settore assicurativo ed è la prima che dà disclosure su un possibile target per la business combination. La differenziazione sta diventando quindi un fattore chiave in questo contesto di mercato per raggiungere una platea di investitori più ampia ma al contempo selettiva”.
I capitali raccolti serviranno infatti a finanziare la costruzione della prima compagnia assicurativa insurtech del mercato italiano, partendo dalla base di Net Insurance spa, compagnia assicurativa quotata all’Aim Italia, con la quale Archimede lo scorso aprile ha già siglato una lettera d’intenti in vista di una business combination tra le due società, una volta che Archimede sarà quotata(si veda altro articolo di BeBeez).
Il Documento di ammissione spiega che “particolare attenzione sarà dedicata all’innesto di innovazioni digitali (c.d. soluzioni insurtech) in qualità di miglioramento dell’efficacia dell’offerta e dell’efficienza dei processi produttivi”.
In particolare il programma di sviluppo prevede i seguenti punti:
1. Ulteriore sviluppo profittevole del business della target: ottimizzando il business in essere (programma di attenta selezione del portafoglio, ottimizzazione degli investimenti, efficientamento delle spese generali) e dando corso ad un programma di iniziative di nuovo sviluppo (rilanciando le convenzioni assicurative in essere grazie alla maggiore capacità patrimoniale ed avviandone di nuove facendo leva sul track record dei nuovi azionisti / managers; valorizzando le risorse umane e le competenze industriali di servizio);
2. Sviluppo della bancassicurazione danni non-auto: costruendo nuova capacità distributiva (definizione e messa in opera di nuovi accordi di distribuzione; leva sugli accordi distributivi esistenti anche per la distribuzione dei nuovi prodotti danni) e mettendo in opera una efficiente macchina operativa a servizio del nuovo business (disegno e realizzazione di una innovativa offerta prodotti di protezione retail / famiglia con alcune estensioni al segmento SME; implementazione di una “macchina di servizio” dedicata ed evoluta a partire dagli attuali asset operativi e tecnologici);
3. Sviluppo del canale retail-broker danni non-auto: costruendo nuova capacità distributiva (avvio di collaborazioni con broker selezionati caratterizzati da strutture distributive innovative, focalizzati sul retail business e con specifiche competenze verticali) e mettendo in opera un’efficiente macchina operativa a servizio del nuovo business (personalizzazione dell’offerta prodotti; utilizzo della “service machine” che sarà sviluppata su basi multichannel);
4. Digital Innovation & Insurtech: secondo un approccio di “pervasive insurtech”, l’innovazione tecnologica sarà connaturata all’interno dell’intera catena del valore dei processi assicurativi di assunzione e gestione dei rischi della business combination svolgendo un ruolo di acceleratore del business. Ciò – secondo il modello flessibile “make-buy-ally” – mediante l’innesto progressivo di innovazioni digitali (insurtech) per supportare l’attività dei canali distributivi intermediati, sviluppare una distintiva offerta prodotti “insurtech-enabled” e caratterizzare la business combination come la “Bancassurance Platform” di riferimento per i nuovi entranti fintech e per lo sviluppo degli “incidental channels” sul mercato italiano.