
Investindustrial ha lanciato la sua Spac, battezzata Investindustrial Acquisition Corp, veicolo che Investindustrial (la società fondata da Andrea Bonomi) è pronta a quotare a Wall Street con l’obiettivo di raccogliere 350 milioni di dollari (296 milioni di euro). Le azioni della Spac saranno vendute al prezzo di 10 dollari ciascuna, con un’opzione per aumentare l’offerta fino a 402 milioni di dollari nel caso di una domanda elevata da parte degli investitori (si veda qui il Prospetto da filing alla Sec).
L’obiettivo è acquisire una società target che abbia un enterprise value compreso tra 1 e 5 miliardi di dollari, da portare in quotazione al NYSE attraverso una business combination. Joint bookrunner dell’operazione sono Deutsche Bank Securities e Goldman Sachs.
La Spac sarà presieduta da Sergio Ermotti. A guidare la Spac sarà l’amministratore delegato Roberto Ardagna, mentre il cfo sarà Alberto Cicero. Entrambi sono da anni manager di Investindustrial. Membri del consiglio di amminisitrazione sono anche Dante Roscini, ex top banker di Morgan Stanley e Merrill Lynch e oggi professore di finanza ad Harvard; Michael Karangelen, ex TowerBrook Capital Partners; Teensie Whelan, docente alla NYU Stern School of Business.
Ermotti a fine ottobre lascerà il suo ruolo di amministratore delegato della banca svizzera Ubs e sarà sostituito da Ralph Hamers, ex numero uno di Ing. Ermotti diventerà presidente di Investindustrial Acquisition dal primo gennaio 2021 e contestualmente assumerà anche la presidenza di Swiss Re. Sergio Ermotti ha un passato in Merrill Lynch, dove è diventato co-head dei mercati azionari globali e membro dell’executive management committee for global markets e investment banking; e in Unicredit, dove è diventato group deputy chief executive officer. Nel 2011 è entrato in Ubs come ceo e presidente di Ubs Group Europe e in seguito è diventato Group ceo.
Tornando alla business combination, nel Prospetto si legge che la probabilità di completare la business combination sarà aumentata dal fatto che la SPAC siglerà un forward purchase agreement con il proprio sponsor che si impegnerà ad acquistare sino a 25 milioni di azioni al prezzo di 10 dollari per azione per un totale massimo di 250 milioni di dollari, in un’operazione di private placement che si chiuderà contestualmente al closing della business combination.
Ricordiamo che Investindustrial metterà in vendita a inizio 2021 Polynt-Reichhold, il gruppo italo-statunitense attivo nel campo delle resine di rivestimento e composite, oltre che operatore globale nel campo della chimica specializzata, integrato verticalmente e con una presenza significativa in Europa e Nord America. Il gruppo dovrebbe valere 1,5-2 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio ottobre 2020 Investindustrial, il fondo sovrano cinese China Investment Corporation (CIC) e Unicredit hanno annunciato il lancio di CIICF (China-Italy Industrial Cooperation Fund), un fondo per investire nelle società italiane del mid-market, con una dotazione di 600 milioni di euro interamente sottoscritta dai tre partner. Il fondo potrà raccogliere poi capitali aggiuntivi se e quando opportuno (si veda altro articolo di BeBeez).
(Articolo modificato alle ore 9,15 del 26 ottobre 2020 – si aggiungono dettagli sul forward purchase agreement)