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diffusi, soprattutto al Nord.
nell’impresa di conquistare il Sud del Paese: PrestoFood.it.
da tempo. Così ho deciso di lanciare una start up nel Sud Italia”, racconta
Guido Consoli, fondatore della società.
maggio 2016, nasce PrestoFood.it Srl, che oggi è il quarto food delivery in
Italia per fatturato (dopo Deliveroo, Foodora e Justeat) e il primo del
Mezzogiorno.
Reggio Calabria e Lecce. Secondo Consoli, il segreto del successo di
PrestoFood.it è quello di “conoscere il territorio e la popolazione del Sud, che
ha sempre diffidato da servizi online”.
ha avviato anche un call center per i clienti più lontani dalla tecnologia ma
che comunque hanno il desiderio di ordinare a domicilio.
![prestofoodimg 1.jpg](http://www.websim.it/media/immagini/gallery/AA_ITALIA/prestofoodimg%201.jpg)
rassicurare l’utente – spiega Consoli – Per i player internazionali è
importante il pagamento online, noi facciamo pagare anche in contanti alla
consegna. Inoltre non abbiamo limiti di distanza per il delivery: le città del
Sud sono più piccole di località come Milano, ma si sviluppano in provincia”.
campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Crowdfundme. L’obiettivo è
raggiungere quota 100 mila euro, di cui oltre 27 mila sono già stati investiti.
map e velocizzare il processo di sviluppo”, dice Guido Consoli. Il servizio nei
prossimi mesi sarà infatti esteso a Cagliari, Bari, Sassari e Napoli. I fondi,
inoltre, serviranno ad aumentare i ristoranti associati, a investire in servizi
pubblicitari e potenziare la presenza nelle città in cui PrestoFood.it è già
presente. Infine, il capitale raccolto servirà per migliorare la logistica,
l’app e l’algoritmo di dispatching: ogni fattorino avrà il calcolo dei guadagni
della serata o in un dato periodo, riceverà le comande assegnate e comunicherà
gli aggiornamenti dello
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![CFM 2018 ricolorato1.jpg](http://www.websim.it/media/immagini/gallery/AA_ITALIA/CFM%202018%20ricolorato1.jpg)
PrestoFood.it è di oltre 370 mila euro (a fronte di una previsione di 330
mila). Nel 2017, invece, il risultato annuo è stato di 584 mila euro, oltre 4
volte il fatturato del 2016 (135 mila euro). Ad oggi la società ha effettuato
quasi 60 mila ordini ai clienti e ha ottenuto 10 mila download su Android e
oltre 12 mila su iOS. Gli utenti attivi su base mensile sono circa 22 mila.
punti di forza è la puntualità della consegna. PrestoFood.it è infatti stata
giudicata dal magazine StartupItalia! come la società di food delivery più
efficiente in termini di qualità e costi di consegna.
puntare su ristoranti di qualità medio-alta, che altrimenti non farebbero
consegne a domicilio. Un’altra particolarità di PrestoFood.it è quella che i
fattorini non devono aprire una partita Iva perché hanno tutti un contratto da
dipendente. “Sarebbe impossibile con il tasso di disoccupazione che c’è al Sud
trovare persone disposte aprire partita Iva”, spiega Consoli.
permette di contenere i costi fissi in caso di espansione in altre località.
Per crescere è stato preparato un piano standard: ogni nuova attività viene
avviata in circa 1 mese con un budget di 30 mila euro, a cui si aggiungono 40
mila euro per la campagna di marketing collegata.
clienti fidelizzati, PrestoFood.it potrebbe risultare molto appetibile ai
grandi concorrenti che puntano a conquistare l’intero mercato italiano. “Adesso
pensiamo al nostro brand – dice Consoli – Ma abbiamo iniziato anche a pensare
che PrestoFood.it sia interessante per un player internazionale, che possa
acquisire non una città sola, ma un pacchetto completo che è quello del Sud
Italia, dove altre società non sono riuscite ad attecchire”.