Il private equity europeo nei primi sei mesi del 2021 a già registrato 3824 deal annunciati, un dato questo quasi uguale a quello di tutto il 2020, mentre a livello di valore, il totale delle operazioni si è attestato a 342,2 miliardi di euro, pari all’81,5% del totale dell’intero anno 2020. Lo calcola PitchBook, nel suo ultimo Report sul Private Equity in Europa Q2 2021.
Ricordiamo che il 2020 (secondo i dati definitivi di PitchBook, rivisti rispetto a quelli diffusi a inizio anno) aveva registrato 3971 deal di private equity, per un ammontare di 419,7 miliardi di euro, in leggero calo per volumi e valore rispetto al 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Più nel dettaglio, nel secondo trimestre i deal chiusi sono stati circa 1800 deal chiusi per un valore complessivo di 169,6 miliardi con un aumento dal secondo trimestre 2020, rispettivamente, del 161,2% e del 137,3%. SI tratta peraltro del secondo migliore dato per il secondo trimestre dell’anno mai registrato, che è stato raggiungo soprattutto grazie a una frenetica attività dei fondi di mid-market, per investimenti di dimensioni comprese tra i 100 e i 500 milioni di euro. Il tutto anche grazie alla grande disponibilità di leva a prezzi bassi: gli spread di credito per gli emittenti europei high yield si collocano infatti oggi attorno al 2,9%, un livello che si era visto soltanto poco prima dello scoppio della grande crisi finanziaria del 2007.
Da segnalare poi il gran numero di operazioni di delisting condotte dai fondi di private equity. Secondo PItchBook, nei primi sei mesi dell’anno hanno totalizzato 11,3 miliardi di euro di valore, mettendo le basi perché il 2021 si classifichi come l’anno con il maggior valore di deal di questo tipo da 10 anni a questa parte (per un approfondimento italiano sul tema, si veda qui l’Insight View di BeBeez del 28 giugno, disponibile per gli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
Sul fronte delle valutazioni, c’è infine da segnalare il vero e proprio boom del settore IT, con un EV pari a un multiplo mediano dell’ebitda d 20,1 volte nel 2020, più del doppio delle valutazioni che circolavano 10 anni fa e rendendolo il settore più caro di tutti. Ma si tratta di un’eccezione, perché più in generale per la prima volta in un decennio nel 2020 si sono viste notevoli divergenze nei multipli di buyout tra Europa e usa, con i prezzi europei che sono crollati ai minimi da 7 anni a questa parte, mentre le valutazioni negli Usa hanno raggiunto nuovi massimi.
In Europa, quindi, la maggior parte delle operazioni è stata condotta sulla base di valutazioni a multipli compresi tra le 10 e 14,9 volte l’ebitda, mentre negli Usa si è registrata una percentuale record di deal a multipli compresi tra le 15 e le 19,9 volte (si veda qui il report di PitchBook Exploring European Buyout Multiples).
Tutto questo per una serie di ragioni, come il fatto che nel periodo della pandemia le borse europee abbiano performato peggio di quella Usa, riflettendo politiche di stimolo delle economie ritenute meno efficaci, un indebolimento del dollaro e un maggior numero di asset considerati a prova di pandemia sui mercati.
Quanto ai disinvestimenti, il secondo trimestre ha visto 369 operazioni per un totale di 126,3 miliardi di euro, con un aumento, rispettivamente del 158,2% e del 185,8%. Dati che portano i primi sei mesi del 2021 a raggiungere le 702 operazioni per un valore complessivo di 233,3 miliardi di euro, già superiore ai 200,5 miliardi dell’intero 2020.
Infine, anche sul fronte della raccolta il primo semestre ha fatto faville, con un totale di 64 fondi che hanno chiuso il fundraising con 59,6 miliardi di euro di impegni, dopo un intero 2020 in cui 133 fondi avevano raccolto in totale 94 miliardi di euro.
Per un focus sul private equity italiano nel primo semestre, rimandiamo al Report sul Private Equity nel primo semestre 2021 di BeBeez (disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data).
Per un focus sull’andamento del private capital nel mondo, rimandiamo allo studio di Bain & Co pubblicato nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez).