Orangogo, la piattaforma online che grazie a una mappatura capillare permette alle società sportive di pubblicare corsi e agli utenti di prenotare online le attività preferite (già più di 22 mila le società sportive italiane aderenti), chiuderà il 31 dicembre 2022 il terzo round di investimento, da 1,5 milioni di euro, in cui anche Banca Patrimoni Sella ha annunciato di voler partecipare (si veda qui il comunicato stampa).
Il round, cruciale per Orangogo, ha l’obiettivo di sostenere l’azienda nello sviluppo sul mercato italiano grazie al rafforzamento dei team marketing e commerciale, coinvolgendo direttamente anche le federazioni sportive con la collaborazione di FF Consulting. A breve, poi, sarà lanciata l’app Orangogo, uno strumento integrato, per una gestione più facile di iscrizioni e servizi.
Un parterre di investitori di primo piano ha già creduto nel progetto imprenditoriale di Giulia Pettinau, ideatrice di Orangogo, che dal 2017 lavora per ripensare il settore sportivo italiano come network digitale. Nei due round precedenti la società aveva raccolto in equity 1,4 milioni di euro, tra gli altri, dall’ex atleta di Coppa del Mondo di sci Giorgio Gros, il single family office Elysia Capital, fondato nel 2018 da Stefano Buono (attuale presidente di Liftt) e Maribel Lopera Sierra e business angel come Giovanni Savio, Global ceo e fondatore di Planet Smart City.
“Dal turismo alla trasformazione digitale, lo sport è ricco di opportunità e sfide da cogliere per il benessere collettivo sia sul fronte economico che sociale. La forza di Orangogo è nella rete, unire le persone e fare squadra per un obiettivo comune, in questo caso promovere il diritto allo sport per tutti”, ha detto Gros.
Ha aggiunto Savio: “Anche lo sport vuole e deve evolversi in una prospettiva digitale, sostenibile e inclusiva non solo per crescere, ma per sopravvivere. Internalizzare questi aspetti nelle proprie strategie di business è ormai diventata una condizione necessaria, indipendentemente dal settore in cui si opera. Orangogo offre alle persone e, soprattutto, allo straordinario patrimonio associazionistico sportivo italiano, una preziosa via di accesso economicamente e tecnicamente sostenibile verso un futuro che è già presente, dall’Agenda 2030 alle scelte individuali.”
Orangogo porta la firma dell’impresa torinese a vocazione sociale Sport Grand Tour, la cui mission è aiutare le persone a scoprire il proprio talento attraverso la promozione della pratica sportiva come fattore d’integrazione sociale e di sviluppo economico, in un settore che incide per l’1,6% del PIL italiano. Una mappa online alla quale hanno aderito, oltre 22.500 tra associazioni e società sportive da tutta Italia in più di 1.500 comuni, posizionandola così come il maggior player nazionale nel settore. Orangogo è stata fondata dalla Pettinau attraverso Mamazen il veicolo di Alessandro Farhad Mohammadi, venture builder nato a Torino nel marzo 2017 e attivo dal settembre del 2018. A proposito di Mamazen, ricordiamo che a settembre scorso è stata costituita la sua holding di partecipazioni IH1 (si veda altro articolo di BeBeez), con l’obiettivo di creare 15 startup di successo in 5 anni. IH1 investirà 10 milioni, di cui 3 milioni in Mamazen e 7 milioni nelle migliori dieci startup che quest’ultima lancerà. A guidare IH1 sono Alessandro Farhad Mohammadi, ceo di Mamazen Startup Studio, Alessandro Mina, ex investitore e chief brand officer di Pony Zero, e Alexandre Campra, amministratore delegato di Sidinvest Group. Il team è composto da imprenditori di esperienza decennale che hanno già un’exit alle spalle e investitori esperti. Farhad Alessandro Mohammadi è anche autore di due white paper, dei cinque esistenti al mondo, sul tema degli Startup Studio e cofondatore di Pony Zero, che ha conseguito 6 milioni di euro di ricavi nel 2017, da cui è uscito nel 2018. Business sngel, membro del Club degli Investitori, Mohammadi fa parte del board di Studiohub assieme ad Alex Maleki (Idealab) ed Elliot Parker (High Alpha), nomi di spicco degli Studio a livello internazionale. Quanto a Mamazen, oltre a Orangogo ha prodotto altre due startup: Morsy, una dark-kitchen focalizzata sulla consegna di pasti di qualità ai lavorator, che ha chiuso nei mesi scorsi un primo round per 200 mila euro e ha ricevuto proposte di investimento per 500 mila, dopo che in soli due anni e mezzo ha visto aumentare le entrate del 500%; e InPoi, lanciata a luglio 2019 per rendere la vendita di una casa un’esperienza unica, che ha chiuso il primo round di investimento a febbraio 2021 raccogliendo 200 mila euro.