La creazione di Azimut Direct spa da parte di EPIC Holding spa (ex Epic sim spa) e Azimut Enterprises spa ha fruttato un dividendo da 193 mila euro a Digital Magics, il business incubator quotato all’AIM Italia (dal 25 ottobre ribattezzato Euronext Growth Milan).
Lo ha comunicato la stessa Digital Magics venerdì scorso 9 ottobre, precisando che la partecipata al 2,88% EPIC Holding spa, ha approvato il bilancio al 30 giugno 2021 con un utile netto di 15,3 milioni di euro e deliberato un riparto parziale della riserva straordinaria di utili, che ammonta a complessivi 13 milioni di euro, distribuendo ai soci un dividendo complessivo di circa 5,6 milioni di euro, nella misura di 2,15 euro per azione. La quota di spettanza di Digital Magics sarà quindi di circa 193 mila euro (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che, a seguito dell’approvazione da parte delle Autorità di vigilanza, con efficacia al 30 giugno 2021 l’allora EPIC sim ha conferito nella newco Azimut Direct tutta la sua attività di strutturazione di operazioni di credito ed equity, di mediazione creditizia e di gestione di un portale di crowdfunding (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, che era stata annunciata lo scorso febbraio 2021, ha portato EPIC Holding a possedere il 49,9% di Azimut Direct, con il 50,1% in capo invece ad Azimut Enterprises (si veda altro articolo di BeBeez). EPIC Holding a sua volta è controllata dai manager di Epic, con in prima fila l’amministratore delegato Andrea Crovetto, e da alcuni investitori strategici tra i quali Prometeia e appunto Digital Magics.
In base a quanto emerge dagli atti, EPIC sim, poi ribattezzata EPIC Holding una volta ottenuta la revoca dell’autorizzazione a operare come sim, ha conferito il ramo d’azienda fintech e strutturazione di attività di finanza alternativa per le pmi a EPIC srl, di cui ha poi ceduto il 45,861% ad Azimut Enterprises per 7 milioni di euro, sulla basa di una valutazione del 100% di 15,3 milioni. Successivamente Azimut Enterprises ha sottoscritto un aumento di capitale da 11,85 milioni di euro in Epic srl, ribattezzata a sua volta Azimut Direct, raggiungendo la quota del 50,1%.
Nel corso del 2020 Epic sim ha strutturato e intermediato operazioni di finanziamento per 55 imprese per un valore complessivo di 102 milioni di euro. Un bel salto dalle 15 aziende finanziate per 25,7 milioni di euro complessivi del 2019. In totale, Epic dall’inizio dell’operatività a fine 2014 sino a fine marzo aveva raccolto 241,1 milioni di euro per 97 imprese. Lo aveva detto Crovetto a BeBeez a fine marzo, sottolineando che “in molti casi si tratta di operazioni di direct lending condotte da investitori istituzionali, mentre in altri casi si è trattato di emissioni di minibond o operazioni equity. Il tutto reso possibile dalla piattaforma fintech sviluppata da Epic, che agisce come intermediario indipendente tra imprese e investitori”.
Azimut attraverso il progetto di Banca Sintetica annunciato lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez), quale alternativa ai tradizionali canali di finanziamento per le imprese, a fine giugno aveva già erogato prestiti alle pmi italiane per oltre 450 milioni di euro. Con l’investimento in Azimut Direct, Azimut accelera lo sviluppo del progetto di banca sintetica con l’obiettivo di arrivare a 1,2 miliardi di euro di finanziamenti alle pmi italiane nel periodo 2021-2025, grazie allo sviluppo della gamma di prodotti di alternative credit.
Tornando a Digital Magics, nei giorni scorsi ha comunicato l’aggiornamento del suo portafoglio che a fine giugno contava 79 startup operative (+6 dal 30 dicembre 2020) che hanno raccolto complessivamente euro 5,2 milioni di euro (+30% dal primo semestre 2020). Sono stati effettuati investimenti in 10 nuove startup di cui 7 attraverso il programma di accelerazione Magic Wand Sustainability.
Ricordiamo che nella prima metà dell’anno Digital Magics ha inoltre approvato il Piano Industriale che punta a espandere il portafoglio di partecipazioni a più di 200 startup, con un target di valore a oltre 100 milioni di euro entro il 2025 (al netto delle exit e dei write-off pianificati, si veda altro articolo di BeBeez) che, rispetto all’attuale valutazione elaborata dal management, pari a un equity value stimato in circa 53 milioni di euro, rappresenta un incremento di quasi il 100%.
Alla fine del primo semestre 2021 mancano all’appello due startup del portafoglio. Da un lato, infatti, la martech company torinese, Advice Group, ha comprato le quote dei soci di minoranza e sottoscritto un aumento di capitale di Leevia piattaforma specializzata nella creazione e gestione di contest online che consentono di coinvolgere community, generare lead e creare brand awareness sui principali social network. A vendere le quote è stata anche Digital Magics, che era entrata nel capitale nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Dall’altro lato, invece, Digital Magics ha venduto le sue quote in Credit Service, proprietaria della piattaforma di invoice trading MyCreditService.com, nell’ambito di un’operazione più ampia, annunciata a inizio giugno, che ha visto Banca Valsabbina e SIAV acquisire le quote di dei soci di minoranza e sottoscrivere un aumento di capitale, raggiungendo una quota complessiva di circa il 25% (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le ultime novità, a luglio Digital Magics ha lanciato, insieme a CDP, Startupbootcamp, Fintech District e SIA, un acceleratore fintech e insurtech, battezzato FIN+ Tech, volto a favorire la collaborazione tra startup e primarie aziende nei settori finanziario e assicurativo, con il duplice obiettivo di far crescere e perfezionare le soluzioni delle startup ed accelerare la trasformazione digitale delle aziende. Le 16 startup selezionate ogni anno, per tre anni, beneficeranno di un pacchetto di servizi e investimenti dal valore di 300 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).