Eye4Nir srl, startup spin-off del Politecnico di Milano, fondata quest’anno e che ha sviluppato una tecnologia in grado di vedere ciò che sfugge all’occhio umano, consentendo di acquisire immagini in condizioni di scarsa visibilità, ha chiuso un primo round seed da 600 mila euro, sottoscritto dal fondo Poli360, gestito da 360 Capital, e da Eureka! Fund I – Technology Transfer, gestito da Eureka! Venture sgr (si veda qui il comunicato stampa).
I nuovi capitali saranno utilizzati per sviluppare l’innovativa tecnologia di Eye4Nir che permette di rilevare con un solo dispositivo sensore (foto-rivelatore) contemporaneamente la radiazione elettromagnetica sia nella lunghezza d’onda visibile sia quella nel vicino infrarosso; quest’ultima denominata Short-Wave-Infrared (SWIR) e che abbraccia convenzionalmente le lunghezze d’onda che vanno da 1 micron a 2 micron.
Eye4Nir nasce come sviluppo di un progetto scientifico portato avanti dal team di ricerca per i semiconduttori
basati su leghe del Silicio-Germanio (SiGe) del Politecnico di Milano (Prof. Giovanni Isella) e dal team di ottica e optoelettronica non lineare dell’Università Roma Tre (Prof. Lorenzo Colace). Il team della startup, guidato dall’amministratore delegato Andrea Ballabio, PhD in Fisica al Politecnico di Milano, si è così assicurato la proprietà intellettuale presentando due brevetti, grazie al supporto del Technology Transfer Office del Politecnico di Milano e a Roma Tre.
Eye4Nir si è inoltre aggiudicata la call for ideas Switch2product del Politecnico di Milano grazie alla quale ha ricevuto il primo investimento con cui è stato incrementato il TRL (Technology Readiness Level) della tecnologia sino all’attuale livello 4. Il team ha inoltre è stato inoltre premiato come vincitore di due importanti competizioni per startup come StartCup Lombardia 2020 e PNI2020.
L’ad e cofondatore Andrea Ballabio ha commentato: “L’ingresso di Poli360 e Eureka! ci permetterà di trasferire la tecnologia in un ambiente industriale, andando a validare i processi produttivi e la struttura dei dispositivi. Questo permetterà di accelerare l’industrializzazione del nostro sensore di immagine per arrivare il prima possibile sul mercato. Crediamo che la tecnologia sviluppata da Eye4Nir potrà avere un importante impatto in diversi settori, tra cui l’automotive, che potranno finalmente accedere alla visione SWIR, finora limitata ad applicazioni scientifiche ed aerospaziali”.
Nader Sabbaghian, general partner di 360 Capital, ha aggiunto: “Abbiamo deciso di credere nella ambiziosa sfida di Eye4Nir supportandoli nello sviluppo d un innovativo e più conveniente sensore SWIR basato su materiali compatibili con i processi di produzione di circuiti integrati standard”.
Massimo Gentili, partner di Eureka! Venture sgr, ha dichiarto: “L’implementazione dell’imaging iper-spettrale elettro-ottico (ossia senza elementi dispersivi, parti mobili o filtri ottici) consentirà la realizzazione di una nuova classe di dispositivi di visione compatti ed economici, che possono trovare applicazione in molti campi tecnologici: riconoscimento dei materiali, controllo della qualità degli alimenti, mineralogia, riciclaggio dei rifiuti di plastica, controllo qualità, farmaceutica e sicurezza, oltre ad impieghi più ambiziosi quali le auto connesse e sistemi avanzati di assistenza alla guida”.
Infine, Ferruccio Resta, Magnifico Rettore del Politecnico di Milano, ha concluso: “Un investimento significativo per la spin-off del Politecnico di Milano EYE4NIR e un segnale che, in questo momento di ripresa economica, pone l’attenzione sulla centralità del trasferimento tecnologico. Il rapporto tra università e impresa, cuore delle misure varate dal Governo, e le linee guida emesse dal Ministero in tema di università riservano attenzione anche a questo aspetto, fondamentale per il sistema accademico italiano che registra ottime prestazioni in termini di qualità della ricerca, ma scarsa propensione al mercato. Un approccio che non può essere unilaterale, che richiede una politica attiva da parte delle istituzioni, il coinvolgimento del venture capital e l’immissione di nuovi flussi di capitale”.