Athics, startup che sviluppa software basato su intelligenza artificiale e agenti virtuali, si è assicurata un round di investimento da parte dell‘investitore in aziende innovative B2B Gellify e Azimut Digitech Fund, fondo di venture capital alternativo di tipo chiuso che investe esclusivamente in società tecnologiche B2B istituito da Azimut Libera Impresa sgr (Gruppo Azimut) in partnership con la stessa Gellify (si veda qui il comunicato stampa). Orrick ha affiancato Athics nell’operazione.
Athics è stata fondata nel 2018 da Giuseppe Carrara all’interno di Yoda, gruppo a capitale privato, interamente italiano, costituito da aziende con competenze distintive che, in collegamento con istituzioni ed enti accademici, è impegnato in un processo continuo di ricerca e acquisizione delle più promettenti startup sul mercato.
Il principale applicativo sviluppato da Athics è crafter.ai: una piattaforma SaaS per lo sviluppo di Conversational AI Agents (operatori di call center virtuali). Tramite l’utilizzo della piattaforma, le aziende riescono a ridurre fino al 90% i tempi di realizzazione dei servizi di automazione, incrementare fino al 70% la produttività del proprio call center, ridurre fino al 98% il traffico verso gli operatori in carne e ossa del call center e attraverso l’analisi dei trend delle conversazioni avere un miglioramento continuo dell’esperienza dell’utente. Trattandosi di un Software as a Service, crafter.ai permette all’utente di scegliere la funzione aziendale o il mercato in cui un processo deve essere automatizzato con i Conversational AI Agents. La startup si inserisce nel mercato dell’AI conversazionale, che nel 2020 è stato valutato in 4,8 miliardi di dollari (fonte: MarketsandMarkets).
Il co-investimento di Gellify e di Azimut Digitech Fund sarà funzionale al consolidamento e all’espansione all’estero di Athics. Il ceo e fondatore della startup Giuseppe Carrara ha spiegato: “Abbiamo scelto la proposta di Gellify ed Azimut perché come investitori ci permetteranno di sostenere al meglio lo sviluppo della società. Con questa operazione siamo convinti di poter avere un importante accelerazione dello sviluppo, mettendo a fattor comune le forze e le competenze di entrambi. Il supporto ricevuto da Gellify e Azimut ci consente di fornire al maggior numero di utenti i benefici della nostra soluzione dando nel contempo un forte impulso alla nostra strategia di rafforzamento della posizione sul mercato”.
Gianluigi Martina, managing partner e fondatore di Gellify, ha aggiunto: “Abbiamo deciso di investire in Athics perché unisce a una grande preparazione tecnica una forte comprensione del business, condizione fondamentale per un mondo in continua evoluzione come quello della conversational AI. I fondatori di Athics hanno una pluriennale esperienza nel settore tecnologico e del software, e hanno sia ricoperto cariche rilevanti in aziende corporate che svolto direttamente attività imprenditoriale con exit di successo, dimostrando dunque concrete capacità imprenditoriali e di execution”.
Ricordiamo che Azimut Digitech Fund e Gellify investono in tandem, visto che il fondo Azimut Digitech Fund è gestito dalla stessa Gellify in partnership con Azimut Libera Impresa sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e visto che il gruppo Azimut nell’ottobre 2019 ha partecipato come lead investor al round di finanziamento da 15 milioni di euro della stesso investitore in aziende innovative (si veda altro articolo di BeBeez).
Gellify e Azimut Digitech Fund in precedenza hanno partecipato al round da 2 milioni di euro del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e a quello da 5,2 milioni dell’agosto scorso di Enerbrain, scaleup in grado di trasformare gli edifici non residenziali che sprecano energia in strutture più sostenibili utilizzando sensori, attuatori e algoritmi innovativi dell’internet of things (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, Azimut Digitech e Gellify hanno investito insieme in Workfam, piattaforma SaaS (Software-as-a-Service) con sede a Dubai, che supporta le organizzazioni nella creazione di una forza lavoro soddisfatta (si veda altro articolo di BeBeez); Sellrapido, azienda leader in Italia nel software per l’automazione dell’e-commerce (si veda altro articolo di BeBeez); Surge, software di tipo SaaS che permette la prima gestione collaborativa dei dati basata sulla blockchain (si veda altro articolo di BeBeez); Startupbootcamp FashionTech, acceleratore B2B di aziende del FashionTech (si veda altro articolo di BeBeez); Contents, tech company che ha sviluppato una piattaforma SaaS di intelligenza artificiale basata su un perfetto ciclo di interazione tra analisi dei dati e sistemi di apprendimento automatico per aiutare nella comunicazione tutti i tipi di business online (si veda altro articolo di BeBeez); Deep Tier, piattaforma fintech che offre supporto all’intera supply chain, dai capi filiera sino ai sub-fornitori (si veda altro articolo di BeBeez); Sixth Sense, società italiana che propone soluzioni data-driven che grazie all’analisi prescrittiva potenziano i processo decisionali nella gestione delle vendite, nelle relazioni con i clienti e in altre funzioni aziendali strategiche (si veda altro articolo di BeBeez); infine in Rebo, startup italiana che produce la prima bottiglia riutilizzabile connessa (si veda altro articolo di BeBeez).