
Kairos, sgr italiana controllata dal colosso del private banking svizzero Julius Bär, ha effettuato il quarto investimento del fondo di venture capital Kairos Ventures ESG One, a supporto della crescita della start-up toscana Materia Medica Processing, azienda ad alto contenuto tecnologico impegnata nello sviluppo farmaceutico di estratti di cannabis sativa, varietà industriale ricca in cannabidiolo (si veda qui il comunicato stampa).
Più in dettaglio Il fondo, guidato da Roberto Zanco ed Elisa Schembari e operativo dallo scorso aprile, è stato lead investor di un round di finanziamento da 2,2 milioni di euro a fianco dell’investitore americano Merida Capital Holdings.
Lo studio Chiomenti ha assistito Kairos nell’operazione, mentre Materia Medica Processing e i fondatori della stessa sono stati assistiti da Legalitax Studio Legale e Tributario.
Fondata nel 2018 da Giovanni Isoldi, Gerardo Di Francesco e Caroline Valois, Materia Medica Processing opera presso il bioincubatore Toscana Life Sciences con un team multidisciplinare che vanta oltre 20 anni di esperienza nel settore farmaceutico e fitochimico. Dopo aver operato come laboratorio di test e produttore di materie prime cosmetiche, la start-up è attualmente focalizzata sullo sviluppo di un principio attivo a base di CBD per il settore della cannabis medica, settore che si stima varrà più di 50 miliardi di dollari nel 2030. Materia Medica punta a ottenere le licenze necessarie a operare in tale mercato, potendo contare sul supporto di alcuni investitori internazionali specializzati, come appunto il fondo di private equity americano Merida Capital Holdings che ha preso parte al round guidato da Kairos.
Merida, con sede a Manhattan, è una delle principali società di private equity a investire nel settore della cannabis. Merida Capital vanta 75 società in portafoglio che coprono l’intera filiera della cannabis, inclusi coltivazione, prodotti a marchio al dettaglio, dati e tecnologia, conformità, genetica e canapa industriale.
Con quest’ultima operazione Kairos ha raggiunto l’obiettivo, annunciato lo scorso maggio, di arrivare entro fine anno a quattro investimenti del fondo, lanciato nel dicembre del 2021. Anche la raccolta di 100 milioni di euro è in linea con i tempi prefissati e si chiuderà nell’arco temporale previsto dal gruppo, ovvero entro la fine del 2022.
Inoltre il team di gestione si è rafforzato con il recente ingresso di Matteo Bonfanti, che si unisce alla squadra, oggi composta da cinque professionisti. Matteo Bonfanti ha oltre 15 anni di esperienza maturati nel venture capital e nel Technology Transfer. Grazie ad una solida formazione scientifica, laurea in fisica all’Università degli Studi di Milano e un dottorato di ricerca in Nanotecnologie conseguito tra Milano e Zurigo, Matteo Bonfanti ha ricoperto il ruolo di Technology Transfer Director presso l’Istituto Italiano di Tecnologia dal 2018 al 2022, portando l’Istituto ai risultati massimi storici in ambito Technology Transfer, in particolare in ambito start-up; è inoltre advisor dell’acceleratore Berkeley Skydeck Europe. Nel settore del venture capital, dopo una prima esperienza in Fondamenta SGR, è stato per quasi cinque anni Senior Investment Manager di Quadrivio SGR, dove ha gestito operazioni per un totale di oltre 40 milioni di euro.
Il fondo ha già investito in Endostart e BetaGlue Technologies nel biotech, con un terzo intervento nel settore energy, a favore della startup dell’energia nucleare Newcleo. Il fondo guarda anche al digital B2B e alla space economy, con l’obiettivo di sostenere i progetti di sviluppo delle numerose pmi innovative italiane di eccellenza nei rispettivi settori.
Ricordiamo che lo scorso maggio Kairos Ventures ESG One ha effettuato il primo closing, a 10 milioni di euro, avviando contestualmente l’operatività con la chiusura del primo investimento, quello appunto in Endostart, start-up toscana fondata nel 2018 che ha sviluppato una piattaforma endoscopica per il trattamento delle colonscopie incomplete basata sulla Magnetic Balloon Anchoring Technology (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez).
Zanco e Schembari, dopo rispettive precedenti esperienze in Quadrivio per il primo, e in Mc Kinsey e in seguito Procter & Gamble per la seconda, avevano fondato nel 2013 RedSeed Ventures, la holding di investimento di venture capital finanziata da un pool di investitori privati tra i quali Roberto Italia (tra i promotori della serie di Spac Space e del nuovo club deal Space Capital Club). Nel tempo Red Seed ha investito in WIB (Warehouse in a box), BeMyEye, Dianax, Leaf Space, Farmoderm, Fazland (Midnight Call) e Liquidweb. E adesso, secondo quanto risulta a BeBeez, l’attività di Red Seed si limita ala gestione del portafoglio esistente (si veda altro articolo di BeBeez).
Kairos ha visto nei mesi scorsi un avvicendamento ala guida. Subentrato a Fabrizio Rindi (divenuto presidente), Alberto Castelli è infatti da più di un anno l’amministratore delegato, dopo averne sottoscritto insieme alla sales director Caterina Giuggioli un aumento di capitale riservato per entrare in possesso di una quota del 5% della società di investimenti (si veda qui il comunicato stampa). Ricordiamo che la Giuggioli era azionista di Kairos fin dal 2018, prima che Julius Baer salisse al 100% rilevando il residuo 20% dagli allora manager, dopo essere salita all’80% nel 2016. L’operazione ha rafforzato la quota in mano al top management di Kairos a fianco di Guido Brera, socio cofondatore e attuale direttore investimenti; Rocco Bove, capo della divisione reddito fisso, e Massimo Trabattoni, responsabile dell’azionario Italia. I tre manager nell’ottobre 2020 hanno infatti indirettamente acquisito nel complesso circa il 30% di Kairos da Julius Baer, che continua oggi a detenere la maggioranza (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che la società svizzera aveva messo in vendita Kairos nel dicembre del 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), salvo poi fare dietrofront nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Kairos è nata nel 1999 come un’iniziativa imprenditoriale nel settore del risparmio gestito. Con circa 5,6 miliardi di euro di masse in gestione a dicembre 2021, offre con le proprie sedi di Milano, Roma, Torino e Londra una selezionata gamma di servizi e soluzioni d’investimento per la clientela privata, gli operatori professionali e gli investitori istituzionali. Kairos rappresenta un punto di riferimento nel mondo dell’Asset Management e del Wealth Management: l’attività di Asset Management si contraddistingue per una metodologia di gestione flessibile, orientata alla performance e al controllo del rischio, mentre il servizio di Wealth Management si concretizza in risposte di valore ad esigenze di gestione finanziaria e patrimoniale.
Dopo aver lanciato nel settembre 2020 il primo Eltif, battezzato Renaissance Eltif (Kairos Alternative Investment Sicav Renaissance Eltif (si veda altro articolo di BeBeez), Kairos punta a rafforzare ulteriormente il suo posizionamento nel segmento degli asset alternativi illiquidi. L’Eltif nel novembre scorso ha condotto il suo primo investimento, di circa 3 milioni, in Star7, punto di riferimento a livello internazionale nel settore dell’informazione di prodotto (si veda altro articolo di BeBeez).