La biotech britannica di sangue italiano NeoPhore ha incassato un round di serie B da 18 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha guidato il fondo Claris Biotech I, gestito da Claris Ventures sgr, primo operatore in Italia attivo unicamente negli investimenti in startup biotech pronte allo sviluppo clinico, partito nel 2020.
Al round, che per Claris Ventures coincide con il primo investimento, hanno preso parte anche: 2Invest (holding di investimento quotata alla Borsa di Francoforte), 3B Future Health Fund (ex Helsinn Investment Fund), Astellas Venture Management (corporate venture capital della farmaceutica Astellas Pharma) e il CRT Pioneer Fund, un seed fund specializzato sulle biotech oncologiche frutto di un’iniziativa congiunta tra il Cancer Research Technology (Crt) e Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e gestito da Sixth Element Capital, a sua volta già investitore di NeoPhore. In concomitanza con il round, sono entrati nel Cda della società: Pietro Puglisi di Claris Ventures, Heikki Lanckriet di 2Invest e Marianne Bjordal di 3B Future Health Fund.
Quello appena concluso è il terzo round per NeoPhore, dopo il venture round del novembre 2017 da 3 milioni di sterline sottoscritto da Sixth Element Capital e il grant erogato da Innovate UK (si veda Crunchbase).
La società biotech, con sede a Cambridge (Gran Bretagna), sviluppa nuove terapie per combattere il cancro attraverso la stimolazione del sistema immunitario. E’ stata scorporata da Università degli Studi di Torino e dalla società farmaceutica britannica Phoremost da parte di Crt Pioneer FundNeophore, guidata dal fondatore scientifico, Alberto Bardelli, e da Luis Diaz, grazie alla raccolta procederà nello sviluppo dei farmaci in ambito immuno-oncologico.
Robert James, presidente di NeoPhore, ha commentato: “Il recente emergere di nuovi trattamenti di immunoterapia evidenzia che il sistema immunitario dei pazienti può sia rilevare che combattere il cancro. Tuttavia, una lunga ed efficace immunità contro il cancro si basa sulla presenza di neoantigeni. NeoPhore sta scoprendo farmaci che li generano e questo finanziamento le permetterà di cementare la sua posizione di leader nella scoperta di farmaci MMR”.
Matthew Baker, amministratore delegato di NeoPhore, ha aggiunto: “Questo finanziamento convalida l’approccio innovativo e altamente differenziato di NeoPhore. I farmaci MMR sono progettati per lavorare di concerto con le immunoterapie esistenti per stimolare l’immunità direttamente al cuore del cancro, costringendo efficacemente le cellule tumorali a rivelarsi al sistema immunitario dei pazienti. Prevediamo un enorme beneficio per i pazienti nel livello e nella durata delle risposte anticancro in una vasta gamma di indicazioni”.
“Vediamo un enorme potenziale nelle terapie immuno-oncologiche di nuova generazione di prima classe per migliorare i risultati clinici dei pazienti affetti da tumori” ha concluso Pietro Puglisi, managing partner di Claris Ventures.
Il lancio di Claris Ventures era stato preannunciato nel dicembre 2019, a valle dall’autorizzazione a operare concessa alla sgr da Banca d’Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che i cofondatori di Claris Ventures, nel luglio dello stesso anno, avevano organizzato il round di investimento in Kither Biotech da 5,6 milioni di euro da parte di alcuni fondi di venture capital e business angel. Anche Kither è uno spin-off dell’Università degli Studi di Torino, ed è focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie in ambito polmonare (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel settembre scorso Claris Ventures sgr aveva annunciato il primo closing del primo fondo, Claris Biotech I, a 30 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tra i sottoscrittori del veicolo figurano Cdp Venture Capital sgr, per conto di FoF Venture Italy, come già anticipato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez), Compagnia di San Paolo, Ersel, ulteriori operatori privati e family office. Il target di raccolta del fondo è di 60-80 milioni, con l’obiettivo di investire in 10-12 progetti in fase preclinica, fornendo le risorse per finanziare il completamento di studi preclinici e un primo studio sull’uomo.