Step 4 Business spa, la società che insieme ad Azimut ha ideato e sviluppato il progetto Azimut Marketplace by Step, piattaforma che punta a essere il punto di accesso privilegiato per le pmi a una serie di servizi offerti dalle migliori società di tecnologia finanziaria presenti sul mercato (si veda altro articolo dI BeBeez ), ha raccolto un round seed da oltre 8,5 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
A guidare il round sono stati il gruppo Azimut e CRIF, mentre la piattaforma di innovazione Gellify ha investito direttamente nella piattaforma Azimut Marketplace by Step.
STEP 4 Business nasce dall’idea di un gruppo di professionisti dall’esperienza ventennale in ambito finanziario: Marco Montagnani, Nuno Couceiro e Alberto Almoguera. Nel capitale della società sono coinvolti anche Andrea Bertini, country manager per l’Italia ed ex illimity bank e ING; e Pierluigi Giannico, ex managing partner di Accenture.
L’operazione è stata strutturata dallo studio Weigmann con il general counsel di Azimut Marita Freddi. STEP 4 Business è stata assistita anche dallo studio CMFC (associazione professionale membro del network NEXIA) e dalla dottoressa Graziella Capellini, esperta dei temi di compliance e dei profili regolatori.
Nel giro di quattro mesi è stata realizzata da STEP 4 Business un’infrastruttura IT complessa e allo stesso tempo in grado di garantire i più alti livelli di sicurezza. Questo anche grazie alla partnership con Be Digitech Solutions, realtà leader in software development e consulenza IT, parte del Gruppo Be Shaping The Future. Be Digitech Solutions sta coordinando le attività di sviluppo e l’integrazione, nella piattaforma STEP, di partner tecnologici, tra cui CRIF, Microsoft Azure, Mia-Platform e Salesforce. I capitali raccolti con il round serviranno per finanziare lo sviluppo internazionale di STEP 4 Business, con il lancio sul mercato in Spagna entro la fine del 2021, in Portogallo e in Brasile nei primi mesi del 2022.
Azimut Marketplace, attiva in Italia, offre i servizi di instant lending di October, l’anticipo fatture digitale di Workinvoice, la gestione dei flussi di cassa internazionali di Ebury, l’accettazione dei pagamenti digitali effettuati su Satispay, i finanziamenti a medio-lungo termine per la crescita di Azimut Direct, la ex Epic) e di finanza agevolata della stessa Crif, e infine i servizi a valore aggiunto per l’impresa di Amazon. Per gli altri mercati, invece, saranno individuati ulteriori partner locali, così da poter rispondere alle specifiche esigenze delle pmi dei rispettivi paesi territorio (si veda altro articolo di BeBeez)
Ricordiamo che Azimut è azionista anche di Gellify avendo partecipato come lead investor al round di finanziamento da 15 milioni di euro effettuato dalla piattaforma di innovazione nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), per cui in ambito venture capital Azimut e Gellify si muovono abitualmente assieme. Inoltre sempre nel 2019 Azimut e Gellify hanno raccolto 65 milioni di euro per Azimut Digitech Fund, analogo fondo di venture capital alternativo di tipo chiuso che si concentra prevalentemente sulle startup europee e porta ad un certo grado di diversificazione a livello globale. Il fondo da 65 milioni di euro è gestito dalla stessa Gellify in partnership con Azimut Libera Impresa sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Questo mese Azimut e Gellify hanno inoltre lanciato ufficialmente il fondo di venture capital da 50 milioni di dollari riservato agli investimenti nelle startup che sviluppano software B2B e basate in Nord Africa e Medio Oriente (Mena), a esclusione di Abu Dhabi (si veda altro articolo di BeBeez).
Marco Montagnani, ceo e fondatore di Step 4 Business, ha dichiarato: “Il modello marketplace consente di sfruttare appieno le nuove tecnologie digitali che, unite all’open banking come fattore abilitante, rendono possibile una piattaforma customer centric e completamente gratuita. La piattaforma Step è una unique selling proposition che semplifica la vita delle piccole e medie imprese grazie ai migliori partner digitali presenti sul mercato, ed è pensata e realizzata insieme ai clienti e per i clienti. I primi risultati raggiunti con Azimut Marketplace by Step in Italia confermano la validità del progetto: in poche settimane si sono registrate oltre 400 imprese, tutte stanno già utilizzando il servizio di AIS e hanno aggregato una media di 2,7 conti aziendali; sono state generate poi oltre 40 opportunità di cross selling per 12 milioni di euro di operazioni in pipeline. La tendenza promettente di questa prima fase ci motiva e ci spinge ad accelerare l’internazionalizzazione del progetto, già pianificata per la fine dell’anno con il lancio di Step España”.
Gabriele Blei, ceo del Gruppo Azimut, ha commentato: “L’investimento in Step 4 Business è in linea con l’attenzione che poniamo da tempo all’evoluzione del mondo fintech a supporto dei nostri progetti di sostegno alle pmi e all’economia reale. Un’attenzione che ci ha portato a sviluppare progetti rivoluzionari come Azimut Token, la prima cartolarizzazione digitale di un asset finanziario disponibile per investire nel credito alternativo, o a lanciare un fondo che permette esposizione agli asset digitali. Sfruttiamo le possibilità offerte dalle piattaforme fintech per i nostri prodotti di alternative credit in prestiti performing, non-performing e di digital lending che alimentano il nostro progetto di neoFinancing rafforzatosi a inizio anno con Azimut Direct e grazie al quale abbiamo erogato finanziamenti per 300 milioni. Seguendo questo stesso spirito innovativo abbiamo creduto per primi nelle potenzialità della piattaforma sviluppata da Step lanciando Azimut Marketplace in Italia e ora, attraverso il co-investimento in Step, seguiremo e parteciperemo anche al percorso di espansione estera in fase di avvio”.
Michele Giordani, managing partner e fondatore di Gellify, ha affermato: “Azimut Marketplace by Step ha immediatamente stimolato in Gellify un forte interesse per la sua visione potente e il posizionamento in un mercato che è scarsamente servito dagli attuali player. Fornisce alle pmi una soluzione a 360 gradi per le loro esigenze di gestione finanziaria, fondendo i migliori servizi e prodotti fintech in un’unica esperienza. Questo approccio permette un’estrema flessibilità ed è aperto all’innovazione costante dei prodotti con un onere normativo minimo, fattore quest’ultimo critico in un mercato in continua evoluzione come quello del fintech. Queste sono le ragioni principali per cui abbiamo deciso di co-investire, oltre alle competenze del team, la vision condivisa dal network internazionale e la scalabilità del modello”.
Enrico Lodi, direttore Generale di Crif, ha aggiunto: “L’innovazione tecnologica per creare sempre maggior valore per imprese e famiglie con soluzioni digitali semplici e smart è centrale nella crescita di CRIF, che recentemente si è confermata per il nono anno consecutivo tra le Top 100 nella classifica IDC FinTech Rankings 2021. Stiamo sostenendo questo percorso di sviluppo secondo un piano industriale che prevede nel triennio 2021-2023 investimenti per complessivi 350 milioni di Euro. Investimenti che sono mirati a consolidare il nostro posizionamento su scala globale e ad arricchire e far evolvere ulteriormente la nostra offerta, in particolare nell’ambito dell’open finance, sia attraverso lo sviluppo delle nostre soluzioni, sia tramite la collaborazione con partner in una logica aperta e di ecosistema”.
Quello in Step è solo l’ultimo di una serie di investimenti in società fintech condotto da Crif. Quest’ultima infatti lo scorso settembre ha annunciato la sigla di una partnership commerciale con Know Your Customer (KYC), scaleup con sede a Hong Kong e uffici a Singapore, in Cina, Irlanda e Regno Unito che fornisce soluzioni digitali per la profilazione di clienti finali per aziende e istituzioni finanziarie di tutto il mondo. La partnership è stata suggellata da un investimento da parte di CRIF nel capitale di KYC. A seguito dell’investimento, Paola Galassi, executive director of B2B Services di Crif, è entrata a far parte del consiglio di amministrazione di Know Your Customer (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso maggio Crif ha annunciato un investimento nell’italiana Fido, fintech che ha creato la prima piattaforma europea su cui è possibile migliorare l’analisi dell’affidabilità dei consumatori grazie all’analisi di segnali digitali e al machine learning (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a maggio Crif ha investito nelle startup fintech/insurtech Fintastico, Bit&Coffee e Criptalia (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso gennaio infine la società emiliana aveva investito nella piattaforma di trade finance we.trade, con cui ha anche siglato un’alleanza strategica (si veda altro articolo di BeBeez) e ha chiuso un accordo con Banca AideXa, banca fintech dedicata alle piccole imprese e alle partite iva fondata da Roberto Nicastro e Federico Sforza (si veda altro articolo di BeBeez).
Gellify e Azimut Digitech Fund insieme hanno partecipato al round da 2 milioni di euro del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e a quello da 5,2 milioni dell’agosto scorso di Enerbrain, scaleup in grado di trasformare gli edifici non residenziali che sprecano energia in strutture più sostenibili utilizzando sensori, attuatori e algoritmi innovativi dell’internet of things (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre hanno investito insieme in Sellrapido, azienda leader in Italia nel software per l’automazione dell’e-commerce (si veda altro articolo di BeBeez); Surge, software di tipo SaaS che permette la prima gestione collaborativa dei dati basata sulla blockchain (si veda altro articolo di BeBeez); Startupbootcamp FashionTech, acceleratore B2B di aziende del FashionTech (si veda altro articolo di BeBeez); Contents, tech company che ha sviluppato una piattaforma SaaS di intelligenza artificiale basata su un perfetto ciclo di interazione tra analisi dei dati e sistemi di apprendimento automatico per aiutare nella comunicazione tutti i tipi di business online (si veda altro articolo di BeBeez); Deep Tier, piattaforma fintech che offre supporto all’intera supply chain, dai capi filiera sino ai sub-fornitori (si veda altro articolo di BeBeez); Sixth Sense, società italiana che propone soluzioni data-driven che grazie all’analisi prescrittiva potenziano i processo decisionali nella gestione delle vendite, nelle relazioni con i clienti e in altre funzioni aziendali strategiche (si veda altro articolo di BeBeez); in Rebo, startup italiana che produce la prima bottiglia riutilizzabile connessa (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nel luglio scorso Azimut e Gellify hanno investito in Workfam, piattaforma SaaS (Software-as-a-Service) con sede a Dubai, che supporta le organizzazioni nella creazione di una forza lavoro soddisfatta (si veda altro articolo di BeBeez).