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La piattaforma di innovazione B2B Gellify ha acquisito la Antreem di Imola, specializzata nello sviluppo di soluzioni per la trasformazione digitale di medie e grandi imprese (si veda qui il comunicato stampa di Gellify e qui quello di Antreem). Antreem nell’operazione è stata affiancata da Thymos.
Antreem lavora soprattutto con istituzioni finanziarie, gdo, società biotech e aziende manifatturiere per progetti riguardanti, fra l’altro, Industry 4.0, eWallet, blockchain, home banking, innovation room, riconoscimento facciale, sistemi di pagamento. Tra le aziende che hanno scelto le soluzioni Antreem rientrano BPER, Prometeia, BP Sondrio, Intesa Sanpaolo, il Teatro Piccolo di Milano, Vivaticket, CRIF, Alfasigma, Finantix e CEFLA. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 1 milione di euro e un ebitda di 89 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Antreem sosterrà in chiave evolutiva, insieme a Gellify, i propri clienti nei percorsi di digital transformation, collaborando a stretto contatto con i responsabili dei sistemi IT di grandi e medie imprese e facendo leva su importanti referenze in ambito bancario, assicurativo e manifatturiero. Antreem si inserisce nell’ecosistema Gellify con un nuovo dipartimento strategico, portando all’interno del gruppo le competenze IT e di design del team, da sempre punto di forza e forza trainante del successo dell’azienda. L’acquisizione di Antreem rappresenta un’importante operazione industriale per Gellify, finalizzata a rafforzare un’offerta ancora più completa ed integrata in grado di spaziare dal disegno strategico fino all’esecuzione end to end di progetti di innovazione digitale.
Fabio Poli, ceo di Antreem, ha commentato: “In questi anni siamo cresciuti, mantenendo costante il nostro approccio innovativo, l’alta qualità del lavoro svolto e il rapporto sempre etico e trasparente con i nostri clienti. Quando abbiamo conosciuto Gellify, è stato chiaro fin da subito come valori e competenze fossero in perfetta sinergia per continuare a crescere insieme. Insieme, saremo in grado di rispondere a esigenze e sfide sempre maggiori, adeguate alle aspettative dei nostri clienti e del mercato, ora come non mai alla continua ricerca di partner tecnologici affidabili e competenti.”
Gianluca Giovannetti, direttore generale di Gellify, ha aggiunto: “La sinergia con Antreem rappresenta un importante momento di svolta per entrambe le realtà. Insieme offriremo le nostre competenze distintive ai clienti per sviluppare i processi di innovazione e transformazione digitale in modo sempre più completo e in grado di coinvolgere tutti gli ambiti d’impresa. L’obiettivo dell’operazione, parte del nostro piano industriale, esprime appieno la volontà di affiancare sempre più da vicino le aziende italiane ed estere nell’innovazione tecnologica e strategica, incrementandone la competitività”.
Gellify ha condotto numerosi investimenti in tandem con Azimut Digitech Fund, visto che il fondo da 65 milioni di euro è gestito dalla stessa Gellify in partnership con Azimut Libera Impresa sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e visto che il gruppo Azimut nell’ottobre 2019 ha partecipato come lead investor al round da 15 milioni di euro della piattaforma di innovazione B2B (si veda altro articolo di BeBeez).
In particolare, Gellify e Azimut Digitech Fund hanno investito in: Jointly, startup italiana attiva nel welfare privato; TwinOne, startup italiana che lavora nel campo delle tecnologie visive; Miraitek4.0, startup spin-off del Politecnico di Milano che integra soluzioni di Industrial IoT per la digitalizzazione della fabbrica; Enerbrain, scaleup in grado di trasformare gli edifici non residenziali, che sprecano energia, in strutture più intelligenti e sostenibili utilizzando sensori, attuatori e algoritmi innovativi dell’internet of things e nuovi algoritmi; Workfam, piattaforma SaaS (Software-as-a-Service) con sede a Dubai, che supporta le organizzazioni nella creazione di una forza lavoro soddisfatta; Sixth Sense, società italiana che propone soluzioni data-driven che grazie all’analisi prescrittiva potenziano i processo decisionali nella gestione delle vendite, nelle relazioni con i clienti e in altre funzioni aziendali strategiche; Rebo, startup italiana che produce la prima bottiglia riutilizzabile connessa.