Nel settembre scorso la scaleup fintech londinese TrueLayer, fondata nel 2016 dagli italiani Francesco Simoneschi (ceo) e Luca Martinetti (cto), ha incassato un round di serie C da 25 milioni di dollari Lo hanno sottoscritto gli investitori esistenti, ossia: la holding di investimento cinese specializzata in tech Tencent Holdings, il fondo sovrano di Singapore Temasek, e i fondi di venture capita Northzone, Connect Ventures e Anthemis. Lo ha scritto nei giorni scorsi Simoneschi in un post nel suo blog.
Si tratta del quinto round per la TrueLayer, dopo il round di serie C da 35 milioni di dollari del giugno 2019 sottoscritto da Tencent Holdings e Temasek (si veda altro articolo di BeBeez); quello da 7,5 milioni di dollari sottoscritto dal fondo di venture capital britannico Northzone nel luglio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez); il round da un milione di dollari del febbraio 2017 da parte di Connect Ventures; un altro round da 3 milioni di dollari da parte di Anthemis. TrueLayer dalla fondazione ha raccolto così circa 72 milioni di dollari dagli investitori.
La fintech produce le cosiddette APIs (Application Programming Interfaces), ovvero interfacce informatiche che consentono di sviluppare applicazioni e servizi che utilizzano dati messi a disposizione dall’infrastruttura tecnologica di un’istituzione finanziaria terza, tipicamente una banca, in virtù di quanto previsto dalla seconda direttiva Ue sui servizi di pagamento (PSD2), che in sostanza sancisce l’ingresso nell’era dell’open banking e quindi la possibilità per aziende e privati di accedere a nuovi servizi di informazione e di pagamento in tempo reale sui propri conti correnti. La scaleup è uno dei fornitori del commercial service della Corona inglese. Nell’ultimo anno, TrueLayer ha ampliato a tutta Europa l’accesso alla sua piattaforma e collaborato con le fintech Nutmeg, Revolut e Freetrade per offrire servizi di open banking al di là dell’accesso ai conti corrente. Inoltre, TrueLayer ha lanciato Api Insights, che automatizza l’analisi dei dati per rilevare modelli e tendenze, aiutando le società finanziarie a intercettare i comportamenti finanziari dei clienti. Infine, ha aperto un ufficio a Milano.
L’ad di TrueLayer Francesco Simoneschi ha detto: “Non vediamo l’ora di espanderci in tre continenti nei prossimi anni, oltre a innovare le infrastrutture core di open banking per fornire nuovi servizi ai nostri clienti, come i payout e i portafogli elettronici.Siamo lieti e orgogliosi di collaborare nuovamente con organizzazioni e investitori globali di così alto profilo. Per noi è fondamentale avere partner che siano allineati con la nostra strategia a lungo termine”.