di Paola Stringa
xFarm Technologies, la tech company di origini alessandrine fondata nel 2017 per digitalizzare le aziende agricole, ha concluso un secondo round (Serie B), questa volta da 17 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Con il primo, nel 2019, aveva incassato 3 milioni di euro dai fondi United Ventures (lead investor) e TiVenture SA, venture capital della svizzera Fondazione Centenario BancaStato (si veda qui altro articolo BeBeez).
A guidare il nuovo round è un gruppo di fondi di investimento internazionali del settore tech, e cioè Swisscom Ventures in qualità di Lead Investor, Neva SGR (Gruppo Intesa Sanpaolo), Emerald Technology Ventures, (fondo svizzero che lo scorso aprile ha lanciato un fondo totalmente focalizzato sulla rivoluzione del packaging sostenibile), NovaCapital (che affianca gli investitori nella ricerca di soluzioni tecnologiche nell’ambito dell’economia circolare) e Grey Silo Ventures. Ha partecipato in misura significativa la stessa United Ventures, che rinnova la fiducia grazie ai rilevanti traguardi raggiunti dalla tech company negli ultimi due anni.
Fondata nel 2017 da Matteo Vanotti (ceo) e dai co-founder Salvatore Ferullo (cto) e Martino Poretti (head of IoT), xFarm Technologies ha sviluppato una piattaforma digitale, basata su un modello di business di tipo freemium, che integra un software gestionale su cloud, sensori IoT per i campi e un marketplace con servizi ad alto valore aggiunto, come soluzioni per l’ottimizzazione dell’irrigazione, previsioni agro-meteorologiche, modelli di patologie e relativi segnali di allerta, infine servizi per l’agricoltura di precisione, supporta e semplifica il lavoro di 110.000 aziende, estese su 1,5 milioni di ettari, in 100 Paesi.
Grazie al capitale raccolto xFarm Technologies intende sviluppare e migliorare ancora la piattaforma, dotandola di nuove funzionalità, sfruttando tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, volte sia a garantire un maggior controllo della sostenibilità sia a supportare sempre meglio anche altre filiere, come quella della gestione degli allevamenti. La società ha chiuso il 2021 con ricavi quasi triplicati a 2 milioni, in sostaziale pareggio operativo e una liquidità netta di 370 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Matteo Vanotti ceo di xFarm Technologies ha dichiarato: “La forza di xFarm Technologies è il suo spiccato carattere innovativo che consente di gestire la complessità dei bisogni degli agricoltori, dei produttori di macchinari e di tutti gli stakeholders della filiera. Oggi più che mai per le aziende agricole è fondamentale semplificare e rendere più efficienti i processi per far fronte alle sfide che sempre di più colpiscono il settore. L’agricoltura è un mercato in forte evoluzione, in cui xFarm Technologies vuole essere protagonista per migliorare, con la digitalizzazione, la vita di migliaia di agricoltori”.
“Le piattaforme digitali combinate con l’IoT stanno cambiando profondamente l’agricoltura. L’adozione di queste nuove tecnologie, infatti, sta ponendo le basi per produrre in modo più sostenibile e affrontare le sfide del cambiamento climatico” afferma Alexander Schlaepfer, partner di Swisscom Ventures e nuovo membro del CdA di xFarm Technologies, che continua “Siamo rimasti colpiti dall’esperienza dei fondatori e dalla qualità dei clienti. È impressionante la velocità con cui le aziende agroalimentari e i costruttori di macchine agricole hanno integrato i servizi di xFarm Technologies nei loro business. Questo, dopo Ecorobotics, (che ha vinto la StartUp Challenge di Swisscom. Nel 2021 Swisscom Ventures ha investito in Ecorobotix partecipando a un round C. Inoltre Swisscom supporta Ecorobotix con la sua competenza nel 5G, ndr), è il nostro secondo investimento nel settore dello smart farming e sottolinea il continuo impegno di Swisscom nel consentire la transizione digitale dell’agricoltura verso una produzione sostenibile”.
Mario Costantini, ceo di Neva sgr ha concluso: “xFarm Technologies, realtà con un’impronta internazionale, coniuga gli aspetti di digital transformation con la transizione del settore agroalimentare verso modelli più sostenibili e in linea con i principi ESG, sempre più centrali nell’economia del futuro”.
Swisscom Ventures, la società svizzera che investe in startup con soluzioni tecnologiche disruptive, insieme a Balderton Capital, Six FinTech Ventures, Left Lane, Speedinvest, Visionaries Club e Zinal Growth, ha partecipato lo scorso marzo al round di finanziamento da 80 milioni di dollari della piattaforma di gestione della spesa aziendale all-in-one europea, Yokoy Group.
Neva sgr, il braccio di corporate venture capital di Intesa San Paolo, partecipata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, progetta e gestisce fondi di investimento per investitori professionali interessati a cogliere la diversificazione e le opportunità ad alto rendimento offerte dagli investimenti di Venture Capital. Nel 2021 ha stretto una partnership con Intesa San Paolo Private Banking per intercettare le startup ad alto contenuto tecnologico e supportarne la crescita (qui il comunicato stampa), e ha recentemente investito in BetaGlue Technologies, fondata dal direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Oncologica Addominale a indirizzo Epatobiliare dell’Istituto Tumori di Napoli e specializzata in terapie innovative per il trattamento dei tumori (si veda altro articolo di BeBeez) e nella proptech Casavo, in un round da 100 milioni di euro di equity, guidato da Exor (si veda altro articolo di BeBeez).
NovaCapital, la holding di partecipazioni guidata da imprenditori e manager e presieduta da Paolo Merloni, lo scorso gennaio è entrata nel capitale sociale di HBI (Human Bio Innovation), azienda che progetta soluzioni industriali per l’implementazione dell’economia circolare (si veda altro articolo di BeBeez).
Grey Silo Ventures, è appena nata dall’azienda vicentina Cereal Docks, attiva nella prima trasformazione agro-alimentare, per acquisire quote di startup e supportarle nella crescita. Investe in progetti innovativi e idee visionarie, facendo leva sulla visione imprenditoriale del Gruppo, sulla sua conoscenza del settore e su un advisory board con esperienza nell’open innovation, nel corporate venturing e nell’accelerazione.