Sono più di 100 i sottoscrittori di Italian Founders Fund (IFF), il primo fondo di venture capital italiano nato da founder per i founder per iniziativa di Koinos Capital, la sgr indipendente di private equity, fondata nel 2020 da Marco Morgese (di cui è l’ad dallo scorso marzo, si veda altro articolo di BeBeez), Francesco Fumagalli, Marco Airoldi e con la presidenza operativa di Beppe Fumagalli (si veda qui il comunicato stampa).
Il fondo, con una raccolta già realizzata di oltre 50 milioni di euro di capitali interamente privati, e un target ormai vicino a 60 milioni di euro, è sostenuto da numerosi imprenditori italiani di diverse generazioni, esperienze e competenze con l’obiettivo di sviluppare, alimentare e accrescere l’ecosistema digitale e dell’innovazione nel paese, A questi si sono affiancati una ventina di family office e alcuni dei migliori professionisti dell’ecosistema italiano per complementare network e competenze.
Italian Founders Fund opera con una strategia di lead investor in fase pre-seed e seed su startup innovative fondate da imprenditori italiani, in Italia o all’estero, o startup estere interessate alla crescita sul mercato italiano. IFF mira a finalizzare 25 operazioni nell’arco della sua durata, con investimenti per singola società di valore compreso tra 500 mila euro e 1,5 milioni di euro, con la possibilità, di ulteriori 25 milioni in round successivi.
L’iniziativa ha registrato così tanto interesse già in fase di fundraising da aver permesso subito al fondo di finalizzare i primi due investimenti (già annunciati) in realtà innovative come JetHR, azienda che ha creato una piattaforma innovativa di gestione delle risorse umane per startup e pmi, in cui è stato effettuato il più grande pre-seed round in Italia con un co-investimento IFF con Exor Ventures (si veda altro articolo di BeBeez) e che, a pochi mesi dalla nascita, ha già raggiunto 1 milione di ricavi ricorrenti, posizionandosi nel 10% delle startup software as a service a più rapida crescita al mondo; e Glaut, che è stata fondata alla fine dell’anno scorso da Matteo Cera e Giovanni del Gallo, con l’obiettivo di fornire alla aziende B2C uno strumento (sondaggi convenzionali) che consenta loro di prendere decisioni commerciali migliori grazie a un determinato uso dell’intelligenza artificiale. La società ha annunciato un primo round da 1,4 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez), con la partecipazione di vari fondi e angel internazionali. In aggiunta, sono già tre le nuove operazioni in corso di finalizzazione.
Alla guida del fondo IFF, Lorenzo Franzi, già partner di Global Founders Capital, il fondo di VC di Rocket Internet ha commentato: “Inizia un nuovo capitolo per il venture capital italiano. Avere 100 investitori tra founder e personalità chiave del mondo imprenditoriale e dell’innovazione italiani – un unicum per il segmento – e la presenza, nel comitato di investimento, di esponenti della community di founder e investitori di lungo corso – ci permetterà di sviluppare un’operazione di sistema, per promuovere e sostenere un comparto strategico promettente per il quale finalmente possiamo fare molto di più, chiamando a raccolta tutte le forze del paese per disegnare l’economia del futuro. Con l’esperienza e il network dei nostri founders – che hanno creato realtà che complessivamente danno lavoro a 55 mila dipendenti e fatturano circa 5,2 miliardi di euro – vogliamo permettere ai talenti e a validi progetti che andremo a intercettare di nascere e crescere per trasformare la potenzialità in aziende capaci di generare valore, cambiamento e posti di lavoro”.
Morgese ha aggiunto: “Questa tipologia di fondi di founders è già presente in mercati dove l’innovazione è fortemente al centro delle politiche di sviluppo industriale. Li vediamo negli USA con Founders Fund, che ha quasi 20 anni di vita, ma anche in Europa dove in Germania opera 10x founders, in Francia con Galion.exe, in Scandinavia con ByFounders e Dutch Founders Fund in Olanda. In quest’ottica di centralità dell’innovazione per lo sviluppo industriale del paese, il progetto IFF è la naturale evoluzione di Koinos da società di gestione focalizzata su attività di private equity per piccole e medie imprese italiane a piattaforma multi-asset, facendo leva sul forte spirito imprenditoriale che ci connota”.
Ad aver creduto in IFF sono stati numerosi founder coinvolti, tra cui figurano i fondatori di alcuni dei più importanti player nel mondo digitale e imprenditoriale italiano.
Unicorni ma anche aziende oggi quotate o exit di successo, e imprenditori dai 24 ai 65 anni provenienti da tutto il territorio, che hanno deciso di unirsi al progetto come: Giuseppe Amitrano (Dils), Gabriele Antonelli (SpazioDati), Marcello Ascani (Flatmates Agency), Alessandro Ballerio (Elmec Informatica), Michele Barbera (SpazioDati), Paolo Barletta (Arsenale Group), Luca Barsotti (Spazio Dati), Paolo Basilico (Kairos Group), Francesco Beraldi (Alkemy), Ludovico Callerio (Testbusters), Fabio Cannavale (lastminute.com), Michele Casucci (Certilogo), Pietro Cavalchini (RealStep), Michela Colli (TWT), Andrea Colombo (Tulou), Davide Dattoli (Talent Garden), Matteo de Brabant (JAKALA), Paolo De Nadai (WeRoad), Marco De Rossi (WeSchool), Luca De Vito (Link HR), Riccardo Donadon (H-Farm), Luca Ferrari (Bending Spoons), Luca Foresti (Santagostino), Alessandro Fracassi (Moltiply), Marco Franciosa (Next 14), Francesco Fumagalli (Koinos Capital), Andrea Giannangelo (iubenda), Enrico Giacomelli (Namirial), Carlo Gualandri (Soldo), Danilo Iervolino (Multiversity), Matteo Lai (Empatica), Elena Lanati (Indicon), Marco Magnocavallo (Tannico), Simone Mancini (Scalapay), Roberto Marazzini (Boolean Careers), Luca Mascaro (Sketchin), Giuliano Messina (SosTariffe), Andrea Mignanelli (Cerved Group), Giacomo Moiso (Fluentify), Roberto Nicastro (Banca Aidexa), Diego Palano (Spiagge.it), Daniele Perito (Faire), Jacopo Pertile (AzzurroDigitale), Marco Pescarmona (Moltiply), Stefano Portu (ShopFully), Ivan Ranza (Epicode), Daniele Ratti (Fatture in Cloud), Donato Romano (La Piadineria), Luca Rossettini (D-Orbit), Enrico Saraval (Comdata), Federico Sargenti (Everli), Stefano Sirolli (RealStep), Davide Tavaniello (Hippocrates Holding), Paolo Tramonti (Bios Line), Fabio Troiani (BIP), Marco Trombetti (Translated), Marco Vittorelli (Openjobmetis), Francesco Zaccariello (Atida eFarma), Riccardo Zacconi (King.com), Giada Zhang (Mulan Group).
Ricordiamo infine che Koinos Capital è la ex joint venture tra Anthilia sgr e Augens Capital lanciata nel marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) ma mai decollata, e che nel luglio 2019 era stata comprata da Gianni Mion (ex top manager dei Benetton e presidente di Edizione, la holding della famiglia Benetton) e Carmine Meoli (ex consigliere di Autogrill), insieme a Marco Airoldi (ex ad e dg del gruppo Benetton), Francesco Fumagalli (figlio di Beppe e oggi anche attivo investitore in startup), Matteo Manfredi e Cristiano Cirulli e poi ribattezzata appunto Koinos Capital (si veda altro articolo di BeBeez), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di aziende italiane familiari eccellenti di fatturato compreso tra i 20 e i 100 milioni di euro e sostenerne i processi di aggregazione e di consolidamento settoriale (buy and build).