C’è una nuova presenza italiana importante nell’ultima all’ultima tranche del round di Serie A da 40 milioni di dollari di Skydweller Aero, scaleup statunitense che opera nel settore dei velivoli a pilotaggio autonomo, cosiddetti Unmanned aircraft systems o UASs, e alimentati a energia solare, che già aveva raccolto i primi 32 milioni di dollari del round nel novembre 2019, grazie soprattutto all’investimento condotto dal colosso dell’aerospaziale quotato a Piazza Affari Leonardo spa (si veda qui il comunicato stampa di allora).
L’ultima tranche da 8 milioni di dollari del round è stata infatti sottoscritta per 4 milioni di di dollari dal fondo Neva First, gestito da Neva sgr (gruppo Intesa Sanpaolo), affiancato dalla stessa Leonardo e da Marlinspike Capital e da Advection Growth Capital (si veda qui il comunicato stampa di Neva sgr e qui quello di Skydweller Aero). Al round ha partecipato anche Palantir Technologies, società quotata a Wall Street specializzata nella costruzione di piattaforme di dati aziendali dedicate a organizzazioni complesse, con la quale la società ha siglato una partnership con l’obiettivo di utilizzarne la tecnologia sui propri aerei. In precedenza nel capitale della scaleup erano entrati anche ACE Investment Partners e ACE&Company (si veda qui Crunchbase).
Fondata da John Parkes e Robert Miller e con sedi negli Usa (Washington) e Spagna (Madrid, Ciudad Real), Skydweller Aero ha sviluppato una tecnologia che potrà essere impiegata nei campi della sorveglianza terrestre e marittima, nel monitoraggio ambientale e delle infrastrutture, nei servizi di geoinformazione, nelle telecomunicazioni e nella navigazione di precisione. Il sistema può essere inoltre rapidamente dispiegato per fornire comunicazioni a supporto degli operatori in situazioni di emergenza e calamità.
“Skydweller Aero ha sviluppato una tecnologia unica e straordinaria che va nella direzione della sostenibilità ambientale”, ha spiegato Mario Costantini, amministratore delegato di Neva sgr, che ha aggiunto: “Riteniamo che il business della società possa avere ricadute positive anche per l’economia del nostro Paese in un settore industriale da sempre strategico per l’Italia, con grandi prospettive di crescita. La capacità di raccogliere investimenti e attrarre investitori e partner industriali in tutto il mondo in pochissimo tempo conferma l’enorme potenziale di Skydweller Aero per diventare una billion company”.
Robert Miller, ceo di Skydweller Aero, ha aggiunto: “Siamo onorati di poter contare sull’investimento di Neva Sgr nella nostra tecnologia all’avanguardia. Questa partnership fornisce un supporto importante all’economia globale, contribuendo alla trasformazione dei mercati della sorveglianza e delle telecomunicazioni e, al tempo stesso, sostenendo lo sviluppo delle tecnologie pulite”.
Ricordiamo che Neva sgr è direttamente controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del gruppo dedicata all’innovazione. Il fondo Neva First era stato lanciato nell’agosto 2020 e ha annunciato il closing parziale della raccolta a 150 milioni di euro lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo ha un target di raccolta di 250 milioni di euro entro fine 2021, di cui 50 milioni sono stati sottoscritti da quattro fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, Cariparo, Carifirenze, Carilucca) e altri 100 milioni sono stati messi a disposizione dalla stessa Intesa Sanpaolo. Per terminare la raccolta del fondo l’sgr si rivolge ora anche alla clientela qualificata di Intesa Sanpaolo Private Banking, cui cui ha stretto una partnership lo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez).
Il portafoglio del Fondo Neva First a oggi conta 14 investimenti a cui si aggiungono gli investimenti in fondi internazionali strumentali alle partnership relative al deal flow, per un impegno complessivo di oltre 60 milioni di euro.
Nei giorni scorsi Neva sgr ha siglato un accordo con Materias, un incubatore di nuove tecnologie nel settore dei materiali avanzati, partecipato dallo scorso luglio anche da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez), affinché affianchi Neva nella due diligence sulle idee e le startup in cui investire. Il progetto è stato presentato dal presidente del gruppo bancario, Gian Maria Gros-Pietro a Napoli durante un incontro per discutere del rapporto tra ricerca e business. Nato nel 2016 da un’intuizione dell’ex ministro e presidente del CNR, Luigi Nicolais, Materias annovera tra i soci anche il gruppo Dompé (che nel dicembre 2019 aveva investito 3 milioni di euro), IBSA Farmaceutici Italia (parte del gruppo svizzero IBSA), MPA Development e WE (la holding dei fondatori).