Newcleo ha chiuso, in due mesi, il megaround da 300 milioni di euro annunciato lo scorso marzo (si veda altro articolo BeBeez).
La raccolta è stata sottoscritta per due terzi dagli investitori già presenti nel capitale della scaleup con sedi in Gran Bretagna e Italia, che punta a sviluppare reattori nucleari di quarta generazione, che contribuiscano a eliminare la dipendenza dai combustibili fossili riutilizzando le scorie inquinanti per produrre altra energia (si veda qui il comunicato stampa).
La delibera del nuovo round ha seguito di pochi mesi il precedente, chiuso lo scorso settembre 2021, quando la scaleup ha raccolto 118 milioni di dollari in un aumento di capitale, al quale hanno partecipato anche la rete italiana di business angel Club degli Investitori (con 2,3 milioni di euro), LIFTT, veicolo di investimento in startup nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links (Liftt tra l’altro è presieduta da Stefano Buono, che di Newcleo e fondatore e ceo), ed Exor Seeds, il braccio di venture capital di Exor, holding quotata della famiglia Agnelli (si veda articolo di BeBeez). Contestualmente a quel round, era stata annunciata anche l’acquisizione della statunitese Hydromine Nuclear Energy sarl (HNE) da Hydromine Global Holdings sarl, società interamente controllata da Hydromine Inc,gruppo Usa specializzato nella produzione di energia in modo sostenibile.
Nel capitale della scaleup compaiono inoltre la famiglia Drago (De Agostini), il banchiere Claudio Costamagna, l’ex ceo di Ubi Victor Massiah, e Azimut. A loro si sono uniti diversi fondi di venture capital internazionali e altri protagonisti della finanza italiana come la famiglia Rovati, Davide e Vittorio Malacalza, la Novacapital di Paolo Merloni e la dinastia svedese Lundin. Tra i nuovi finanziatori c’è anche MITO Technology con il fondo Progress Tech Transfer, che ha investito 3 milioni nell’operazione (si veda qui il post su Linkedin).
In occasione del lancio dell’ultimo round lo scorso marzo, erano stati nominati cinque amministratori non esecutivi ed era stato contestualmente siglato un accordo con ENEA per creare fuori dall’Italia il primo prototipo di reattore di nuova generazione modulare raffreddato a piombo (si veda qui il comunicato stampa).
La società è infatti al lavoro sulla progettazione e costruzione di reattori in grado di ridurre la produzione di scorie e di utilizzare come combustibile quelle generate dai vecchi reattori, chiudendone il ciclo e ha già stretto alcuni contratti per progetti sperimentali in Regno Unito e in Francia. Di recente, in particolare, Newcleo ha costituito una sussidiaria a Parigi e stretto un accordo esplorativo con la multinazionale dell’energia locale Orano. Sono, inoltre, in corso contatti con altre utility francesi.
Nonostante la sede sia in Regno Unito, Newcleo svolge gran parte delle attività di ricerca e sviluppo a Torino. Grazie anche ai nuovi fondi, la startup conta di arrivare entro la fine del 2023 a un organico di oltre 500 persone, distribuite fra Regno Unito, Francia e appunto Italia. Nel Paese la società ha in essere anche una collaborazione con Enea per la costruzione di un prototipo di rettore non nucleare.
“Newcleo si sta muovendo rapidamente per rispondere alla pressante esigenza di energia pulita e sostenibile”, ha sottolineato Buono commentando l’esito del nuovo round. “I recenti sviluppi geopolitici hanno rafforzato l’importanza del nucleare ai fini della sicurezza energetica globale e il necessario cambiamento di passo negli sforzi di decarbonizzazione. Lo slancio è forte e l’appetito del mercato dei capitali è evidente. Questo è il momento giusto per cambiare il paradigma dell’energia nucleare verso una nuova tecnologia, che possa efficacemente affrontare le maggiori preoccupazioni della nostra industria” – costi, sicurezza e rifiuti – “in modo sostenibile”.
Oltre a Buono, che è anche l’ex fondatore di Advanced Accelerator Applications, gruppo farmaceutico specializzato nella medicina nucleare quotato al Nasdaq e venduto a Novartis nel 2018, Il team di Newcleo comprende il chief scientific officer Luciano Cinotti, ed Elisabeth Rizzotti in veste di direttore generale e ceo delle attività di ricerca in Italia. Tra i sostenitori del progetto c’è anche Il premio Nobel Carlo Rubbia, che ha inventato gli ADS (Accelerator Driven Systems) quando era direttore generale del CERN (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare), e che condivide la visione di energia nucleare pulita di newcleo.
Quanto ai cinque nuovi consiglieri entrati in società, si tratta di Adrienne Kelbie, amministratore non esecutivo indipendente, presidente della sezione Nuclear Waste Services della Nuclear Decommissioning Authority (NDA) NED; Julia Pyke, amministratore non esecutivo indipendente, attualmente direttore finanziario ed economico regolamento per Sizewell C nel Regno Unito; Kathryn Kerle, amministratore non esecutivo indipendente, dirigente finanziario con oltre 40 anni esperienza internazionale nel settore bancario e della gestione del rischio; Raffaele Petrone, amministratore non esecutivo, investitore, uomo d’affari e imprenditore; e Ruben Levi, amministratore non esecutivo investitore, e fisico nucleare.