A quasi cinque anni di distanza dal lancio del fondo Poli360 (si veda altro articolo di BeBeez), Politecnico di Milano e 360 Capital Partners hanno replicato con Poli360 II, un nuovo veicolo che come il suo predecessore si focalizzerà su investimenti seed/early stage nell’ambito del trasferimento tecnologico e della digital transformation.
Il fondo sarà aperto a sottoscrizione di investitori sia istituzionali che corporate che vogliono supportare il Politecnico e i suoi ricercatori nel creare i campioni del deeptech del futuro.
Dal suo lancio nel 2018, Poli360 ha guidato venti investimenti complessivi, sette dei quali hanno già raccolto oltre 60 milioni di euro in round di rifinanziamento con altri fondi italiani ed esteri. Il primo investimento di Poli360 risale al 2019 e ha interessato Phononic Vibes, una startup focalizzata nel settore dei materiali innovativi per l’isolamento acustico (si veda altro articolo di BeBeez), mentre l’ultimo è stato quello in Sinergy Flow, la startup deep-tech di PoliHub, che sviluppa batterie innovative per la transizione energetica, che ha concluso un round di raccolta da 1,8 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra i precedenti investimenti di Poli360 si menzionano anche quello dello scorso ottobre con Brembo e RoboIT in PhotonPath, società che sviluppa prodotti basati sulla fotonica integrata (si veda altro articolo di BeBeez). A giugno 2022, invece, Poli360 aveva partecipato insieme ad altri investitori come CDP Venture Capital sgr ed Eureka! Fund I – Technology Transfer a un ulteriore round da 6 milioni di euro in Phononic Vibes (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nei mesi precedenti aveva portato a termine ulteriori investimenti in Lithium Laser (startup che sta sviluppando un laser rivoluzionario per la lavorazione veloce di componenti con risoluzione submicrometrica), Eye4nir (
DonatellaSciuto, rettrice del Politecnico di Milano ha commentato: “Poli360 è nato come un ‘esperimento’ unico nel suo genere. Cinque anni fa, insieme a 360 Capital, abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa ambiziosa: siamo stati il primo ateneo a dotarsi di un fondo di venture capital dedicato. Oggi i risultati ci danno ragione”.
Nader Sabbaghian, general partner di 360 Capital, ha aggiunto: “Il Tech transfer deve essere funzionale alla creazione di un dealflow di aziende deeptech di qualità. Ci auspichiamo di assistere sempre di più alla nascita di nuove iniziative in grado di attrarre i capitali italiani ed esteri necessari a sostenere la propria crescita, da round di serie A in avanti. Inoltre, ci auguriamo di vedere un interesse crescente da parte delle grandi corporate e degli investitori istituzionali in questo tipo di progetti, portando a un incremento significativo dei capitali investiti nel settore. Ci auspichiamo che ciò avvenga nei prossimi anni e con Poli360 II ci poniamo
l’obiettivo di continuare a essere protagonisti del processo di crescita del settore del trasferimento tecnologico italiano”.
360 Capital, fondata da Fausto Boni, è una società di gestione di fondi di venture capital che investe in imprese innovative europee in fase early stage nei settori deep tech e digital, guidata da un team di professionisti che operano nelle sedi di Parigi e Milano. Con un patrimonio di 400 milioni di euro e con oltre 60 aziende in portafoglio, nel 2021 ha concluso ben 11 nuovi investimenti e 13 exit (si veda altro articolo di BeBeez), mentre lo scorso giugno ha annunciato il closing del suo nuovo fondo seed 360 Square II a 45 milioni di euro, che ha l’obiettivo di investire in società in fase pre-seed e seed, con ticket compreso tra 200.000 e 2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez),