Il Fondo Corporate Partners I, gestito da CDP Venture Capital sgr, ha annunciato ieri il primo closing del comparto Energy Tech a quota 80 milioni di euro su un target di 100 milioni, grazie anche agli impegni raccolti da Baker Hughes, Edison, Snam e Italgas (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che fondo è un veicolo di corporate venture capital che, come il nome suggerisce, mira a coinvolgere le principali aziende italiane negli investimenti in startup e pmi innovative italiane appartenenti ai settori più strategici per il Paese . Il nuovo fondo agisce su quattro comparti: IndustryTech (orientato alla ricerca di soluzioni legate a nuove tecnologie nel settore manifatturiero, per la produzione e l’automazione industriale nei campi della robotica, stampa 3d, Internet of Things, applicazioni di nuovi software e hardware per la gestione e il controllo dei processi o soluzioni per la sicurezza degli operatori tramite realtà virtuale e aumentata), InfraTech (specializzato sui processi di progettazione, pianificazione, monitoraggio e gestione di cantieri e infrastrutture), ServiceTech (transizione digitale delle aziende nell’ambito dei servizi) e appunto EnergyTech (focalizzato sulla transizione energetica). Obiettivo di raccolta per ciascun comparto è di 100 milioni di euro.
Lo scorso giugno era stato annunciato il primo closing del comparto Service Tech a quota 60 milioni di euro, grazie anche agli impegni raccolti da BNL BNP Paribas e da GPI, società quotata a Piazza Affari, leader nei sistemi informativi e servizi per la sanità e il sociale (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nel settembre 2021, contestualmente all’annuncio del lancio del nuovo veicolo, era stato comunicato che il comparto Industry Tech aveva già raggiunto impegni di investimento da varie aziende per 57 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). In quel caso, le prime aziende ad aver aderito al progetto di Cdp Venture Capital erano state il Gruppo Adler, tra i principali produttori di componentistica auto, e il gruppo siderurgico Marcegaglia.
Il Fondo Corporate Partners I è gestito dal responsabile del fondo Marino Giocondi, insieme a Enrico Filì, partner del comparto Industry Tech, e Laura Scaramella, partner del comparto Service Tech. Sono parte del team: Claudio Bruno, Francesco Mezzina, Carlotta Orlando, Gregorio Rodriguez d’Acri, Riccardo Maria Ricci e Jacopo Volpi.
Tornando al comparto Energy Tech, l’obiettivo è investire in startup e pmi ad alto potenziale innovativo ed impegnate nella sfida della transizione energetica, promuovendone lo sviluppo in collaborazione con utility di rilievo, nel ruolo di Limited Partner del comparto. I principali ambiti di interesse riguardano la transizione energetica e la circolarità, e in particolare soluzioni per l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, la cattura, gestione e stoccaggio della CO2, il monitoraggio e la gestione delle reti di distribuzione, i servizi di flessibilità e le comunità energetiche, così come l’esplorazione dei vettori energetici emergenti come l’idrogeno e altri gas rinnovabili.
Gli operatori coinvolti come investitori nel Fondo Corporate Partners I hanno la possibilità di avere un osservatorio privilegiato sui trend emergenti e sul mondo dei nuovi progetti innovativi in ambito energy, partecipando in modo attivo all’esplorazione di opportunità tecnologiche e alla ricerca di startup per supportare ed accelerare l’evoluzione del proprio modello di business in accordo con il percorso di transizione energetica.
Enrico Resmini, amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital sgr, ha commentato: “Per vincere la sfida della transizione energetica è necessario accelerare la collaborazione fra le grandi aziende del settore e le nuove realtà greentech emergenti. Per questo abbiamo creato un comparto dedicato all’Energy Tech all’interno del Fondo Corporate Partners I, il nostro strumento di corporate venture capital, perché in questo settore stimolare l’open innovation significa alimentare la contaminazione fra modelli di impresa agili come quelli delle startup e l’esperienza dei grandi player. Siamo molto soddisfatti di accogliere Baker Hughes, Edison, Snam e Italgas come corporate partners di questo viaggio”.
“La transizione energetica è un percorso di lungo periodo, che ha fatto molti progressi negli ultimi anni ma che ha bisogno di una decisa accelerazione per permettere all’industria di raggiungere i suoi obiettivi di impatto-zero”, ha aggiunto Luca Maria Rossi, Vice President New Frontiers di Baker Hughes, che ha continuato: “Questo percorso passa da corposi investimenti in Ricerca e Sviluppo, ma anche dal supporto alle start-up per lo sviluppo di tecnologie innovative per rendere la transizione energetica sempre più una realtà. È quanto stiamo facendo da tempo in Italia e in tutto il mondo, con l’obiettivo di creare nuove partnership e sinergie con realtà ad elevato contenuto innovativo in un settore dinamico come quello dell’Energy Tech”.
“Investire in innovazione e sostenere lo sviluppo delle startup più promettenti impegnate nella realizzazione di nuove tecnologie a servizio dell’energia contribuisce ad accelerare il percorso di transizione energetica in cui Edison è impegnata in prima linea”, ha dichiarato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison, aggiungendo: “Questa nuova partnership con CDP Venture Capital ben si integra con l’ecosistema di innovazione sviluppato da Edison e permetterà di facilitare l’attività di scouting delle più vivaci startup italiane e internazionali, oltre ad accedere a nuove competenze e rafforzare quelle in essere in un contesto energetico sempre più competitivo”.
“L’innovazione”, ha detto a sua volta Stefano Venier, ad di Snam, “è uno dei capisaldi della strategia di crescita di Snam e avrà un ruolo chiave nell’abilitare la transizione energetica. L’obiettivo europeo delle zero emissioni nette al 2050, infatti, potrà essere raggiunto solo con un mix di soluzioni già disponibili e soluzioni ‘a tendere’, oggi non tutte note e non tutte disponibili a costi competitivi, che occorrerà sviluppare. Per questo abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa Energy Tech di CDP Venture Capital, che ci permetterà di creare sinergie sull’innovazione con altri operatori del settore e avere un’esposizione diretta sulle nuove tecnologie per il sistema energetico del futuro”.
E Paolo Gallo, ad di Italgas, ha concluso: “Nel percorso di trasformazione digitale delle reti di distribuzione e dei processi aziendali, che Italgas ha avviato dal 2017, l’open innovation si è rivelata una leva formidabile per entrare in contatto con realtà innovative e portare al nostro interno tecnologie all’avanguardia che hanno contribuito a modificare approccio e mentalità. In tal senso, l’adesione al Fondo Corporate Partners I ci offre l’opportunità di espandere ulteriormente il perimetro dell’innovazione per continuare a giocare un ruolo cardine nella transizione ecologica e nel conseguimento degli obiettivi climatici Ue”.