Relicta, startup innovativa che ha sviluppato un imballaggio in plastica idrosolubile, biodegradabile e compostabile ottenuto dagli scarti di lavorazione dell’industria ittica, ha chiuso un round di investimento pari a 500 mila euro, da parte di Scientifica Venture Capital, che seleziona idee e start-up e investe nei settori della manifattura avanzata, dei materiali avanzati e dell’intelligenza artificiale in fase pre-seed, seed ed early stage, di Terra Next, primo acceleratore italiano dedicato al sostegno delle migliori startup operanti nel settore della Bioeconomy, parte della Rete Nazionale CDP, con la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory per la gestione operativa del programma, e di Vertis SGR, che opera attraverso fondi d’investimento mobiliari chiusi che investono in progetti di ricerca, spin-off, startup e pmi, attraverso il fondo Venture 3 Technology Transfer (si veda qui il comunicato stampa).
Relicta è nata come spin-off dell’Università degli Studi di Sassari, ed è anche una delle quattro vincitrici della Call4Ideas promosso proprio da Scientifica Venture Capital, premiata nell’ambito del Super Sapiens Day, l’evento di premiazione dei progetti scientifici ad elevato sottostante tecnologico tenutosi a luglio a Roma (si veda altro articolo di BeBeez). Soci della start-up, che propone una soluzione concreta al problema dell’inquinamento oceanico dovuto alla plastica sono, con quote ciascuno del 20%, Giovanni Conti, Andrea Farina, Mariangela Melino, Davide e Matteo Sanna.
L’innovazione e il vantaggio competitivo del packaging realizzato da Relicta – solubile in acqua – consiste nel sistema di auto-smaltimento, fattore distintivo in grado di differenziarlo dalla maggior parte delle bioplastiche oggi sul mercato che, invece, devono essere smaltite come rifiuto umido. La tecnologia mira a contribuire al raggiungimento di due dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg) stilati dall’Onu: il 12, garantire modelli di consumo e produzione sostenibili, e il 14, conservare ed utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. L’investimento ricevuto dalla società interesserà la validazione tecnologica e il perfezionamento del prodotto, ed è così suddiviso: Scientifica Venture Capital è il lead investor con un ticket di 300 mila euro, inoltre per accelerare lo sviluppo del prodotto e la sua industrializzazione prevista nel 2024, Scientifica Venture Capital metterà a disposizione della start-up le facilities dello Scientifica Lab a L’Aquila. I restanti 200 mila euro sono erogati da Terra Next e da Vertis sgr spa tramite il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer, che è stato il primo investitore in Relicta.
Nell’ambito dell’operazione, sono entrati nel cda della start-up Francesco Giuseppe Porto, di Scientifica Venture Capital, insieme a Sanda Aulic, ingegnere che si occupa di venture capital, business development ed energy & clean tech. Relicta è stata assistita da Simbula Studio Legale, Scientifica Venture Capital da hilex – Avvocati Associati, Vertis sgr da Advant Nctm, mentre TerraNext da Lca Studio Legale.
Riccardo D’Alessandri, managing partner di Scientifica Venture Capital ha detto:“Relicta è una realtà in grado di determinare una rivoluzione nel mondo della bioplastica. Oltre alla validazione scientifica ci impegniamo al fianco di Relicta per costruire un modello di business profittevole, scalabile e – al contempo – sostenibile”.
Misal G. Memeo, senior investment manager di Vertis SGR ha aggiunto:“siamo contenti di continuare a supportare Relicta dopo il nostro primo investimento nella società attraverso il nostro programma di Proof of Concept nel 2020 sviluppato assieme a Venture Factory. Questo round dimostra sia la grande opportunità derivante dalle grandi sfide globali nell’ambito della sostenibilità che la capacità del mondo della ricerca
italiana di generare innovazione con importanti ricadute di mercato.”